Serie TV > The Mentalist
Ricorda la storia  |       
Autore: beaiss    12/03/2012    0 recensioni
Vorrei dire qualcosa, qualcosa per spiegare, per mettere le cose a posto, ma l’unica cosa che esce dalla mia bocca è quasi un sussurro – Oh, Jane, noi non...io...tu...–
Come al solito lui mi legge dentro – sì, hai ragione, non è il caso, tu sei una delle persone più complicate che conosca ed io...beh...io sono io –
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Premetto che questa è la prima ff che scrivo su The Mentalist, per cui spero non sia venuta un completo disastro. Non credo che i personaggi si comporterebbero davvero così nel tf ma sognare non costa nulla! 

I titoli sono stati presi da una canzone spagnola intitolata “Blanco y negro”.

 

 

A pesar del dolor eres tu quien me inspira.

 

Abbiamo appena chiuso un altro caso. 

Questa volta, nonostante l’aiuto di Jane, è stato difficile. La storia che abbiamo scoperto ci ha sconvolto. La squadra è distrutta, non dormiamo ormai da giorni ed io mi sono immedesimata troppo nella famiglia della vittima. So che non avrei dovuto, che è poco professionale, ma questa volta non ce l’ho fatta ed ora sono seduta sul divano del mio ufficio aspettando che il turno finisca. 

Un velo di tristezza e rassegnazione per un mondo che sto imparando a conoscere e mi sembra sempre più ingiusto ricopre i miei occhi. Non so cosa mi succeda oggi, non riesco a trovare la forza di alzarmi e tornare a combattere con la grinta che mi caratterizza ormai da anni. Al momento vorrei solo sprofondare in un buco nero. Dio solo sa quanto avrei bisogno anche di un piccolissimo gesto d’affetto, che mi faccia sentire che non sono sola, che mi dia conforto. 

Non riesco a non pensare a Jane, è lui che di solito mi tira su di morale dopo una giornata come questa, che mi fa sorridere con le sue battute e i suoi scherzi da bambino. Ma oggi l’ho visto più stanco del solito, così immagino che abbia approfittato per andare a casa. Non lo biasimo, lui ha già Red John a tenerlo sveglio durante le notti, non ha bisogno di condividere anche parte della mia angoscia. Vorrei solo potergli essere d’aiuto, in qualche modo, poter alleviare un po’ il peso che si porta sulle spalle, anche solo punzecchiandolo ogni tanto, così, per fargli sapere che ci sono, che può contare su di me. 

Non faccio in tempo a concludere i miei pensieri che sento la porta aprirsi di colpo. Ecco, penso, parli del diavolo. Beh, anche se a guardarlo bene sembra più un angelo. Comunque se ne sta lì, sulla porta, e mi guarda intensamente aspettando che dica qualcosa. 

– Jane – dico sorpresa – che ci fai ancora qui? – 

– Scusa – fa lui con aria triste – non volevo disturbarti, è che non me la sentivo di tornare a casa e ho pensato che anche tu avessi voglia di un po’ di compagnia, così eccomi qua – 

– Vieni, ho appena finito di compilare i rapporti ma continuo a ripensare al caso. Non trovo la forza per alzarmi ed uscire da qui – tanto è inutile mentire, mi legge nel pensiero così bene ultimamente, non posso farci niente. Anche se devo ammettere che mi ci sto abituando e la cosa comincia a piacermi. Il fatto di non dovermi sempre nascondere dietro la facciata della poliziotta forte, di avere qualcuno che mi capisce anche quando non dico niente mi fa sentire bene. 

Io mi fido di lui, mi sento a casa quando sono con lui. Vorrei solo che lui sentisse lo stesso per me, lo vorrei così tanto, ma so che non è così e non lo sarà mai. 

Si avvicina e si siede accanto a me. E’ strano, vedo qualcosa nei suoi occhi che però non riesco a riconoscere, ma capisco che anche lui, come me, oggi ha bisogno di sfogarsi. 

Parliamo del caso, di cosa abbia significato. Più che altro sono io che parlo dei ricordi che mi ha rievocato, di ciò che ha voluto dire per me e alla fine del discorso sono talmente sconvolta che una lacrima mi riga la guancia senza che me ne accorga. 

Lui alza la mano e l’asciuga in un gesto in cui non c’è pietà, ma solo comprensione. Mi sembra quasi che in questo momento si stia veramente facendo carico di metà delle mie paure. Ed è così che lentamente ci avviciniamo. 

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Mentalist / Vai alla pagina dell'autore: beaiss