Erano passati 2 giorni da quel momento: da quando la madre d Mya aveva pronunciato il suo nome...la favola di Shiray, quella che doveva essere la favola di Kentaro. Mya non ci stava capendo piu niente e i pianti che faceva nella sua stanza, le preghiere che rivolgeva a un Dio forse inesistente non servivano a niente: Shiray era scomparso, e solo lei ricordava che fosse esistito. Stava andando a scuola, camminava lentamente, con un aria nichile e in quel momento con la coda dell'occhio scorse qualcosa che brillava, prorpio di fianco a lei e se non fosse stato per la sua capacità nel Karate di parare i colpi, quella lama l'avrebbe trafitta uccidendola. La misteriosa figura dopo che la sua lama cadde a terra agguantò Mya per il collo, cercava di soffocarla. Lei non riusciva a gridare ne a emettere un suono e per strada non c'era nessuno; gli occhi della ragazzina non riuscirono a vedere niente, il viso dell'assassino rimase nell'ombra. Quando Mya morì soffocata la sua mente volle mostrarle Shiray per l'ultima volta, e come un angelo, il suo migliore amico la accompagnò nel vuoto.*** Kentaro completamente allarmato chiuse di colpo la porta di camera sua, il rumore improvviso svegliò Mya che cercò di dire qualcosa ma Kentaro le tappò la bocca:- Shh...lo spettro della foresta è qui...è venuto a prenderci come ha fatto con Shiray...-. Mya era terrorizzata, e di quello accaduto pochi istanti prima non ricordava nulla: era un altro tempo un altra dimensione; la dimensione in cui il migliore amico di Mya si chiamava Kentaro e Shiray era qualcuno scomparso anni prima. Un rumore di passi sempre piu forti nella casa buia nel mezzo della notte fece tremare i 2 ragazzini, i passi proseguirno fino ad arrivare davanti alla loro porta chiusa, per poi cessare all'improvviso. Col cuore in gola Kentaro aprì la porta, si scrutò intorno e non vide nessuno, respirava a fatica e lentamente. :-No... Non uscire Kentaro, lui è qui..- sussurò Mya. :-Mya...devo andare a controllare tu resta qui...- rispose lui. :-No...ti prego- insistette la ragazzina. :-Andrà tutto bene...-. Detto questo Kentaro a gattoni usci dalla stanza lasciando Mya in quella camera buia da sola. La ragazzina udì un sussulto, si voltò e un viso cadaverico,sanguinante e triste si parò davanti a lei. :-Mya...credevo di averti accompagnato alla morte...- Mya urlò di terrore il nome di Kentaro, ma nessuno rispose...la voce fioca e cosi nichile dello spettro continuò a parlare:-Dovresti essere insieme a me...Mya uscì dalla stanza di corsa, appena uscita inciampò su qualcosa: Kentaro. Kentaro era a terra in un' espressione contorta e disperata, si grattava come un pazzo le braccia gia piene di graffi sanguinolenti mentre vermi rossi mangiavano la sua carne. Sorrise nel vedere Mya davanti a se così disperata e la cinse con un braccio:- E' venuto a prenderci...devo andare nella foresta- Furono le sue ultime parole, dette con un tono di voce agoniato. Lo spettro lentamente si avvicinava, ora Mya poteva vederlo bene: un ragazzino nudo e magrolino con un colorito cadaverico che camminava sul sangue di Kentaro. :-Quando siamo morti tu...volevi ancora rivedermi...tu mi amavi...Mya- La ragazzina, in quel momento ricordò ogni cosa, come mille foto istantanee tutto quello che era successo. Gia...lei amava Shiray, ma quando conobbe Kentaro si innamorò di lui. Era un giorno di tempesta quando decise di massacrare Shiray e la sua famiglia in casa, per evitare di fargli soffrire, prese una lama da cucina e massacrò la famiglia. Ma appena data l'ultima coltellata letale fu assalita da un rimpianto mortale che la spinse al suicidio. A Sekaido una leggenda dice che se qualcuno uccide con rimpianto, i vermi rossi, dono del Monaco, mangino la carne delle vittime per cancellarle completamente. Un altra leggenda narra che quando un demone si suicida, rinasce in un altra dimensione portando il Chaos nel mondo e dimensioni parallele si possono incrociare con effetti incurabili. Kentaro quindi non era che un burattino in balia degli eventi, condannato a suicidarsi in ogni dimensione per il dolore di aver perso Mya, eccetto in una:la dimensione dove Shiray e Mya vengono uccisi da lui stesso. Per colpa del chaos portato dall'incrocio di due dimensioni Kentaro era diventato un assassino.** Di colpo tutto ritornò al presente e Mya era coscente di essere diventata un demone, per aver ucciso con rimpianto. :-Adesso capisci?- Mya si alzò lentamente e abbracciò il suo angelo custode. :-Sei tornato a prendermi...Shiray-. :-E stavolta staremo insieme per sempre, uniti sotto la protezione della foresta- E ancora una volta Shiray la accompagnò nel vuoto e stavolta per sempre, lasciandosi alle spalle quella dimensione colma di chaos. FINE