Ci sono tre cose che mi hanno indotto a scrivere
questa fiction one-shot.
La prima è il mio dissennato amore per Freezer, che
reputo uno dei “villain” più carismatici mai ideati,
e che nel mio cuore di nerd incallito occupa un posto
speciale accanto a Sauron, Darth
Vader e Mr. Smith (quello
di Matrix, intendo!).
La seconda è il fatto che,
molto spesso, la comicità nasce dal rovesciamento dell’ordinario. Anche i
Romani, durante i Saturnalia, che erano un po’ il
loro carnevale, avevano l’abitudine di far andare il mondo “all’incontrario”,
cosicché, ad esempio, in quei giorni i servi non obbedivano ai padroni. Così,
mi sono sempre chiesto come sarebbe stato un mondo in cui la morale dei
cattivi, e non quella degli eroi, fosse stata predominante, e da questa considerazione
sono nate molte delle gag che leggerete.
La terza è all’origine del lato più “serio” della
storia. Di recente ho visto in TV un vecchio e bellissimo film comico, “Il
Federale”, in cui Ugo Tognazzi interpreta il ruolo di
un ufficiale delle Camicie Nere che resta ostinatamente fedele a Mussolini nonostante tutto il regime stia andando a rotoli.
Si tratta solo di uno spunto, naturalmente, ma mi ha dato l’idea per il finale
della mia storia. Frullate tutto questo assieme ad un po’ di satira “di costume”,
ed ecco a voi la mia fanfic: leggetela, commentatela,
segnalatela agli amici, e soprattutto preparatevi a vivere…
UN GIORNO DA SCAGNOZZI!
Lo schermo mostrava
un’immagine serena e rilassante. Un prato verde, fiorellini e
uccelli che cinguettavano. Una mamma giocava con i suoi bambini in mezzo
all’erba. D’un tratto, si udì una voce:
-
Quante volte
avete sognato tutto questo per la vostra famiglia, sapendo di non potervelo
permettere? Eh, sì! Il sovraffollamento è un grave problema dell’universo, oggigiorno.
Vivendo sullo stesso pianeta assieme ad altri venti miliardi di persone non ci
si può rilassare davvero. Ma lasciate che mi presenti:
forse io posso aiutarvi a realizzare questo sogno.
A questo punto la telecamera
inquadrò il Grande Freezer. Era trasformato al suo ultimo stadio, indossava una
morbida felpa sportiva ed un paio di jeans, secondo le sue istruzioni del suo manager per le pubbliche relazioni, che aveva assicurato
che, senza corna, spuntoni e armatura l’immagine percepita dai clienti sarebbe
risultata molto più rassicurante. Intanto Freezer continuava a parlare,
passeggiando:
- Da generazioni, nella nostra
famiglia si tramanda l’antico mestiere del commerciante di pianeti. Da noi
troverete tutto lo spazio di cui avete bisogno, la professionalità di una ditta
leader del settore e l’atmosfera di amicizia e di
fiducia di una tradizionale bottega di astrivendolo.
A questo punto Freezer
carezzò la testa di uno dei bambini e si rivolse sorridendo allo spettatore.
Un sorriso anch’esso dolce e
rassicurante.
-
Sapete perché i
nostri pianeti sono i più belli che troverete in commercio? Perché
i miei uomini li conquistano con taaanto amore!
Seguirono immagini di Dodoria, Zarbon (il più amato
dalle ragazze di tutta la galassia!) e della squadra Ginyu,
assieme ad altri, che sterminavano – amorevolmente – la popolazione di un
pianeta.
Poi si vide di nuovo il
Grande Freezer, stavolta in un laboratorio, assieme ai suoi scienziati.
Indossava un camice bianco ed un paio di occhiali
(“Professionalità!Danno un senso di professionalità!”).
-
Qui studiamo i
modi più veloci e sicuri per farvi spazio sui vostri nuovi pianeti senza
danneggiarli. A coloro di voi che sono più sensibili
ai problemi sociali possiamo garantire che i nostri metodi assicurano una morte
rapida e indolore al 90% degli ospiti dei pianeti di cui ci occupiamo. Da noi alla Freezer PlanetSell troverete
competenza, varietà di scelta, attenzione alle vostre esigenze e prezzi
dimezzati rispetto alla concorrenza. Che aspettate?
