Serie TV > RIS Delitti imperfetti
Ricorda la storia  |       
Autore: sweetnight87    10/03/2012    5 recensioni
Avevo tormentato Ghiro fino all’inverosimile con domande sù Lucia e sulla sua vita privata.
Lui più volte mi aveva ricordato quanto lei fosse gelosa e riservata a riguardo.
L’avevo portato all’esasperazione,così una settimana fa mentre eravamo nel suo ufficio e io avevo appena esordito dicendogli:”pensi che Lucia mi accetterà mai?”
Era solo la prima domanda della giornata…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avevo tormentato Ghiro fino all’inverosimile con domande sù Lucia e sulla sua vita privata.
Lui più volte mi aveva ricordato quanto lei fosse gelosa e riservata a riguardo.
L’avevo portato all’esasperazione,così una settimana fa mentre eravamo nel suo ufficio e io avevo appena esordito dicendogli:”pensi che Lucia mi accetterà mai?”
Era solo la prima domanda della giornata…
Ghiro ad un tratto guardandomi e massaggiandosi il mento mi disse:”Orlando!Adesso basta!ora risolviamo la questione una volta e per tutte,il prossimo sopralluogo lo farai da solo con Lucia,così avrai modo di passare del tempo con lei,sarete soli,lontani da sguardi indiscreti e potrai farti un’idea, chi meglio di te può!”.
“Grazie amico mio”gli dissi dandogli una pacca sulla spalla.
L’occasione sarebbe arrivata, era solo questione di tempo.
Ghiro guardandomi sorrideva,sapeva che mi aveva reso felice.
Io cercavo di essere il più indifferente possibile ed ero tornato a concentrarmi sul lavoro,certo concentrarmi era un parolone visto quello che aveva promesso di organizzare Ghiro.
Dovevamo solo aspettare l’occasione o forse era meglio crearla?
Stavo analizzando un video, mi ero da poco rimesso seriamente a lavoro sforzandomi di non pensare a Lucia quando lei entrò,”capitano,tenente”disse,poi si avvicinò a Daniele gli posò la mano sulla spalla sorridendogli,Ghiro che stava bevendo il suo caffè le rispose prima con un cenno della mano, poi con un “capitano” le disse sorridendole.
“Come procedono le indagini”mi chiese, ma io stavo per dare il via al mio piano, così guardando il bicchierino del caffè le risposi:”adesso ti aggiorna Orlando”spostai lo sguardo sù di lui e poi di nuovo sul mio bicchierino semi vuoto.
Lucia mi guardò con la coda dell’occhio,credo che in qualche modo avesse capito cosa volessi fare… Pochi attimi dopo voltò lo sguardo verso orlando e attese che lui  iniziasse il resoconto sul caso.
“Capitano, ho eseguito i test, fatto le comparazioni con quelli che abbiamo repertato e non vi è alcun dubbio, Sandra Graziani è stata uccisa dal lombardo Luigi perché sospettava  che lei lo tradisse,il movente è passionale. La gelosia…Gran brutta cosa!” dissi non smettendo di guardarla negli occhi.
Mi aveva ascoltato in silenzio, non aveva nemmeno commentato sulla libertà che mi ero preso di esprimere giudizi sulla gelosia,quando ebbi finito d’illustrarle  quanto avevamo appena potuto confermare grazie alle indagini.
Lucia si avviò alla porta in assoluto silenzio,solo quando stava per uscire mi guardò per un breve istante negli occhi e mi disse:”complimenti Serra!”
Da quel giorno era passata una settimana.
Al R.I.S il lavoro non mancava,ogni membro della squadra era impegnato a seguire un caso.
Io ero in laboratorio quando vidi Ghiro  che avanzava nella mia direzione trionfante e con un sorriso ebete disegnato sulle labbra,quando entrò mi diede una pacca sulla spalla e rimase a guardarmi in silenzio per qualche istante,poi finalmente si decise a parlare:”amico mio,tu sei davvero fortunato”,lo guardavo perplesso.
“Dici davvero?”
“Non hai idea a cosa mi riferisca vero?”Mi chiese Ghiro mentre continuava a sorridere.
Ad un tratto mi tornò alla mente la conversazione che avevamo avuto una settimana prima,”Non dirmi che hai trovato il modo di farmi restare da solo con Lucia in un sopralluogo!”dissi incredulo,”ebbene si! Amico mio”disse compiaciuto.
“Come esattamente?”gli chiesi scettico.
“Bianca è a casa con la febbre,lei e Lucia dovevano tornare insieme allo chalet dei De Carli per un’ ulteriore sopralluogo d’indagine,ovviamente Bianca non può andare,da sola Lucia ci metterebbe delle ore per finire… Aveva chiesto a me di andare ma le ho detto che sono impossibilitato per via del caso che sto seguendo,quindi mi ha chiesto di occuparmi di chiedere a qualcun’ altro di andare con lei mentre finiva di preparare il materiale da portare”
Stavo per sommergerlo di domande,quando mi rispose.”Tranquillo,ho già parlato con il resto della squadra e sono tutti avvisati di dire che non possono andare, così tu sarai il solo disponibile. Non disubbidirebbero mai ad un mio ordine”disse ridendo.
