Avresti Potuto

«Lo sai.» Lo bloccò lei, con quella gelida frase.

«No... non lo so.» Mugugnò il bullo.

«Lo sai benissimo» Ribatté Dawn, con un'espressione troppo poco truce per ciò che stava dicendo.

«Sai che avrei potuto.» Incalzò, facendogli abbassare gli occhi.

Scott si sedette sul molo, mentre alle sue spalle gli altri concorrenti chiacchieravano spensieratamente. Ma lui non sentiva alcun rumore, se non la voce di lei.

«E allora perché non lo hai fatto?» Rialzò il viso, puntando lo sguardo di sfida nei suoi occhi.

Lei lo guardò con l'espressione più cattiva e più affranta che potesse avere, con una piccola vena di dolcezza.

«Fammi capire, sei venuto qui, mi hai chiesto abbastanza minacciosamente perché non avevo fatto il tuo nome, perché avevo aspettato che Chef mi mettesse nel sacco, io ti ho risposto... e tu rifai la stessa domanda?» Si voltò, infilando nuovamente le gambe nel sacco.

«Richiudi, prima che torni Chef.» Ordinò ad un imbarazzato Scott.

Scott tirò su i lembi del sacco, ma un attimo prima che lei si acquattasse all'interno di esso l'abbracciò, l'abbracciò con tutte le sue forze.

«Dawn... io...» Mormorò.

«Non c'è di che, Scott.» L'anticipò lei, per poi accucciarsi e lasciare che il compagno di squadra stringesse l'apertura del sacco con la corda.

«Avresti potuto.» Le sussurrò da fuori il sacco.

«Forse...» Rispose lei da dentro.

«Dawn?» Mormorò ancora.

«Sì?» Rispose.

«Prima... non volevo dirti grazie.» Disse tutto d'un fiato, poi se ne andò, quasi correndo, riassumendo quell'aria da duro, cercando di dimenticare quel momento di debolezza che aveva appena vissuto, sentendo le voci di Chris e Chef farsi sempre più vicine, la catapulta scattare.

Si passò la mano fra i capelli, sospirò. Scattò in piedi e si diresse verso la baracca.

Scosse la testa con rabbia, scrollandosi di dosso i sensi di colpa. Lo faceva da sempre, non aveva mai sentito quella morsa sullo stomaco per più di cinque minuti, ma quella volta gli sarebbe rimasto per molto tempo. Però lui non avrebbe mai pianto, non era uno che piangeva per questo. Non piangeva e basta, non era neanche così affranto, ora che ci pensava. In fondo era sempre stato bravo a mentire, nascondere quell'espressione frustrata sarebbe stato facile. Trasse un sospiro, guardando Sam passare, il solito sguardo strafottente sul viso.

Sam si voltò, domandandogli:

«Che hai, Scott? Hai gli occhi rossi...»

Oh, no!

Angolo dell'autore

Bene, la mia prima Dott, spero di aver rispettato l'IC, il che è difficile, visto che si tratta di un momento in cui si scopre un lato nascosto del personaggio...

Per chi non avesse letto l'introduzione, è ambientato tutto nel momento in cui Dawn viene portata sulla catapulta. Chris e Chef si allontanano un momento, lei si libera, rimanendo però lì, ferma. Scott la vede, ed ha un bel po' di domande da farle.

Spero che vi piaccia, e spero che recensiate.

Enjoy it!