Venite alla Freezer PlanetSell,
perché un pianeta è per sempre.
(Una microscritta invisibile ad occhio nudo scorse a
questo punto velocissima in fondo allo schermo, specificando che l’ultimo
slogan aveva scopo puramente pubblicitario, dal momento che
A questo punto lo schermo si
spense.
- Che ne dici, Kobo?
- Dico che va bene – risposi io – ma
non vedo perché non dare un’immagine più severa del nostro Capo. Mi pare che da
questo spot esca… sminuito, ecco.
- Ma no, ma no, tu non capisci! –
esclamò il direttore artistico, Babak, con gran spreco di ampi gesti delle mani – Anche Freezer è
d’accordo, bisogna RINNOVARE la sua immagine! Basta con lo stereotipo del
conquistatore di pianeti duro e invincibile, i clienti
vogliono vedere qualcuno di amichevole, uno di loro, che li faccia sentire a
casa. E sai meglio di me che il cliente ha sempre
ragione!
- Sarà, ma io preferivo la vecchia
scuola. Come il vecchio manifesto di reclutamento, ricordate? Il Grande Freezer col dito puntato verso il lettore e lo slogan…
E recitammo tutti in coro:
- I WANT YOU… FOR PLANETSELL ARMY!
Babak scosse la testa, sconsolato.
-
Non fare quella
faccia, hai la mia approvazione! Mandate pure in onda lo spot.
Passiamo ad altro… come va la campagna di merchandising?
Mi rispose il responsabile
commerciale, Akar:
-
Ottimamente, Kobo! E’ stata un’idea geniale la tua. Guarda
qui, ho la locandina per il deodorante Freezer ®.
Nel manifesto si vedeva Zarbon, a torso nudo e in posa da vero figo,
e una ragazzetta dalla pelle blu, con un paio di graziose antennine
che spuntavano tra i capelli acconciati vezzosamente, stretta a lui.
Sotto, a caratteri cubitali,
queste parole:
I pianeti li conquista
con la propria forza
Le donne con il deodorante Freezer®!
-
Abbiamo
realizzato anche il dopobarba Freezer®, l’orologio da
polso Freezer®, le sigarette
Freezer®… la carta igienica Freezer® è in fase di studio.
Annuii soddisfatto:
-
E le action figures?
-
Inonderanno il
mercato tra due giorni. Sarà un grande successo.
-
Hai inserito il
sistema di sicurezza che ti ho richiesto?
-
Assolutamente!
Qualora il bambino, nei suoi giochi, cercasse di far
sì che il suo Freezer giocattolo venga sconfitto da qualche altro personaggio,
il pupazzo salterà in aria, provocando la perdita di numerosi arti e
probabilmente la morte.
Espressi nuovamente il mio
apprezzamento:
-
Giusto.
L’educazione innanzitutto. I nostri giocattoli non
saranno solo strumenti di divertimento, ma avranno anche uno scopo didattico. I
genitori amano questo genere di cose.
Mi guardai intorno. Che
soddisfazione lavorare con professionisti tanto talentuosi, e alle dipendenze di un Capo come il nostro!
-
Mi pare che qui
ve la caviate bene anche da soli, così pensavo di smontare, se non avete nulla
in contrario.
-
Tutto OK, Kobo! Va’ pure, mandiamo avanti noi
la baracca. – mi rassicurò Akar.
-
Grazie, ragazzi.
Ho proprio bisogno di un po’ di riposo, e poi devo sbrigare una faccenda.
-
Ci vediamo!
Era destino che non fosse così facile per me sfuggire al lavoro. Appena uscito dall’ufficio, fui arpionato da Deller. Un vero piantagrane, presidente
del Sindacato Scagnozzi; uno di quelli che se non mettono i bastoni tra le
ruote al capo ad ogni piè sospinto non sono contenti. Mesi prima, aveva
organizzato uno sciopero di massa (dal quale si era tenuto rigorosamente lontano)
per protestare contro le cattive condizioni di sicurezza sul lavoro. Freezer
aveva deciso che, se i manifestanti non lavoravano, semplicemente non erano
utili, quindi li aveva spazzati tutti via; il
Sindacato, però, aveva inspiegabilmente continuato ad esistere. Come dicevo, Deller mi agganciò. Apriti
cielo!
