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Autore: Cristie    12/03/2012    2 recensioni
Pioggia.
Scrosciante e continua.
Per nulla intenzionata a cessare tanto presto.
Blaine se ne stava appoggiato a l’ingresso del McKinley, guardando la pioggia cadere a secchiate. Il tutto contornato da una bella dose di lampi e tuoni con nuvole grigie, che in un pomeriggio primaverile alle cinque del pomeriggio venivano illuminate dai lampi.
Era in attesa di Kurt.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Ciao a tutti e benvenuti. Questa fic l'ho scritta prima di sapere della settimana Klaine, a cui causa impegni non potrò buttare giù nulla. Per cui mi consolo con questa.
 Mi è piaciuto molto scriverla e vi consiglio di ascoltare questo durante la lettura --> 
http://www.rainymood.com/     fino a quando non troverete tre asterischi verso la fine.

 

Detto questo vi saluto augurandovi una buona lettura. Ma sopratutto buona Klaine Week! Cristie








In un qualunque giorno di pioggia.

 
 
 
 

Pioggia.
Scrosciante e continua.
Per nulla intenzionata a cessare tanto presto.
Blaine se ne stava appoggiato a l’ingresso del McKinley, guardando la pioggia cadere a secchiate. Il tutto contornato da una bella dose di lampi e tuoni con nuvole grigie, che in un pomeriggio primaverile alle cinque del pomeriggio venivano illuminate dai lampi.
Era in attesa di Kurt.
Avevano provato tutto il pomeriggio la canzone per il tema della settimana che il prof Schue gli aveva affidato.
Si ritrovò a sorridere, il fatto di trovarsi in quella situazione era tutta colpa di Kurt..
“ Proviamo questa strofa solo un’altra volta”non aveva fatto che ripetergli fino a dieci minuti prima.
Era un perfezionista Kurt, e ci si metteva d’impegno in tutte le cose che faceva. Eppure sembrava che il modo in cui cantava quella strofa in particolare proprio non lo convincesse in pieno.
E quando finalmente Kurt decise che per quel giorno le prove potevano bastare ecco che Blaine che l’aveva preceduto a l’ingresso. Si era trovato quella bella sorpresa ad attenderlo.
Un temporale in piena regola.
E quella mattina erano arrivati insieme, come sempre del resto, avevano parcheggiato la macchina molto più lontano di dove la parcheggiavano di solito.
Il tempo di arrivare al mezzo e si sarebbero bagnati come pulcini.
Sospirando il ragazzo si appoggiò al muro per osservare meglio l’acqua che nella caduta stava creando numerose pozzanghere su l’asfalto.
Poi un rumore di passi, Kurt si stava avvicinando, palesando la sua presenza con un  - Ouch – dolente alla vista di tutta quella pioggia.
- Allora Kurt Hum…- fece per chiedere il riccio al suo ragazzo voltandosi, ma le parole gli vennero meno quando lo vide.
Quella mattina l’abbigliamento scelto da Kurt comprendeva vestiti e accessori che avevano come tonalità il grigio in gradazioni differenti.
Questo aveva fatto sì che nel preciso istante in cui si palesò agli occhi del ragazzo, i suoi occhi sembrassero ancora più azzurri del solito quasi di un blu profondo.
Blaine lo trovò più bello di quando lo avesse mai visto. Facendo aumentare i battiti del suo cuore.
- A quanto pare siamo nei guai – disse Kurt, riferendosi alla pioggia e  non rendendosi minimamente conto di quello che passava nella testa del riccio, che si ritrovò a mandare giù l’aria e commentare a voce un po’ strozzata  - Già -
- Dovremo aspettare che smetta –
- Non credo che smetterà tanto facilmente, non possiamo rientrare dentro il custode stava chiudendo quando ce ne stavamo andando. Conviene fare una bella corsa per arrivare alla macchina – suggerì Blaine.
- Ma ci arriveremo completamente bagnati –
- Ci asciugheremo una volta a casa. Non possiamo restare qui sotto tutto il pomeriggio –
- Hai ragione. Dobbiamo fare una corsa – convenne Kurt e fece un dolcissimo sorriso quando il suo ragazzo gli porse la mano.
Lui ovviamente allungò la sua e gliela strinse.
Dopo un istante cominciarono a correre.
 
