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Autore: Reghina    08/03/2012    4 recensioni
SanjiLuffy.
“Non serve! So già che sarà tutto squisito, perché Sanji l'ha fatto con amore!”.
“Chiunque lo farebbe per te, Capitano”.
Genere: Fluff, Poesia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Monkey D. Rufy, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sanji si passò una mano tra i capelli biondi leggermente scompigliati e aprì gli occhi, li assottigliò guardando il Capitano e sbuffò una nuvoletta di fumo dalla sua sigaretta.
“Beh? Che vuoi a quest'ora, baka?” chiese.
Luffy sorrise solare, da orecchio a orecchio, incrociò le braccia dietro il collo e chiuse le palpebre.
“Ho fame!” esclamò.
Il cuoco aprì la bocca, il mozzicone penzolò pericolosamente rischiando di cadere dalle sue labbra e lo prese tra due dita, abbassando appena il capo per guardare il più piccolo.
< Non posso credere sia serio > pensò.
Luffy saltò sulla gamba destra, sulla sinistra e ancora sulla destra, balzando sul posto.
“Saaaaanji! Ho fame, ho fame, ho fame!” cantilenò.
Il maggiore alzò la gamba tirando un poderoso calcio sulla testa del moro, che si portò le mani al cappello di paglia e gonfiò le guance.
Sanji sospirò, buttò la sigaretta in terra e la schiacciò un paio di volte strofinandoci sopra la scarpa.
“Baka, se svegli Nami-san e Robin-chan ti ammazzo” sibilò.
Luffy sporse la bocca a cuore e incrociò le braccia, inclinandosi lievemente in avanti con il capo tra le spalle, strusciò un piede in terra.
“Ma non è colpa mia se ho fame” borbottò.
Sanji si passò le mani sul nodo della cravatta, infilò le mani in tasca prendendo un'altra sigaretta e superò il minore.
“Su, sbrigati. Prima arriviamo in cucina, prima smetterai di fare baccano”.
Luffy spalancò gli occhi, che brillarono entusiasti e alzò le braccia al cielo compiendo un balzo, il sorriso gli copriva tutto il volto e corse dietro a Sanji.
“Si mangia!” urlò.
Il cuoco abbassò il capo sconsolato, sbuffò e sospirò.
< Avrà già svegliato tutti da mezz'ora > si disse.
Entrò nella cambusa, si diresse ai fornelli e infilò il grembiule rosa.
Lo allacciò ed accese i fornelli, avvicinò la sigaretta alla fiamma e chiuse gli occhi soddisfatto aspirando una lunga boccata.
Il Capitano batté gli occhi, si chiuse la porta della cucina alle spalle e si mise seduto su una sedia, inclinò il capo facendo leggermente ondeggiare il cappello di paglia.
“Neh, Sanji? Puoi fumare mentre cucini?” domandò.
Sanji mise sul fuoco acceso una padella, aprì un mobiletto tirando fuori delle verdure e le posizionò sul ripiano che stava tra i fornelli e il tavolo, sopra dei piattini.
Guardò Luffy, mosse il sopracciglio arricciato e si piegò tirando fuori dai cassetti del ripiano un coltello affilato.
“Il compito primario di un cuoco è non rovinare il sapore del cibo” disse.
Tagliò le verdure, dividendo le bucce dall'interno e tritando tutto con cura.
“Ma tanto ad un idiota come te, potrei dare anche i sassi” aggiunse.
Luffy ridacchiò, si lasciò scivolare lungo la sedia poggiando il gomito sullo schienale e allungando le gambe.
“No, è che tutto quello che cucina Sanji è buonissimo!”.
Il cuoco sorrise appena, espirò una boccata di fumo e prese il contenuto dei due piattini.
Versò quello con le bucce nella padella, aprì una mensola prendendone della carne sotto sale e la aggiunse con tutto l'olio.
Aprì un altro mobiletto e prese una seconda padella, la mise sul fuoco e vi aggiunse dell'olio mettendovi a cuocere il resto delle verdure.
Si avvicinò al ripiano e si poggiò con i gomiti, osservò Luffy e sogghignò.
“Io sono un cuoco di prima classe, è ovvio sia così” affermò.
Luffy annuì con forza, si sistemò il cappello sul capo e si alzò di scatto avvicinandosi a sua volta al ripiano.
“È per questo che mi piaci!” disse candidamente.
Sanji si avvicinò alle labbra del minore, la sigaretta gli cadde sul ripiano e il cuoco sfiorò con la bocca quella del minore, piano.
“Aspetta di mangiare, prima di dire questo genere di cose, baka” sussurrò.
Luffy sorrise solare, fece leva con le mani sporgendosi verso il cuoco e gli schioccò un bacio a stampo.
Si allontanò e si rimise seduto sulla sedia, sistemò il cappello e allargò il sorriso.
“Non serve! So già che sarà tutto squisito, perché Sanji l'ha fatto con amore!”.
Il cuoco si mise una mano sulle labbra, leccò appena e sorrise sentendo il sapore di acqua di mare, carne e aranciata.
< Anche le sue labbra hanno un gusto tutto particolare > pensò.
Riprese in mano la cicca, se la mise in bocca e si voltò.
“Chiunque lo farebbe per te, Capitano”.


Baka: Idiota.
   
 
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