-
Kobo! Eccoti! Ora mi
senti! Senti cosa mi ha combinato l’altro giorno il tuo amatissimo Freezer…
Oh, Dio, fa’ che gli cada la lingua, fa’ che gli cada la lingua…
-
Allora, c’era
questo tizio, giusto? Uno scagnozzo di livello inferiore, è chiaro. Allora,
questo tizio è stato ammazzato da Freezer…
-
Freezer gli ha
concesso un grande onore a giustiziarlo di persona, no? Piantala
di rompere.- dissi seccato.
-
Aspetta! Mica ho detto che era condannato a morte! Dunque…
Si interruppe a metà frase, perché una musichetta uscì
dalla sua tasca.
“What is my destiny, Dragonball...
Io so che tu lo sai...”
-
Scusa – disse Deller – E’ il cellulare.
Pronto? Come dici? Avete chiesto a Freezer più vacanze… ah, e lui vi ha scaricati in un buco nero? Beh, direi
che lì starete in vacanza per l’eternità, no? Non potete più uscire, certo!
Mica posso risolvere tutto io! – Deller chiuse stizzito il
telefonino.
-
Scusami ancora.
Questi qua combinano i casini, e poi vengono a piangere da me…
-
Ma che razza di
suoneria hai?
-
Ah, quella… non
so, l’ho composta io. Mi è venuta l’altro giorno,
d’istinto, con le parole, che non significano poi nemmeno un granché. Ma ti dicevo… questo tizio torna da un pianeta che hanno
conquistato, va bene? Solo che qualcuno ha perso il controllo, e il pianeta s’è
rovinato un po’ troppo per essere rivenduto. Allora, il tizio riferisce a
Freezer questa cosa, Freezer s’incazza e lo fa fuori, così, su due piedi.
-
Allora è Uccisione Immotivata – tagliai corto io – E’ una clausola
del nostro contratto. Il Capo ha diritto di “uccidere senza
motivo i suoi scagnozzi in momenti di particolare ira o sconforto, purchè tali uccisioni non superino il 30% dei decessi
totali”, cito dal punto 3, comma 2. E’ tutto nero su bianco.
-
Lo so anch’io,
per chi mi hai preso! – strillò Deller – Lasciami
finire, porco cane!!
“Dragonball GT, siamo tutti qui,
non c’è un
drago...”
-
Merda! Un
SMS! – Deller si alterava sempre di
più – Ecco, guarda qui: FRZR H
MZZT TTT NSTR CMPGN. Questo non è un SMS, è un
codice segreto! Come dovrei capire cosa vogliono? Tutto per digitare qualche
carattere in meno… Allora, finisco la storia. Il punto non è
che è stata Uccisione Immotivata, ma che sull’atto di morte l’hanno
segnato come Giustiziato per Incapacità. Così la vedova non percepisce pensione
di reversibilità!
-
Andiamo,
non può essere che un errore
burocratico. Non crederai che il Grande Freezer si abbassi a questo!
-
Io credo a ciò
che vedo.
La discussione era durata
abbastanza, e mi ero più che scocciato di quelle accuse infamanti:
fortunatamente trovai il modo di sfuggirgli.
-
Senti, è tutto
molto interessante, ma io devo andare. Ho bisogno di far riparare lo scouter, e fra poco il negozio chiude… ciaociao!
Sparii tanto in fretta da
non lasciargli il tempo di salutarmi.
Comunque, quello che gli avevo detto era vero. Avevo davvero
il mio scouter da riparare, e così mi recai alla
concessionaria. L’insegna parlava chiaro:
IL BRAVO GUERRIERO SA VALUTARE
IL GUERRIERO FURBO
Da zakh’ – riparazioni, assistenza, vendita scouters
Entrai.