 
Correre sotto la pioggia era un’esperienza strana.
Perché per quanto veloci si possa correre l’acqua alla fine ti avvolge sempre. E così ti ritrovi con abiti tutti impiastricciati dalla pioggia, con il corpo tremolante a causa del vento gelido che ti accarezza, e il fiato corto.
Ma per Kurt ne valeva la pena.
Perché in quella corsa che sembrava in una qualche maniera sospesa nel tempo, poteva ammirare Blaine che correva avanti a lui, continuando a tenerlo per mano.
Si stava perdendo ad osservarlo. Di spalle certo, ma questo non era altro che un mero dettaglio.
Perché c’erano magie che solo la pioggia poteva compiere.
L’osservare ad esempio i suoi capelli che sotto lo scrosciare della piaggia si liberavano lentamente dal gel per tornare ad ondularsi naturalmente.
Poteva godersi la vista del suo bellissimo fisico evidenziato dai vestiti che gli si erano appiccicati addosso. Aveva l’occasione di scrutarlo ed apprezzarlo senza che l’altro potesse scoprirlo. Non gli dispiaceva quando Blaine lo scorgeva ad osservarlo, ma il poterlo contemplare così liberamente a sua insaputa era una cosa rara e bellissima. Un po’ come avere sulla punta della lingua il più bel complimento per la persona amata e non avere il coraggio di dirlo ad alta voce per la timidezza.
Kurt spostò lo sguardo un po’ più in basso alla congiunzione delle loro mani, che come sempre perfettamente intrecciate. Come se fossero destinate da sempre ad incastrarsi perfettamente l’una con l’altra.
Irrimediabilmente la corsa e il tenersi per mano  gli riportarono in mente una scena analoga. Nel passato quando lui era in incognito alla Dalton e si era trovato a chiedere informazioni giusto per caso ad un ragazzo moro con profondi occhi verdi. Questo poi se l’era preso per mano e l’aveva trascinato forte e sicuro.
Sembrava passata una vita da allora, lui costretto a scappare dalla sua vecchia scuola e dai suoi amici, e Blaine così impegnato a proteggerlo da accorgersi solo dopo molto tempo dei suoi sentimenti.
Tutto era cominciato con Teenage Dream . Eppure ad oggi in quel pomeriggio di pioggia una cosa non era cambiata. Blaine che con la sua calda stretta, era sempre davanti a lui. Come a proteggerlo dai pericoli del mondo.
E poi si continuava a correre ancora e ancora, fino a che di colpo la corsa non si arrestò.
La pioggia continuava a cadere scrosciante, e di fronte a loro se ne stava l’auto di Blaine. Sola ed in attesa di andarsene da quel parcheggio deserto.
Più veloci che poterono, salirono ed avviarono la macchina.

 
 
 
 

