Crossover
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Autore: Allison_Blackheart    07/03/2012    0 recensioni
My First Trilogy! Si tratta di un crossover tra i personaggi di FF/KH e alcuni inventati dalla mia mente bacata!è ambientata nel medioevo magico e si ispira un po'allo stile "Troisi..";la trama è totalmente diversa da qll originali..beh..buona lettura!Ally
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Questo capitolo è interamente dedicato ad una persona davvero speciale a cui voglio un mare di bien (anche se non gliel'ho mai dimostrato veramente..e per questo mi maledico ogni giorno.. ç_ç): Drake Artorius aka mewmina__91
Comunque spero vi piaccia! Baci
Ally



"Jill sbrigati! Sei lenta!"
Una figura dalla chioma scarlatta si muoveva velocemente tra le fronde degli alberi mentre, una seconoda più in basso era ferma per riprendere il fiato.
"Sei tu ad essere troppo veloce! Uff..ricordati che io, a differenza di te, sono una comunissima spadaccina!"
La prima sorrise rallentando l'andatura.
"Cosa ci posso fare se sono la più rapida guerriera di tutta l'accademia? Eddai, muoviti!"
Detto ciò, la rossa riprese a correre.
Dovevano assolutamente sbrigarsi: se qualcuno le avesse viste sarebbero stati grossi guai.
Nell'Accademia Reale dei Cavalieri di Drago di Redsparks Land la severità era d'obbligo.
Tuttavia, le cose erano un po' cambiate da quando una giovane ragazza dalla chioma scarlatta ne era entrata a far parte.
Il suo nome era Drake Artorius, meglio conosciuta da tutti come "peste rossa", soprannome dato dal fatto che ogni giorno era solita combinare guai, il più delle volte volontariamente.
All'inizio tutti la schernivano per la sua statura minuta, poi però, rendendosi conto delle sue incredibili doti per l'arte del combattimento, iniziarono a portarle rispetto.
In seguito, Drake rivelò anche una natura piuttosto testarda e molto irascibile del suo carattere, tanto che i suoi istruttori si chiesero con chi avessero a che fare.
In realtà, nelle vene della giovane scorreva il sangue di una ninja: sua madre.
Non solo per tutto ciò la gente le portava rispetto: infatti lei era la secondogenita di Vincent Valentine, Re di Redsparks.
Orfana di madre dalla nascita, Drake non aveva mai conosciuto suo fratello, scomparso in battaglia, affidandosi completamente alle cure del padre.
Questi era un idolo per la giovane: non solo era Re, ma era anche il comandante della sezione Est dell'esercito di Whitelight, costituito principalmente da Cavalieri di Drago.
Così, nacque in lei l'amore per quelle creature e la scelta di diventare Cavaliere.
Tuttavia, Drake non mirava esclusivamente a quello: il suo sogno era diventre comandante dell'esercito imperiale.
Non era del tutto impossibile raggiungere quell' obiettivo: aveva sentito parlare di una certa Allison che era stata eletta comandante...ne parlavano come "la grande svolta dell'esercito", ma anche come "il suo più grande errore".
Drake non capiva a che si riferissero quei commenti; di una cosa era certa: le sarebbe davvero piaciuto incontrare quella ragazza.
Durante gli anni passati all'Accademia, Drake non era riuscita a farsi molte amicizie; Jill era una delle poche che era riuscita a sopportare il suo carattere vivace.
Tuttavia,qualche volta, anche lei perdeva la pazienza.
"Insomma, si può sapere dove stiamo andando?" fece la morettina sbuffando.
"Ora vedrai..." rispose l'altra.
Poi, svoltato l'angolo, entrò in una caverna illuminata da grandi fiaccole.
Infondo alla caverna si potevano scorgere grandi gabbie di ferro addossate l'una accanto all'altra e, al loro interno, vi riposavano giganteschi draghi.
La rossa si fermò di fronte ad una gabbia ancor più grande delle altre.
Jill le stava dietro.
"Oh mio..."
"Shht! Sei pazza? Vuoi farti scoprire?" la ammonì la rossa, mentre l'amica fissava il contenuto della gabbia a bocca spalancata.
All'interno, un enorme drago riposava tranquillo.
Era completamente nero, eccetto il dorso e la coda tinti di rosso rubino.
Drake tese la mano per accarezzarlo.
Al tocco della sua padrona, la creatura aprì gli occhi dorati e fece un grosso sbadiglio.
"Ciao Ryu, riposato bene?"
Il Drago, di tutta risposta, fece un altro sbadiglio.
"Ch-che cosa? Quel drago è tuo? Ma..."
La povera Jill non riuscì a finire la frase poichè la rossa le aveva tappato la bocca con il palmo della mano.
"Esatto! Ryu è il mio drago personale...ma non deve venirsi a sapere o, altrimenti, quelli dell'Accadiemia mi sbattono fuori!"
Nel frattempo il drago si era disteso a pancia in su e, con una zampa, si grattò il muso.
"Forza Ryu! Non è il momento di rilassarsi!" disse allegra la ninja mentre liberava il drago sotto gli occhi allibiti dell'amica, la quale sospirò.
"E va bene, tanto ormai abbiamo già infranto tutte le regole del coprifuoco...con questo la punizione è assicurata!"
Drake non se ne preoccupò più di tanto: per lei quella era pura routine.