-
Salve, Zakh’.
-
Kobo! Che
mi porti di bello?
-
Questo! – sbattei sul bancone i resti del mio scouter
– Non fai che rifilarmi un bidone dopo l’altro. Questo coso mi è esploso
al primo uso!
-
Hmm… - Zakh’ osservò lo scouter con occhio critico – Sai che non devi usarlo per
rilevare livelli di forza troppo alti…
-
TROPPO ALTI? Zakh’, lo stavo provando su un gattino! E’
arrivato a 0.4 BP, poi ha fatto bum. Ti pare
normale?
-
I nuovi modelli sono molto sensibili – osservò Zakh’.
-
Ascolta, so che
non vuoi sostituirmelo come da garanzia, quindi non provo nemmeno a
convincerti. Riparamelo e basta.
Zakh’ esaminava ancora l’apparecchio, rigirandoselo tra le
mani e scuotendo la testa con fare ostentatamente preoccupato.
-
Basta
sostituire il vetro, mi pare, no?
– chiesi speranzoso.
-
Ah, no,non è così facile. Vedi, i nuovi vetri
PGT non sono compatibili con i supporti come il tuo. E’ un modello
obsoleto.
-
Obsoleto? Me
l’hai venduto ieri l’altro!
-
La tecnologia
evolve molto velocemente in questo campo. Vedi? Ha le vecchie prese a 5 pin, la tecnologia 2KDD. Non c’è compatibilità, no, no.
-
Non si può usare
un adattatore? – domandai esasperato. Avevo già capito dove voleva andare a
parare.
-
Aha, gli adattatori LID,
certo. Ma risulterebbero piuttosto limitanti, no? A
che serve un vetrino PGT se poi devi tarpargli le ali usando una presa 2KDD a 5
pin con un LID? E’ come montare il motore di una
Cinquecento su una Ferrari!
(N.d.T. la similitudine usata da Zakh’
non era davvero questa, ma ho preferito renderla in modo più comprensibile ai
lettori).
- Allora sostituiamo anche il
supporto e manteniamo il pulsante e il copriorecchio!
– fu la mia ultima resistenza, ma stavo per cedere, e Zakh’ lo sapeva.
- Ma in questo caso dovremmo
aggiornare il firmware dello scouter. E’ alla versione 2.3, e solo la 2.4.1 regge i nuovi supporti
LRX. Tanto vale…
- Fammi vedere quello che hai in
negozio. Ne compro uno nuovo.
Questi tecnici degli scouter ti prendono per stanchezza. Appena
sentita la mia richiesta, Zakh’ si fece affabile e
disponibile:
-
Questa è
un’ottima scelta. Allora, guarda qui. Ho questo modello,
apribile, il vetro è di un bel colore azzurro rilassante. Per di più ha
anche il lettore MP3 incorporato, per ascoltare la musica più adatta durante le
battaglie. Poi c’è la nuova collezione “Blackstar”,
va molto di moda perché anche Freezer usa un Blackstar,
sai? Certo, il suo è un modello più esclusivo di questi, ma anche il semplice Blackstar 250 si difende bene. Compatto,
essenziale, pratico, legge fino a 20000 BP senza scoppiare.
-
Certo, come no…
-
Non racconto
mica balle! Ah, ecco un altro dei più venduti. E’ il “Deep
Feelings”, lo conoscono tutti perché lo sponsorizza
la squadra Ginyu.
Mi mostrò un manifestino con
la squadra Ginyu messa in posa per il suo celebre
balletto (elaborato da un team di famosi coreografi),
e tutti indossavano un “Deep Feelings”.
-
Può produrre
suoni rilassanti che aiutano la meditazione… - iniziò a spiegare Zakh’,
ma io tagliai corto:
-
Dammi il modello
più economico.
-
Ah. Beh, sarebbe
questo… ma non so se ti puoi accontentare. Vedi che
design rozzo? Una persona di buon gusto come te…
-
Quanto viene?
-
49 Fri e 99 centesimi.
-
Ecco qua: 50 Fri, tieni il resto e dammi quel coso.
