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Autore: Val__    03/03/2012    2 recensioni
Quando uscì dall’edificio sospirò profondamente, tirò fuori dallo zaino l’mp3, si infilò le grandi cuffie argento e blu e ascoltando i suoi adorati Three Days Grace e, proprio quando si stava per incamminare verso casa lo vide ancora, solo che questa volta insieme a lui ce n’erano altri due. Sgranò gli occhi, non riusciva a muoversi, era paralizzato dal terrore. Lo stavano fissando, non c’era nessuno per quella via, quindi era ovvio che stessero fissando lui, pertanto non poteva chiedere aiuto a nessuno. Aveva ormai imparato che anche se scappava gli sarebbero corsi dietro, agire d’istinto era l’unica cosa che non doveva mai fare quando aveva paura, ed il suo istinto diceva “corri bello e porta a casa la pelle!” pensandoci bene.. è sensato, ma lui invece decise di improvvisarsi stupido e gli camminò incontro.
[...]
Hearth continuava a guardare negli occhi uno dei lupi, quello bianco, sembrava essere quello più imponente, stava davanti agli altri due che non osavano passargli avanti neanche per sbaglio. Si seguivano con gli occhi il Bianco ed Hearth, ogni passo che egli faceva, il lupo non lo perdeva d’occhio.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Simple Wolfs’ Story

Capitolo 7: Resta qui

(l'immagine non è mia, l'ho presa da Deviantart, se dovesse causare problemi contattatemi e la tolgo subito <3)



Mentre camminavano Hearth fece molte domande, tra le quali chiese a Royce se anche lui fosse un Mutaforma, lui annuì < Qui comanda lui Hearth, Royce è il nostro Alfa e questo è il suo territorio! Penso tu l’abbia anche visto sotto forma di lupo l’altro giorno, hai presente quel coso nero ed enorme? Ecco era lui! > specificò Rain. Ad Hearth scappò un sorriso e si strinse ancora di più a Royce che ancora lo portava in spalla, posando su di lui una leggera carezza sul capo < Il nostro è un gruppo numeroso sai? Purtroppo c’è anche Alexis… che poi sarebbe quel mostriciattolo della ragazza di Royce, non che la femmina Alfa > aggiunse Evander.
Alle sue parole Xes comparve dietro di lui scoppiando in una sonora risata, zittita immediatamente dallo sguardo di fuoco lanciatogli da Royce < Insomma! Primo è un fidanzamento di convenienza, quindi è per il vostro bene dovreste ringraziarci non infamarci! Secondo, non sarà proprio la mia fidanzata ma è la mia miglior amica, quindi piano con gli insulti gente! > puntualizzò Royce. < Si, le vogliamo bene e tutto ma… è una rompi balle! Cos’è questa cosa del coprifuoco poi! > riprese Evander, Royce sospirò < Beh del coprifuoco ne dobbiamo ancora parlare e se ci sarà mai, sarà per i nuovi cuccioli, come te Hearth > precisò con voce un filo scocciata, Alexis prendeva spesso decisioni senza consultarlo e quando lui lo veniva a sapere dalle varie proteste, scoppiava la terza guerra mondiale: dalle loro stanze si sentivano urli e botti, corrispondenti ai loro “pacifici” dialoghi e ai loro “amorevoli” scambi di mobili, scaraventati uno contro l’altro.
< Cuccioli? Io sono un cucciolo?... Che sarebbe? > si riscosse Hearth a quella strana notizia < Si Marmocchio, ce ne sono altri oltre a te sai? Di te si occuperà Xerxes, ma non gli avete detto proprio niente eh! > spiegò Evander, Hearth ancora sulle spalle di Royce puntò i suoi occhioni su Xes che gli sorride spontaneo e con dolcezza < e Lance? Lui non assomiglia ad un cucciolo… Rimpicciolirà? > domandò stranito < No, lui non è proprio un cucciolo, penso si sia trasformato altre volte, ma quando non si è coscienti di quello che si è non ci si ricorda cosa è successo dal momento in cui ti sei trasformato fino a quello in cui sei tornato te stesso, è normale, è successo anche a Rain, è per questo che se ne occuperà Royce, deve stabilizzarlo un… tantino, almeno non stripperà e non si trasformerà ogni volta che gli gira male > rispose Xerxes < N-non ho ancora detto se resto o meno… niente decisioni affrettate… > disse in un sussurro Lance, Hearth si girò verso di lui con il visino dispiaciuto nel tentativo di farlo intenerire, voleva che Lance restasse con lui, ora che aveva capito il motivo della sua assurda insistenza nel convincerlo di essere pazzo, una certa simpatia stava crescendo nei suoi confronti, voleva solo aiutarlo, non sapeva cosa sarebbe successo ad Hearth, ma voleva impedire che gli fosse fatto del male di qualsiasi genere. Poiché Lance teneva al più piccolo, essendo stato a contatto con lui per tanto tempo, anche per lui era una scelta difficile, da una parte c’era la paura di un mondo totalmente nuovo che per lui era troppo diverso e complesso da capire, non era fatto per lui; dall’altra il timore di lasciare Hearth da solo di non poterlo tenere sempre d’occhio, proteggerlo, non voleva farlo sentire abbandonato come era evidente si fosse sentito quando aveva scoperto dell’adozione, il ragazzino era forte, ma non sapeva come avrebbe reagito, dopotutto anche lui era un novellino in questa nuova realtà, trovarsi ad affrontare una situazione tale, con oltretutto nuove persone a far parte della sua vita, avrebbe potuto intimorire persino lui.
Hearth stava per ribattere voleva convincere Lance, ma venne distratto da un rumore sottile ed improvviso, come un respiro lieve sopra di lui, subito seguita da una leggera carezza sulla sua nuca, si guardò in torno, ma nessuno si era mosso. Royce si era accorto del suo turbamento e attirando la sua attenzione tirandogli una guanciotta come era solito fare chiese < che succede Scricciolo? > Hearth si corrucciò < qualcuno mi ha toccato la testa… > istintivamente volse sguardo, prima verso l’alto poi verso Lance che rispose al suo sguardo con un’occhiata confusa < forse piaci alle Ninfe, loro sono creature elementali, sono componenti della nature e si trovano spesso in boschi come il nostro, le abbiamo viste solo poche volte, a loro non piace farsi notare, ti piacerebbe poterle vedere? Sono davvero belle sai? > suggerì Rain spiegando perfettamente di cosa si trattava ad Hearth, meritandosi uno scappellotto da Evander che un tantino scettico sulla cosa pensava che Rain stesse sparando a caso, l'Alfa lo guardò sorpreso < sarebbe davvero fortuna la tua sai? Non sono molte le persone che piacciono alle Ninfe, averle dalla tua parte farebbe comodo! > aggiunse. Proprio in quel momento, mentre Royce finiva l’ultima frase, un risolino li sorprese, la prima cosa che balzò in mente ai lupi fu:

