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Autore: Princess Kurenai    05/03/2012    1 recensioni
Cercò di rilassarsi bevendo la Coca-Cola che si era portato dietro, ma quando intravide Maruko dalla parte opposta del cortile si costrinse a lasciar perdere la bibita per andarle incontro.
Era diventata ancor più bella in quegli anni e, ovviamente, Marco gliel'aveva sempre fatto notare - alle donne piacevano i complimenti e lui non era tipo da tenerli solo per i suoi pensieri.
La osservò e solo in quell'istante gli tornò alla mente il loro primo incontro.
[Reiji "Marco" Maruko/Maruko "Maria" Himuro]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maruko Himuro, Reiji Maruko/Marco
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Be my Queen
Fandom: Eyeshield 21
Personaggi: Reiji “Marco” Maruko, Maruko “Maria” Himuro
Genere: Introspettivo, Fluff, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, Het, Future!Fic
Conteggio Parole: 1011 (FiumiDiParole)
Note: 1. Dovevo trovare qualcosa da scrivere con il prompt anno/anni quindi sono arrivata a scrivere questa fic su una coppia che personalmente adoro e che dovrebbe avere molto più amore ù_ù ambientata dopo la fine della serie ovviamente, a tre anni dal diploma di Marco nell’Hakushu<3
2. Marco mi ha sempre dato l’idea di essere un personaggio davvero romantico e qui… ho dato fondo al mieleXD tanto, troppo fluff melensoXD
3. Fanfiction partecipante alla seconda edizione del CoW-T indetto da maridichallenge. Squadra Magic Sticks. Scritta per la prima missione. Il prompt era anno/anni.
4. Sperando di poter fare lo stesso con te, ti dedico questa fic amore mio: ti amo<3