(N.d.T. al cambio attuale, 1 Fri
equivale a 0,976 €)
Zakh’ infilò lo scouter in una
busta che mi porse con riluttanza.
-
Lo scontrino.-
dissi con voce fredda come il ghiaccio.
Zakh’ si battè la fronte (“Ma
come ho fatto a scordarlo! Che stupido, eh?”),
armeggiò un poco con la cassa e mi diede ciò che gli avevo chiesto.
Afferrai la busta e me ne andai sbattendo la porta del negozio.
-
Verrà un giorno
in cui il Grande Freezer li getterà nello spazio, gli imbroglioni come te! -
urlai inferocito.
Finalmente fuori dal negozio, passeggiai a lungo nelle vie del centro
città. Intorno a me, il mondo perfetto, il mondo di
Freezer. Non avevo il minimo dubbio sul fatto che non potesse esistere luogo
migliore in cui vivere. Non lontano da me, vidi alcune capsule a sfera che
decollavano, dirette sicuramente su nuovi pianeti da conquistare, verso una galassia lontana lontana, pronte
ad andare spavaldamente là, dove nessuno scagnozzo era mai giunto prima…
Freezer era
un grand’uomo, non c’era dubbio! Aveva
costruito un impero praticamente da solo, e ormai era
il signore della guerra più potente dell’universo. Il primo lancio di una
capsula a sfera… mio nonno me ne parlava spesso. Era atterrata per prima su un
piccolo pianeta poco abitato e, scendendo, il pilota (un umile scagnozzo,
livello di forza appena 5 BP, a cui Freezer aveva concesso l’onore si essere
l’avanguardia del suo impero!) aveva avuto il tempo di pronunciare commosso la
frase: “Questo è un piccolo passo per uno
scagnozzo, ma un salto da gigante per il Grande Freezer”, mettendo piede a
terra, prima di essere linciato dagli abitanti inferociti, che avevano capito
di essere sotto attacco. Naturalmente, subito dopo la prima capsula (nome in
codice: “Carne da cannone”) ne erano arrivate altre diecimila con a bordo altrettanti
guerrieri Sayan che avevano fatto strage della
popolazione. Che imprese! Che
tempi, quelli!
Ma fui riscosso dalle mie riflessioni dalla vista di
una piccola folla radunatasi davanti ad uno schermo.
Pareva trasmettesse un telegiornale…
-
Salve a tutti i
telespettatori! Qui parlano Cread…
-
…e
Ticker…
-
…in diretta su rete AFN,
All Freezer Network! Le
ultime notizie… si è conclusa con un pieno successo la
missione sul pianeta Namek! Alcuni fastidiosi
personaggi (tra cui quel disgustoso traditore di Vegeta) avevano tentato uno
sciocco attacco al nostro signore Freezer, ma se la
sono vista brutta. Vero, Ticker?
-
Vero, Cread… l’unica cosa che sono
riusciti ad ottenere è stata alterare l’umore del nostro signore. E l’hanno pagata! Sembra che uno di loro sia stato
addirittura fatto saltare in aria…
-
Ah, ah,
ah, un vero spasso, Ticker! In un tripudio di fuochi
artificiali, il pianeta Namek è esploso, e il Grande
Freezer tornerà a giorni. Ha inoltre accordato un lungo periodo di vacanze a Dodoria, Zarbon e alla squadra Ginyu, oltre che a tutti gli altri uomini che hanno
partecipato alla missione. Direi che se lo meritavano
proprio, un bel po’ di riposo!
-
Avranno tutto il tempo
di riposarsi, Cread! Passiamo alle altre notizie… è
stata presentata oggi la nuova collezione di Battle Suit autunno-inverno… vediamo il
servizio…
Nonostante l’importanza
notevole delle notizie che seguirono ( il salvataggio di un gatto bloccato su
un albero – il divorzio di un attrice famosa da un
attore famoso – la pubblicità di un film sul Grande Freezer interpretato
dall’attrice famosa e dall’attore famoso) non riuscii a seguire il resto del
TG, emozionato com’ero. Ogni nuova vittoria era per me come
la prima, mi dava la gioia di sentirmi parte dell’organizzazione più
potente e d efficiente dell’intero universo. Freezer aveva vinto ancora! Freezer
vinceva sempre! Ma d’un tratto, la mia gioia fu
turbata dallo squillo del cercapersone incorporato nello scouter.
