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Autore: rees    10/03/2012    3 recensioni
Fanfiction terza classificata all'Hero For One Day Contest.
Una Lisbon sola e semisvenuta in discoteca? Chi sarà il giovane pronto ad aiutarla?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Teresa Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ^^ Parto subito lasciandovi il link alla storia. I miei commenti dopo :D http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9937370&p=1

Da qualche parte al di là del mio cercare
c'è anche qualcuno che sta cercando me.


Cosa ci faccio qui? Perché, a trentanove anni suonati, ho indossato un abito da sera elegante e provocatorio e mi sono precipitata in una discoteca? Ero forse stanca del mio lavoro?
Mi sto divertendo? Non troppo.
La testa mi gira, troppo vorticosamente per essere normale.
Non sono ubriaca, ho bevuto un bicchiere di Rum e Cola a stomaco pieno prima di dedicarmi agli analcolici.
È forse effetto delle luci stroboscopiche? Non è quel genere di mal di testa da confusione, però. È un mal di testa da stordimento. Come se fossi drogata.
Mi guardo intorno allarmata, alla ricerca di una mano. I ragazzi qui intorno credono io desideri solo ballare, da come mi si strusciano contro. E invece è di un aiuto che ho bisogno.
Ed è lì. Lo vedo. Forse lo sto solo immaginando. Dopotutto, perché dovrebbe essere anche lui in una discoteca, specialmente se squallida come questa?
Ma non ho il tempo di pensarci, mentre provo a catturare la sua attenzione, perché crollo a terra, svenuta.

Lassù dove le montagne incontrano il paradiso
là fuori dove il fulmine spacca il mare
Giurerei che c'è qualcuno da qualche parte
che mi guarda.


È una strana sensazione, quella che provo. Sembra che qualcuno mi stia osservando con più intensità rispetto agli altri. Che sia il mio fascino più che evidente? Probabilmente. Mi volto a destra e sinistra prima di vedere una chioma bruna scivolare lentamente verso il basso. Un'altra ragazza che ci prova con un uomo in modo troppo provocatorio e volgare. Non è il mio genere. Preferisco le donne acqua e sapone.
Però è strano. La sensazione che avevo veniva proprio da quel punto. Mi sposto per avvicinarmi e vedo che intorno a quella chioma si è aperto un varco. Una donna è sdraiata a terra, svenuta, il volto coperto dai capelli mi sembra familiare. Intorno ragazzi che chiacchierano concitati.
Mi avvicino e le scosto i capelli dal volto. È Lisbon. Teresa.
Ed ora? Forse dovrei chiamare Jane. Dopotutto è l'uomo che lei vuole accanto, anche se non lo ammetterà mai.
Però è la mia occasione. Posso apparire ai suoi occhi migliore del multimiliardario che le fa la corte per riuscire a sedurla per una notte.
-Lasciatele spazio. Fatela respirare.
La prendo tra le braccia, portandola verso uno dei divanetti del privé. Un ragazzo che lavora qui si avvicina chiedendomi se ho bisogno di qualcosa.
-Acqua. E luce. Non si può accendere?
No, non si può, a quanto pare, dato che nel giro di mezzo minuto torna portando tra le mani una bottiglietta di plastica e una torcia.
Una torcia.
Un donna sta male nel loro locale e loro provvedono in questo modo. Con una torcia.
Le inumidisco leggermente le labbra con un fazzoletto impregnato d'acqua mentre tengo la torcia elettrica tra i denti in modo da avere entrambe le mani a disposizione.
Non so ancora perché sto facendo tutto questo. Certo, quella che ho davanti è Teresa Lisbon ma non volevo una storia di una notte e basta con lei? Proprio come lei anche aveva voluto?
Certo. Solo una notte. Nulla di più.

Da qualche parte dopo mezzanotte
nella mia più selvaggia fantasia
Da qualche parte al di là del mio cercare
c'è anche qualcuno che sta cercando me.


Lentamente prendo coscienza del mio corpo. È come risvegliarsi dopo un black out. Mi sento stordita a livelli inimmaginabili. Le tempie pulsano e con il ritmo dei battiti del mio cuore si potrebbe dare il tempo per un lento. Non sto morendo, però. Altrimenti avrei continuato a sentire la pesantezza delle membra spingermi sempre più verso un baratro senza ritorno.
Provo ad aprire gli occhi ed una luce abbagliante che spunta dal centro esatto di un volto mi costringe a richiuderli. Che cosa ci fa Jane qui?
-Jane... spegni quella luce, ti prego.
Borbotto, con la gola secca. Mi rendo conto solo ora che le mie labbra sono umide. Evidentemente il mio consulente ha applicato le prime regole di pronto soccorso in caso di capogiri e perdita di sensi. Nonostante sia un apparente codardo, so che Patrick è un eroe.
Sento le mani che fino a pochi istanti prima mi stavano curando irrigidirsi ed abbandonarmi. Attraverso le palpebre calate vedo la luce spegnersi e mi decido ad aprire gli occhi.
Non è Jane. È moro. È alto. Possibile che sia davvero Mashburne? A ripensarci, mi era sembrato di averlo visto, prima di crollare a terra come un peso morto. Allora è stato lui a salvarmi.
-Walter. Grazie.
Lui si alza e prende un paio di metri di distanza da me.
Che diavolo succede?
-Non sono Jane.
-No, mi sembra ovvio.
-Ma tu speravi fosse lui.
Certo che lo speravo ma non posso certo dirglielo.
-No, è stato semplicemente un effetto della torcia. Davvero.
-Allora cosa risponderesti se dovessi proporti di venire nel mio albergo stanotte?
-Risponderei che mi farebbe davvero piacere ma mi sono accorta che le storie di una notte non fanno per me.
-E se non fosse per una notte?
Sento un fremito agitare il mio povero cuore che ha ancora difficoltà a pompare tutto il sangue necessario ma so quale deve essere la risposta. Nonostante non avrei mai creduto che Walter fosse in grado di tali gentilezze, è un brav'uomo, l'ho sempre saputo.
Ma non è lui che voglio. Non è lui il mio eroe.
So che è solo fantasia ma spero sempre che Patrick, l'uomo che sto cercando di rendere felice con tutta me stessa, stia cercando di fare altrettanto con me.
Mi alzo sulle ginocchia traballanti, posando un bacio sulla guancia di Mashburne.
-Addio Walt.
È stato il mio eroe per una sera. Ma non è l'eroe che aspetto e continuerò ad aspettare, anche in eterno se dovesse essercene bisogno.




Aoko's corner
Ebbene, eccomi. Il contest prevedeva che un personaggio si comportasse da eroe senza super poteri. E perché non rivalutare Walt invece che ripiegare sull'ormai banale Jane? :D
Dovevo utilizzare una torcia (c'è) la discoteca (c'è) e una canzone (Holding out for a hero - c'è, anche se un po' ad sensum).
Recensioni? Sì, per favore *-*
Aoko
   
 
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