{ Be my Queen ~



Erano passati appena tre anni dall'ultima volta che aveva messo piede nel cortile della sua vecchia scuola superiore, ma gli sembrava fosse quasi passata un'eternità.
Forse era la tensione a fargli sembrare tutto diverso in quel cortile o forse era la paura... qualunque cosa fosse però, lo scoprirlo non l'avrebbe di certo aiutato a calmarsi.
Camminava avanti e indietro, nervoso come non mai, e ad ogni suo passo poteva chiaramente sentire la piccola scatolina ricoperta di fine velluto blu notte che aveva in tasca sbattere sulla sua coscia... era leggera ed insignificante, eppure era come se fosse l'oggetto più pesante e soffocante del mondo.
Cercò di rilassarsi bevendo la Coca-Cola che si era portato dietro, ma quando intravide Maruko dalla parte opposta del cortile si costrinse a lasciar perdere la bibita per andarle incontro.
Era diventata ancor più bella in quegli anni e, ovviamente, Marco gliel'aveva sempre fatto notare - alle donne piacevano i complimenti e lui non era tipo da tenerli solo per i suoi pensieri.
La osservò e solo in quell'istante gli tornò alla mente il loro primo incontro.
Tutti a scuola la chiamavano la Principessa, per il suo atteggiamento quasi reale. Era una ragazza seria ed intelligente, che non amava le perdite di tempo né i buffoni... e lui, che era ancora una matricola, l'aveva subito resa la regina del suo cuore.
L'aveva corteggiata, riuscendo ad aprirsi un varco tra le numerose difese della giovane donna e, anche se spesso erano in disaccordo, dopo tutti quegli anni erano ancora lì, insieme.
Non erano cambiati tantissimo, Marco vestiva ancora con i suoi capi firmati Armani, e Maria - come amava chiamarla - aveva sempre quello sguardo serio e freddo che però celava un'infinita dolcezza.
" Ben arrivata, Maria.", la accolse con un sorriso, e anche se tutti quei pensieri erano riusciti a dissipare un po' la tensione, sentiva ancora quella scatolina pesare nei suoi pantaloni.
" Spero tu abbia un buon motivo per avermi fatta venire fin qui.", ribatté la giovane donna stringendo le labbra ed evitando di correggerlo per l'ennesima volta sul come chiamarla - in un certo modo, anche se non l'avrebbe mai ammesso, le piaceva: era una cosa che condividevano solo loro due da anni.
" Sì. Direi di sì.", rispose Reiji, conducendola sotto la rassicurante ombra di un albero. " Riconosci questo posto?", aggiunse poi guardandola serio.
" Certo. È il cortile della nostra scuola.", rispose Maruko. " Dovevi dirmi qualcosa di importante, no?"
Non era mai stata una ragazza incline al romanticismo. Le piaceva, certo, ma faceva sempre di tutto per sembrare una dura e forte... e quell'aspetto del suo carattere era forse quello che Marco più preferiva.
Si completavano a vicenda, era quella la realtà.
" È il posto in cui ci siamo conosciuti, direi.", affermò, aspettando di scorgere la consapevolezza nel viso della donna prima di continuare. " Ed anche quello del nostro primo bacio."
Ricordava tutto quello che riguardava il suo rapporto con Maria ma non il resto, che continuava ad essere avvolto dalla fitta nebbia del nervosismo.
" Te lo ricordi?"
" Come se fosse ieri, direi.", accennò un sorriso, mettendo le mani in tasca e carezzando il morbido strato di velluto della scatoletta.
Pesava tantissimo nella sua leggerezza.
Forse era la promessa che si portava dietro o forse una risposta che temeva di ricevere… in ogni caso non si sarebbe tirato indietro. Aveva preso quella scelta già settimane prima, se non mesi e anni, e non era mai stato più sicuro delle sue scelte.
Strinse più forte la scatolina e si inginocchiò davanti a Maruko che sgranò gli occhi stupita: forse stava iniziando a capire, ma la sua mente continuava a rifiutarsi di accettare quello che le stava succedendo.
“ Sono passati anni dal nostro primo bacio qui, sotto questo albero.”, esordì Marco, allungando la mano per prendere quella morbida e delicata della ragazza. “ E non c’è stato momento in cui non ti abbia amata, Maruko. Qui a scuola eri la Principessa dell’Hakushu e mi hai subito reso il più fedele dei tuoi Cavalieri, anche se non è un titolo che mi calzi alla perfezione, direi.”, si concesse un sorriso, osservando come le emozioni stessero rapidamente cambiando nel volto della sua compagna.
Era certo che, se la risposta fosse stata positiva avrebbe dovuto farle poi una proposta più tradizionale, andando a chiedere la mano prima al padre della giovane, ma per il momento voleva fare a modo suo… come aveva sempre fatto, d’altro canto.
“ Sei diventata la Regina del mio cuore e con questo anello…”, la mano tremò leggermente quando tirò fuori la scatolina di velluto blu notte per aprirla sotto lo sguardo emozionato di Maruko. “ … ti chiedo di diventare anche la Regina della mia vita, di rendermi il tuo Re fino alla fine dei nostri giorni. Vuoi sposarmi, Maria?”
Alla fine le parole erano uscite tutte, esattamente come le aveva provate per giorni davanti allo specchio – voleva essere perfetto anche se si era sentito un idiota nel parlare da solo.
“ R-reiji… io…”, le mancarono le parole mentre Marco le metteva al dito lo splendido anello che le aveva acquistato, osservandolo come se fosse la cosa più preziosa di quel mondo.
L’ex quarterback se ne rese subito conto ed attese in silenzio che la giovane si riprendesse. La vedeva quasi tremava ed aveva il viso deliziosamente arrossato. Era forse la prima volta che la vedeva in quello stato – era sempre così composta e seria – e, se possibile, se ne innamorò ancora.
“ Alzati, stupido!”, ordinò Maruko, riprendendo almeno nella voce un po’ di contegno.
Ubbidì subito, trattenendo il respiro fino a quando la giovane non lo abbracciò con forza nascondendo il volto nell’incavo del suo collo come per voler celare una nuova ondata di imbarazzo.
Ricambiò l’abbraccio, anche se Maria non aveva detto apertamente di sì, quel gesto sembrava una risposta più che chiara per lui che la conosceva da ormai anni.
“ È un sì, direi?”, domandò come per acquisire più sicurezza.
“ Direi di sì, idiota!”, ribatté Maruko, staccandosi solo per posare le labbra su quelle del suo compagno per farlo tacere.
Marco rispose con sollievo a quel bacio, mentre la scatoletta che ancora stringeva tra le dita divenne improvvisamente più leggera.
   
 
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