Era Deko, direttore della Comunicazione personale del
Grande Freezer.
-
Ho bisogno di
vederti, Kobo. Vieni subito al centro medico.
Si interruppe un secondo, poi aggiunse sottovoce:
-
Riguarda
Freezer.
Solitamente, Deko era una persona molto cordiale, quindi il suo fare
ansioso e sbrigativo mi stupì. Cosa era successo di
tanto grave, perché fosse così preoccupato?
-
Ah, eccoti, Kobo! Hai saputo di Namek?
-
Certo! Una grande vittoria, amico mio! Ho visto tutto al TG!
Deko mi guardò un po’ stranito.
-
Perché, tu credi
ancora a i TG?
-
Che domanda! Perché non dovrei?
– risposi io, sorpreso.
-
Cioè, tu lavori con noi da tanti anni, sei diventato un
dirigente, e ancora… oh, lasciamo perdere. Cercherò di non shockarti troppo. Il
TG è per il popolino, il comunicato stampa l’ho
scritto io. In realtà, su Namek abbiamo preso una
batosta di cui non ci scorderemo facilmente.
Ero ammutolito.
-
Tanto per
cominciare, gli uomini in missione su Namek non sono
in vacanza, sono morti tutti. Dal primo all’ultimo.
-
Anche Zarbon… la squadra Ginyu?- balbettai io.
-
Sì, il che farà
crollare le vendite del deodorante Freezer® e degli scouters
“Deep feelings”. Una bella
scocciatura, ma c’è di peggio. Freezer è ancora vivo…
Perché, Freezer poteva morire?
-
…Freezer è
ancora vivo, dicevo, ma… beh, posso fartelo vedere, te
ne renderai conto. Non è un bello spettacolo, però, quindi forse faresti meglio a non…
Afferrai l’occasione al volo:
-
Scherzi? Voglio
incontrarlo subito! Quando mi ricapita una possibilità
simile?
-
Sei sicuro?... Va bene, andiamo, seguimi.
Camminammo a lungo nei
contorti corridoi dell’ospedale. Poi…
-
Kobo – annunciò Deko aprendo lentamente una porta – ecco a te Freezer.
Davanti a me, afflosciata su
un lettino insanguinato, stava la cosa più ripugnante che avessi mai visto. Era
il Grande Freezer, trasformato al suo ultimo stadio, ma orribilmente mutilato.
Gli mancavano il braccio sinistro e tutta la parte inferiore del corpo, e ciò
che gli restava era gravemente danneggiato. Coperto di
ustioni, ferite e lividi, il resto del corpo si muoveva a malapena su e
giù, secondo il respiro, mentre dal ventre squarciato le budella fuoriuscivano
schifosamente, sparpagliandosi sulle lenzuola. Alcuni tubi innestati a forza
nella sua carne sostituivano gli organi interni perduti, completando la
digestione e snltendo gli escrementi. L’unico occhio
che sembrava in grado di vedere (il destro era spento e ferito) era sgranato,
mentre la bocca si muoveva di continuo, compulsivamente.
Freezer continuava a balbettare frasi insensate su qualcuno chiamato Goku, sul fatto che lo voleva uccidere e che non l’avrebbe
mai perdonato. Sconvolto, allontanai lo sguardo da quello spettacolo.
-
Capisci che
casino? – disse Deko – Possiamo rimetterlo in sesto,
ma ho bisogno che tu trovi un modo per giustificare la sostituzione degli arti
mancanti con protesi robotiche. Inventati qualcosa, sì
che è una moda, vedi un po’ tu, ma mi serve una scusa plausibile. Nessuno dei
nostri dipendenti dovrà mai venire a conoscenza di
questo.
- E’ una tragedia…- mormorai tra me e
me. Mi sembrava di vivere un incubo.