“Ninfe!”.

Perché sì Rain aveva ragione e, tanto per sbatterglielo in faccia, ghignò in direzione di Evander che gli rispose mostrando la lingua.
Decisamente quei due non andavano un granché d’accordo, nemmeno da piccoli mostravano collaborazione, si litigavano Royce e quest’ultimo non faceva che disperarsi ogni volta che cominciavano a scannarsi: insulti e parolacce volavano, come d’altronde tutto quello che capitava sottomano ai due, perché sì… avevano imparato dai “migliori” esempi di litiganti: dai due alfa. Alexis, con due sonore legnate, li faceva tornare a rigare dritto nonostante i frequenti dispetti da parte di uno e dell’altro.
< Che fortuna Hearth, questo ti rende ancora più speciale > e nel pronunciare l’ultima parola che ad Hearth piaceva così tanto, Royce volse il suo sguardo verso Lance, ancora schivo nel rivolgere lo sguardo nella direzione… beh di chiunque tranne l’angioletto che sfortunatamente stava proprio sulle spalle di Royce.

< Siamo quasi arrivati > disse d’un tratto Xes, rivolgendosi ai due novellini, Lance annuì in sua direzione, mentre da Hearth non proveniva nessuna risposta < dorme… > sorrise Lance < penso che appena lei lo vedrà comincerà a sbraitare e, se non si sveglia con questo, non c’è altro modo per farlo > ridacchiò Royce. Lance non aveva idea di cosa stesse parlando, lui era sveglio sì, aveva già intuito chi fosse il Maschio Alfa da prima della spiegazione, ma non avendo la palla di cristallo e non essendo preveggente, non sapeva a cosa, o chi si stesse riferendo, ma non fece tempo a domandare nulla, perché un urletto acuto, presumibilmente femminile, lo fece sobbalzare e le parole gli morirono in gola.
< Hearth! Cuoricino mio! Finalmente! > urlò Ria raggiante, senza curarsi della faccia assonnata che aveva assunto l’amico < Ri-a? > domandò tutto stropicciato < sì Dolcezza, sì! Sono proprio io! Finalmente… Finalmente! > gridò tutta contenta < Ria dove… cosa… ok sono confuso! Laaance! Dove sei? > disse confuso, cercava Lance per avere una conferma, se ci fosse stato il suo collegamento con la realtà sarebbe stato sicuro di non stare sognando < sono qui! > disse avvicinandosi a lui e di conseguenza a Royce di qualche tentennante passo, Hearth sorrise < Ria allora non è un sogno! > < cioè fammi capire se c’è lui sei sicuro di non stare dormendo? E per quale contorto motivo? Aspetta, mi sono persa qualcosa, perché c’è anche Lance?! > fece stranita Ria < lui è qui perché è speciale e non può essere un sogno, perché se c’è lui tutto ha più senso! > disse con fare ovvio lui, a Royce venne da sorridere, fece scendere delicatamente il più piccolo dalle sue spalle aspettandosi che Lance, preoccupato, si avvicinasse per sostenere il suo corpicino dolorante. Come aveva previsto, Lance non aspetto nemmeno che Hearth appoggiasse entrambi in piedi a terra per comparire alle spalle dell’alfa, dimenticandosi di tutte quelle sue paure che fino a prima lo facevano continuamente arretrare e dubitare delle sue azioni e di ogni suo dire, per prendersi cura del ragazzino, causa di quella strana avventura, nonché unico di cui era sicuro potesse fidarsi.
Appena Hearth le si era avvicinato , Ria gli zompò addosso facendolo sbilanciare contro Lance dietro di lui che si trovò costretto a sorreggerli entrambi per non farli capitombolare.

