Obsession
Eppure era ancora
lì, vivo, nella sua
mente... Seppur realmente sembrava morto.
Sul serio era morto?
Albert Wesker, era davvero capace di morire?
Le aveva sempre
scampate tutte, tutte quante, era persino rinato grazie a quel
maledetto virus... E chi le garantiva che non lo avrebbe rifatto? Chi
le garantiva che quell'uomo non sarebbe risorto ancora una volta
dalle sue ceneri?
Questi pensieri la ossessionavano ormai da più
giorni. Perché pensava così tanto a quell'uomo? A
quel mostro?
Forse il virus aveva influito anche su di lei?
Jill sospirò,
notando che ormai da più minuti stava osservando lo schermo
della
televisione, le immagini che si susseguivano veloci, senza
però
coglierne il significato. Certo, assorta com'era nei suoi
pensieri...
Si alzò, dando uno sguardo fuori alla finestra: tutto
era buio. Tutto taceva. Ogni volta che pensava a lui si
sentiva osservata, vulnerabile, sotto tiro. E da dove? Dall'inferno
forse? Era assurdo.
Raggiunse il bagno e si sciacquò il viso con
l'acqua fredda, ogni volta che chiudeva gli occhi al contatto con
l'acqua aveva subito fretta di riaprirli, come se potesse trovarsi in
pericolo, come se lui fosse presente e dovesse essere sempre attenta
e vigile per evitare il peggio. Era un'ossessione.
Si
asciugò velocemente il viso fin quando non vide il suo
riflesso
nello specchio: la pelle chiara, diafana, le iridi grigie, i capelli
biondissimi, quasi bianchi... Sembrava quasi l'avesse plasmata a sua
immagine e somiglianza.
Le dita percorsero la spalla, scendendo
poi sulla clavicola e sul petto, scostando la canottierina e
scoprendo i segni del chip che le aveva innestato solo poco tempo
prima. Socchiuse gli occhi mentre mille flashback le tornavano in
mente. Inspirò ed espirò piano, fin quando
spalancò gli occhi nel
sentire un qualcosa sfiorarla: il nulla.
Rise appena, guardandosi
allo specchio. Ok. Era paranoica.
Osservò i suoi capelli, così
'anonimi'. Li raccolse in una coda e li chiuse con un elastico.
“Basta, domani mi faccio una tinta..”
Bofonchiò. Voleva
togliersi di dosso qualsiasi traccia di lui.
Uscì dal bagno e
spense la luce, tornando nel salotto a guardare la tv.
“Non
tingerti. Sei bellissima così. Sei come me.”
Disse, con il suo
ghigno inconfondibile.
Scattò seduta sul letto, sudata e con il
fiatone. Che incubo. Ancora lui. Non era possibile! Basta!
Anche
se... In fondo, forse, quell'ossessione non era così
tremenda quanto
lei stessa voleva convincersi.
Sospirò, appoggiandosi nuovamente
al cuscino e guardando fuori dalla finestra. Perché non
veniva a
prenderla? Perché la lasciava lì da sola, con le
sue paranoie? Era
peggio, ora, immaginarlo mentre non c'era... Se fosse tornato, per lo
meno, si sarebbe rassegnata, ma ora si sentiva una vera e propria
pazza. Pazza di lui.
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Sciocchezza partorita così, a random!
Chiedo scusa a chi ho capitoli in sospeso con le loro storie, provvederò presto! :3
(Scusate ma è un periodo orribile, son più che sotto stress e ODIO qualsiasi cosa xD e dovrei aggiornare 20408549 storie x°D)
Ringrazio chiunque leggerà, recensirà, o fara qualsiasi altra cosa!
P.s.
Perdonate eventuali errori, ma non avevo voglia di rileggerla.. xD
Ve la posto così, nuda e cruda (e di getto) come mi è uscita!
Tchusss!