-
E non hai ancora visto niente. Fuori
da qui la notizia si è sparsa, ormai lo sa mezzo universo. Ti lascio immaginare
la borsa… fortuna che ora le nostre azioni sono state bloccate per eccesso di
ribasso. E comunque, c’è qualcuno che ci ha fregati.
-
Fregati? –
balbettai io, incapace di articolare qualcosa di
meglio.
-
Già. Qualcuno ha
rivenduto l’intero stock azionario del capitano Ginyu (non chiedermi come abbia ottenuto i codici
d’accesso) e ha trasferito tutti i soldi in un conto sicuro su qualche pianeta
sperduto, poco prima che i titoli crollassero. Uno che sapeva già, o comunque aveva intuito che Freezer avrebbe perso,
evidentemente. I bancari che hanno eseguito l’operazione dicono di avere
ricevuto l’ordine da un ROSPO… questa è una scusa nuova. Scommetto che sono in
combutta con lo speculatore.
-
Ma… ma chi può avere ridotto Freezer così? – domandai
angosciato.
-
E’ stato il
Super Sayan – disse cupo Deko – C’era un altro Sayan su Namek, oltre a Vegeta, ma non era uno qualunque. Era “il” Sayan, il SUPER Sayan, quello di
cui Freezer ha sempre avuto paura.
-
Freezer non ha
paura di nulla! – replicai indignato.
-
Freezer ha paura
di un sacco di cose, e una di queste è il Super Sayan.
Chi ha il potere non teme che di perderlo, Kobo.
Deko sospirò e stette in silenzio un attimo. La tragedia
lo sconvolgeva, certo, ma non per il mio stesso motivo. Deko
si era semplicemente reso conto che la sua posizione, il suo successo, la sua
ricchezza, tutto veniva messo a repentaglio da quella
storia. Ma io… io, in pochi minuti, avevo perso ogni
mia certezza. Mi sentivo la terra mancare sotto i piedi.
-
Questo Super Sayan, Kobo, qualcuno sostiene
sia la nuova potenza dell’universo. E’ lui il numero uno, adesso.
Credevamo che fosse morto nell’esplosione di Namek,
ma ci sbagliavamo. L’hanno appena avvistato su Yardrat,
il che ci ha imposto di sospendere le nostre operazioni su quel pianeta. I nostri
concorrenti non aspettavano che l’occasione per surclassarci, e già pianificano
di allearsi con questo… Son Goku,
nel caso in cui decidesse di mettersi in affari nel nostro campo.
-
E tu cosa pensi che succederà, Deko?
-
Io credo che
questo tizio non voglia distruggerci, o l’avrebbe già fatto.
Sai com’è permaloso Freezer… probabilmente è stato lui ad attaccare briga, e il
Sayan s’è solo difeso. A questo punto, direi che la strategia migliore è ‘vivi e lascia vivere’. Se ne torni al suo pianeta, il Super Sayan, noi non ne sentiremo certo la mancanza… il fatto è
che temo che Freezer, una volta che sarà stato rabberciato per benino, vorrà
vendicarsi, ma non credo possa farcela. I Sayan sono
molto adattabili, e probabilmente, per quando il nostro Capo potrà nuovamente
muoversi, il suo nemico avrà raddoppiato la propria
potenza. Kobo…
Deko mi guardò negli occhi, serio:
-
E’
finita, Kobo, è finito tutto. La prossima volta, Freezer si farà ammazzare di sicuro e
andrà tutto in rovina. Cercheremo di salvare il salvabile, ma se fallissimo, ti
do un consiglio: vattene finchè
sei in tempo. Io farò così, almeno. L’universo è grande, qualche buona opportunità si trova sempre…
Ed eccomi qui, ancora a riflettere. Andarsene… io non
ci avevo mai pensato, prima. Però… adesso… come posso restare qui senza più credere in Freezer, né in nient’altro? Non so
proprio. Non so. Forse me ne andrò davvero, andrò a
lavorare per qualcun altro. Ho sentito dire, ad esempio, che c’è un tizio che
sta cercando scagnozzi con un buon curriculum per un’operazione di conquista
dell’universo, roba grossa. Aveva un nome strano, com’era? Ah, sì… mi pare si chiamasse Babidy.