“Non sono più abituato ai suoi agguati ed ai suoi abbracci spezza ossa!”

Si ritrovò a pensare Hearth con un sorriso stampato sul visino a dimostrazione della sua smisurata felicità.
< Vieni tesorino ti presentiamo anche agli altri ti va? > Hearth annuì nervoso, Ria lo prese per mano e, notando il disagio sul volto di Lance prese a braccetto quest’ultimo, mostrandogli un enorme sorriso che non lasciò all’altro possibilità di ribattere e, nel caso gli fosse rimasta qualche speranza di poter scampare alla situazione, Royce, che apparve al suo fianco, l’unico libero visto che l’altro era ormai assediato da Miss occhi dolci Ria, della quale seguì l’esempio afferrandolo gentilmente e prendendolo a braccetto con fare rassicurante, lo guidò fino ad una vecchia casa coperta di rampicanti, accerchiata da cinque alberi non troppo alti, ben distanti tra loro e che lasciavano uno spazio proprio davanti alla vecchia cascina e sopra i quali vi erano cinque solide casette di legno collegate fra loro da larghi e resistenti ponti sospesi con tanto di corrimano, il tutto nascosto appena da rami e dalle foglie ingiallite, alcune delle quali in libera caduta verso il suolo. Entrambi i nuovi arrivati rimasero senza fiato, era un posto magnifico.
< Eccovi qui polente! Cielo ma quanto ci vuole per raccattare un cucciolo che… Oh mio dio! Chi è quel figo Royce!? > pervenne una ragazza castana scendendo da una delle casette legnose e riferendosi a Lance che preso alla sprovvista si cristallizzò sul posto, Royce scoppiò a ridere come un ossesso < Alexis, non terrorizzarmelo per favore! > la riprese lui tra una risata ed un’altra, rassicurando Lance con un paio di pacche sulla spalla < Tranquillo le metteremo un guinzaglio > avvisò poi Xes dietro di loro facendo un po’ sciogliere un poco Lance che accennò ad un sorriso sincero ma che lasciava ancora intravedere dell’agitazione < Lexi, Lexi! Ma l’hai visto? Non è carinissimo? Guardalo, abbraccialo, amalo! > gridò Ria indicando freneticamente Hearth, neanche fosse in preda ad una crisi epilettica < Cielo! Chi è quel cosino adorabile? > si accorse lei di quel piccolo cosetto tutto rosso, capelli compresi, Hearth arrossì di botto abbassando lo sguardo. Le urla isteriche di Ria e tutta quella agitazione, avevano attirato l’attenzione degli altri membri del branco che sempre sbucando dall’alto degli alberi scesero con un balzo al fianco di Alexis < Novellini? > fece un ragazzo dai capelli castano scuro e gli occhi azzurro acceso che indagavano curiosi su entrambi i nuovi volti < così pare! > concluse un altro dai capelli color grano e dagli occhi uno diverso dall’altro, uno marrone chiaro, l’altro verde, con un grande sorriso sul suo volto rivolto ad Hearth e Lance i quali contraccambiarono con un filo di timore. Per ultima una ragazza era seduta sul corrimano di uno dei ponti, sorrideva a tutti da lassù, aveva un’aria semplice, anche lei come il primo ragazzo aveva i capelli neri e gli occhi azzurri solo che quest’ultimi erano più chiari di quelli di lui < Ria è lui il tuo amico? > chiese lei saltando giù dal suo posticino dal quale aveva una vista su tutti per andare appunto verso di loro, Ria annuì come risposta alla sua domanda sorridendole < Bene, loro sono Hearth e Lance > disse Royce indicandoli, ma a nessuno dei due piaceva avere tutti quegli occhi puntati su di loro, ed il branco lo avverti subito, tant’è vero che Royce si affretto a presentare anche gli altri < e loro sono Alexis, anche lei è la alfa e loro sono cuccioli come te Hearth, lei è Melory > disse indicando la ragazza < il biondino è Bran e il castano di fianco a lui è Crow > concluse poi indicando Royce gli altri due, Hearth sorrise ancora un pochino stropicciato dal sonno, mentre Lance si sforzò di imitare il più piccolo, il risultato? Un sorriso più falso di una moneta da tre euro.