                              __________oOo__________

Dopo aver abbandonato la caverna, le due ragazze ed il drago si diressero verso un luogo sicuro.
Drake salì in groppa a Ryu che fremeva, impaziente.
"Sei proprio sicura che nessuno ti vedrà?" disse Jill.
"Non ti preoccupare, io e Ryu siamo esperti ormai...vero cucciolone?"
Uno sbuffo di fumo uscì dalle narici del drago.
"Bene, e ora...partenza!!"
Detto questo, la rossa fece un cenno di saluto all'amica e, un attimo dopo Ryu, dispiegando le grosse ali, s'innalzò in volo.
Drake provava sempre un immenso piacere nel volare; spesso le capitava di chiudere gli occhi ed ascoltare il battito delle ali di Ryu per dimenticare tutti i problemi e i cattivi pensieri.
Pareva quasi di essere in un altro mondo.
Attraversarono una nube, poi Ryu prese a salire di quota.
Ora erano più vicini alla luna; Drake era convinta di poterla quasi toccare.
Tese la mano nel tentativo ma, all'improvviso, entrarono in un altra nube e tutto scomparve.
Questa volta la nube era più compatta: più teneva aperti gli occhi e più la giovane sentiva che la nebbia le ostruiva la vista.
Ad un tratto, un'ombra nera le si parò davanti.
Ryu la schivò e prese ad agitarsi.
"Calma Ryu, è solo un'ombra..." fece la ragazza cercando di tranquillizzazrlo,ma il drago sembrava in preda al panico.
Poi prese a scendere sempre più veloce, in picchiata.
"Ryu ,calmati!" eslamò invano.
"Ryu, ti prego,fermati!!!"
Mancavano pochi metri al suolo.
Drake lo sentiva: si sarebbero schiantati.
"RYUUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Il drago planò all'improvviso, poi, rallentando, riuscì ad appoggiare le grandi zampe a terra.
Una volta scesa, la giovane si mise di fronte alla creatura.
"Ma che diavolo ti è preso? Volevi forse farci ammazzare?!"
Il drago la fissò: sembrava quasi che le stesse dicendo "non ne ho idea".
"Ryu..." la ragazza tese la mano per accarezzarlo ma il drago si ritirò.
Poi, voltandosi, prese la via per la foresta.
"Ehi, dove vai?" esclamò la rossa.
Non appena si fu inoltrata nella foresta, la vista le si oscurò; era avvolta dal buio più totale.
"Accidenti..."
Era il momento ideale per usare le sue particolari abilità.
Chiuse gli occhi e si concentrò fino a generare una piccola fiammella sulla punta dell'indice; poi estrasse dalla tasca dei calzoncini una piccola ampolla di vetro.
La fiamma, richiusa nell'ampolla, prese ad illuminare una porzione del territorio circostante, permettendole di avanzare.
La giovane vagò per ore tra arbusti di ogni genere cercando il suo drago, ma senza risultato.
Sfinita, si mise a sedere sul tronco di un albero tagliato.
Poi, tutto ad un tratto, scorse una luce che si muoveva tra le fronde a qualche metro di distanza.
"Ryu, sei tu?" esclamò.
Nessuna risposta.
"Andiamo, non mi va di scherzare!"
Ancora silenzio.
"Uff..forza! Vieni subito qui!!!"
Dopo quell'ultima esclamazione la ragazza si mise a correre con l'unico scopo di raggiungere quella luce.
Quando mancarono pochi metri, la luce scomparve improvvisamente.
Drake si immobilizzò.
"Ryu?"
C'era qualcosa di strano e Drake lo sentiva.
Ad un tratto sentì qualcosa picchiettare sulla spalla sinistra.
Si voltò di scatto ma non riuscì a scorgere il volto del suo interlocutore poichè questi la colpì sulla testa con qualcosa di pesante.
La giovane stramazzò al suolo.
L'aggressore si caricò il corpo della ragazza sulle spalle, poi raggiunse un complice che, poco più in là, stava accendendo una lanterna.
"Ce l'hai fatta?" esclamò quest'ultimo.
"E' stato più semplice del previsto..."
Dopodichè i due si incamminarono nel buio.


 

  
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