“Grazie amico mio!”fù quello che riuscì a rispondergli.
Pochi istanti dopo vidi Lucia che si dirigeva verso il laboratorio,Ghiro mi guardò sorridendo per l’ultima volta prima che lei entrasse.
“Ghiro chi viene? Chiese Lucia,
“Lucia,dovrai andare con Orlando”rispose Ghiro guardando prima lei e poi me, era chiaro che non né fosse felice,ma non poteva certo fare diversamente.
“D’accordo”disse guardandomi.
“Capitano, io sono pronto,quando vuole andiamo”,mi guardò per un istante poi avviandosi  verso l’uscita, mentre mi dava le spalle mi disse:”Serra, andiamo!”
Mentre mi affrettavo a raggiungerla sentì Ghiro che a bassa voce  mi augurava:”buona fortuna”,mi voltai e gli schiacciai l’occhio per poi raggiungere a passo svelto Lucia ai posteggi.
Lei era vicino alla sua auto,era molto distaccata,sapeva che questa cosa andava fatta e basta, doveva solo metabolizzarla.
D’altronde prima andavamo, prima arrivavamo e prima avremmo finito e saremmo tornati a casa.
“Capitano andiamo con due macchine?” chiesi nel modo più innocente che potevo,”no! andiamo con una!” mi stupì la sua risposta,evidentemente aveva metabolizzato più velocemente di quanto credessi,sapeva che non sarebbe stata una grande mossa andare separati.
Ormai ero in squadra,lei questo lo sapeva e anche sé ancora non aveva accettato questa imposizione era pur sempre il capitano e doveva dare il “buon esempio”al gruppo,solo così saremmo stati davvero un team affiatato.
Salì in macchina,allacciai la cintura e aspettai il momento migliore  per iniziare a conversare,o meglio per chiederle delucidazioni sul caso che stava seguendo insieme a Bianca, sarebbe stato quello il nostro primo argomento di conversazione… Di qualcosa dovevamo pur iniziare a parlare!
Visto che in  macchina regnava il silenzio decisi che spettava a me il compito di porvi fine:”capitano, come mai stiamo andando a fare un altro sopralluogo?”
“Ci serve per verificare la tesi secondo la quale l’assassino conosceva la vittima e che prima del giorno dell’omicidio lui fosse già stato in quell’appartamento,che lo frequentava quasi regolarmente e che quindi conoscesse le abitudini della padrona di casa” disse Lucia.
“Quindi la vittima conosceva il suo assassino e probabilmente gli ha pure aperto” dissi guardando davanti a me”Il movente sarebbe passionale dunque!” continuai guardando dritto davanti a me.
“Esatto” rispose continuando a guidare.
Adesso che mi aveva messo al corrente del caso la conversazione era finita,dovevo trovare qualche altro argomento… Sé volevo continuare a parlare evitando così un’imbarazzante silenzio.
Mentre riflettevo non mi accorsi che la macchina si era appena fermata,la voce di Lucia mi riportò alla realtà:”tenente siamo arrivati!”disse mentre scendeva dall’auto.
“Arrivo” risposi scendendo anch’io e chiudendomi alle spalle la portiera.
Dovevo pensare ad argomenti di cui poter parlare quando saremmo stati sulla strada del ritorno una volta finito il sopralluogo.
Ma mi sbagliavo di grosso…Avremmo avuto tanto tempo a disposizione…
Indossammo le tute e i guanti,iniziammo così a repertare.
Non so quanto tempo impiegammo per fare tutto, so solo che mentre lavoravamo aveva nevicato e anche tanto…
Eravamo in montagna, ad alta quota  per giunta e poco fuori Roma.
Certo la primavera era alle porte,questo però non aveva impedito che nevicasse e anche abbondantemente.
Quando eravamo pronti per andare via scoprimmo di essere in trappola,”capitano,abbiamo un problema!”Quelle erano state le uniche parole che ci eravamo scambiati dopo che eravamo entrati in casa,aveva regnato l’assoluto silenzio mentre avevamo repertato.
“Quale problema?” aveva risposto
“Siamo intrappolati dalla neve”
Lucia si avvicinò alla finestra e osservò la scena che le si presentava dinnanzi,l’intero paesaggio era imbiancato,la porta era bloccata dalla neve,da un metro almeno.
“Chiamiamo in caserma e diciamo che ci vengano a dare una mano”dissi.
Lucia prese il cellulare,compose il numero ma la telefonata non partì, non c’era segnale,”non c’è campo” disse incrociando per la prima volta a lungo il mio sguardo.
Si spostò all’interno della stanza,ma in nessun punto di essa era presente il segnale,in tutta la casa a dire il vero era assente,eravamo isolati!.
-------------------------------------------

Ciao a tutti, questa storiaè nata come una one shot ma visto che è piuttosto lunga ho deciso di inserirla in più parti, ma che posterò velocemente! :)
Fatemi sapere cosa ne pensate... Ringrazio Lisbeth per i suoi preziosi consigli Senza la chiaccherata che abbiamo avuto sù msn probabilmente questa one shot non esisterebbe. Kri.



  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > RIS Delitti imperfetti / Vai alla pagina dell'autore: sweetnight87