Il viaggio di ritorno fu divertentissimo. Blaine cercava di tenere lo sguardo sulla strada, ma non poteva fare a meno ogni di volgere lo sguardo di fianco ogni volta che sentiva il suo ragazzo ridere. Stavano facendo i matti cantando a squarcia gola, senza diventare stonati ovviamente.
Nel mentre avevano alzato al massimo l’aria calda per non morire congelati, risultato la macchina aveva cominciato si da subito ad appannarsi.
Arrivarono sotto casa di Kurt.
Blaine sapeva che non c’era nessuno ad accoglierlo. I suoi genitori erano fuori a causa degli impegni di Burt. Finn invece rimaneva da Rachel.
Parcheggiarono la macchina e più veloci che poterono entrarono a casa.
- Brrrrrrrr che freddo! – esclamò Kurt a voce troppo alta e tremolante, cominciando a correre per la casa sotto gli occhi di Blaine.
- L’unica soluzione per toglierci tutto questo freddo è fare una bella doccia calda. Nella stanza degli ospiti c’è il bagno con degli asciugamani puliti. Così mentre ti fai la doccia ti prendo qualcosa da metterti. Io userò l’altro bagno, meglio sbrigarci altrimenti ci beccheremo un raffreddore coi fiocchi- parlò velocemente il padrone di casa, elencando le cose da fare, mentre saliva le scale seguito dal suo ragazzo che rimaneva ad osservarlo in silenzio. Arrivati in camera Kurt cominciò a togliersi la giacchetta zuppa. Rimanendo con una camicia alquanto trasparente a causa della pioggia.
E per Blaine fu decisamente troppo.
Con lentezza si avvicinò al suo ragazzo che gli dava le spalle, cingendolo in una presa ferrea e possessiva. Cominciò lentamente a baciargli il collo.
Blaine poté sentire chiaramente Kurt diventare come di burro al suo tocco, gli dimostrava una fiducia incondizionata che ogni volta lo lasciavano senza fiato.
Kurt si girò nella presa del ragazzo, facendo sì di essere l’uno di fronte a l’altra. Alzò entrambe le mani per portarle dietro il collo bagnato. Blaine se lo strinse ancora di più a sé cominciando a baciargli la fronte, la guancia, per baciare le sue labbra.
Il moro cominciò a mordicchiargli dolcemente il labbro inferiore nell’attesa che Kurt gli concesse la sua bocca. Kurt intuì a l’istante le sue intenzioni perché gli schiuse le labbra e allo stesso modo passò le mani tra i suoi capelli intrappolandoli.
Le mani di Blaine viaggiavano invece lungo di fianchi di Kurt alzando la camicia alla ricerca di un contatto con la sua pelle, una volta ottenuto con una mano gli cinse un fianco. Con l’altra cominciò invece ad aprire i bottoni della camicia
Kurt lo lasciò fare, quando poi Blaine gli prese le mani per portargliele ai lembi della sua maglia facendola sfilare. Entrambi a torso nudo si chiusero in un abbraccio bisognoso.
Si amarono così infreddoliti e completamente zuppi.
In una piccola bolla di pace che teneva fuori in resto del mondo. L’unica testimone di quel bellissimo momento d’intimità continuava ad essere la pioggia.
Che silenziosa ed imperterrita aveva continuato a scendere.

 
 
 

Tempo dopo si trovarono immersi nella vasca da bagno. Blaine si stava godendo le mani gentili di Kurt che gli stavano massaggiando la testa, il collo e le spalle con una delicatezza che poteva essere riservata ad un bambino piccolo.
- È possibile rimanere così fino a domani? – chiese Blaine appoggiandosi al petto di Kurt con tono quasi assonnato.
- Sarebbe bellissimo, ma l’acqua sta cominciando a freddarsi. Quindi credo sia il caso di uscire – e fece leva sul suo ragazzo per farlo spostare. Non prima che questi ovviamente gli rubasse un bacio a tradimento.

 
 
 

***

 
 

Il giorno dopo, alle prove del Glee Club.
I due ragazzi terminarono in una sincronia perfetta la canzone guadagnandosi sorrisi ed applausi da gli altri ragazzi.
- Davvero bravi. Mettevi seduti è il turno di Quinn e Sam – gli suggerì prof Schue. I ragazzi fecero per andare ad accomodarsi quando Kurt poco prima di sedersi esplose in un grande starnuto.
- Salute! – gli fece Rachel.
- Questa è colpa di tutta la pioggia che ti sei preso ieri – sentenziò Mercedes.
Al solo sentire la parola pioggia le guance del ragazzo cominciarono a imporporarsi leggermente, facendo sorridere Blaine.
- Sai Mercedes credo che il piccolo Kurt abbia avuto da fare di meglio che starsene ad inzupparsi sotto il temporale – insinuò Santana seduta accanto a Brittany.
Blaine scoppiò a ridere e prese la mano di Kurt in un gesto di conforto, mentre il povero ragazzo diventava rosso come un peperone.
Di una cosa Kurt era sicuro.
Da quel giorno in poi non avrebbe più potuto fare a meno di ripensare a lui e Blaine da soli, in un qualunque giorno di pioggia.







 

Fine

   
 
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