Dopo le presentazioni Royce propose a Lance di restare lì con loro per la notte perché tornare indietro con il buio sarebbe stato da irresponsabili poiché il bosco poteva essere più che pericoloso, e mentre restava lì di pensare alla sua proposta < saremo felici se restassi con noi… qui, insieme ad Hearth > cercò di convincerlo < Royce io non sono come Hearth, vorrei poter restare, ma ho un lavoro e non ho una mentalità così aperta da poter accettare tutte queste cose che per me non sono altro che stranezze, non è un mondo per me questo, io sono codardo, non amo stare in gruppo e non riuscirei a sopravvivere per più di due giorni senza la mia rutine… > spiegò con in viso un’espressione dispiaciuta, addolorata poiché voleva seriamente rimanere per proteggere quello Scricciolo riprese Royce che non ne voleva sapere di perderselo un’altra volta < C-ci penserò, ma non assicuro nulla! > Royce sorrise ed annuì.

La sera mangiarono tutti insieme, facendo una confusione tale, tra gli urli di Eve e Rain, le discussioni accese su di un certo coprifuoco tra Alexis e Royce, e Ria che continuava ad appiccicarglisi a mo’ di cozza: ad Hearth non poté non venire il mal di testa che sommato agli eventi confusionari di quella giornata furono un sonnifero micidiale ed alle dieci di sera era già sul mezzo moribondo.
Per Lance e Hearth era stata preparata l’unica casetta sull’albero vuota, dove vi erano due letti troppo comodi per essere arrangiati.
< Lance… ehi, Lance dormi? > chiese Hearth steso su uno dei due letti < no, sono sveglio che succede? > chiese il più grande < puoi restare qui con me? Non voglio che tu vada via… > disse tristemente, per Lance quelle parole dette con quella malinconia lasciata trapelare senza essere contenuta in alcun modo, era come una pugnalata dritta al cuore, tant’è vero che sentiva come se stesse per esplodere < Hearth… lo sai che non posso, mi sono già costruito una vita, ho un lavoro e… non è un mondo adatto a me questo! > dopo quelle parole regnò il silenzio, Lance non capì cosa stava succedendo fino a quando la quiete non venne interrotta da dei singhiozzi, ora sì che sentì il cuore frantumarsi e polverizzarsi in un secondo < Hearth non piangere vieni qui… > disse alzandosi dal letto sentendo nel buio i leggeri passettini del più piccolo venirgli incontro per poi abbracciarlo mugolando per trattenersi dall’esplodere più di quanto non avesse già fatto. Quella sera Lance acconsentì a far dormire Hearth insieme a lui pur di farlo smettere di piangere e per non permettergli di continuare a forargli il cuore a quel modo.




Territorio di Val_chan:
Ehilà Lupetti!
Avete visto sono stata più veloce stavolta, era per farmi perdonare per gli aggiornamenti che saranno un po' lenti... maledette interrogazioni è.é (ieri ho preso un 8 e oggi un 7 giote con meee! ...Ma in effetti vi starete chiedendo e "a noi checcccce frega? XD)
Anche stavolta la mia beta non ha potuto visionare il capitolo quindi se trovate strafalcioni o corbellerie varie, non esitate ad avvisarmi, correggerò quello che posso! <3
Se non ve ne foste accorti/e ho ingrandito un poco il font, ho notato che bisogna avere dieci decimi per non confondere riga mentre si legge (io porto gli occhiali e continuavo a tirare maledizioni al font XD).
Ringrazio tanto, tanto, tanterrimo la Gio-chin che mi sopporta e che appena può mi corregge i capitoli *abbraccia* e uno special thanks alla mia Lupetta Ethleen Katje che mi ha recensito e a tutte le persone che lo faranno e l'hanno fatto, quindi se vi va lasciate un'impronta!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Per chi stesse seguendo anche l'altra mia fic "Sweet Revenge!" il capitolo è ancora agli inizi quindi dovrei riuscire a finirlo prima di metà mese... spero, incrociate le dita per me XD sono settimane dure queste! Fatevi coraggi Lupetti studiosi che oggi è Sabato e ci possiamo riposare, domani niente scuola *-*
Comunque per ora è tutto!
Baci Val_chan <3

  
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