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Autore: Fluxx    12/03/2012    4 recensioni
Perché non veniva a prenderla? Perché la lasciava lì da sola, con le sue paranoie? Era peggio, ora, immaginarlo mentre non c'era... Se fosse tornato, per lo meno, si sarebbe rassegnata, ma ora si sentiva una vera e propria pazza. Pazza di lui.
Genere: Generale, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albert Wesker, Jill Valentine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Obsession

Eppure era ancora lì, vivo, nella sua mente... Seppur realmente sembrava morto.
Sul serio era morto? Albert Wesker, era davvero capace di morire?
Le aveva sempre scampate tutte, tutte quante, era persino rinato grazie a quel maledetto virus... E chi le garantiva che non lo avrebbe rifatto? Chi le garantiva che quell'uomo non sarebbe risorto ancora una volta dalle sue ceneri?
Questi pensieri la ossessionavano ormai da più giorni. Perché pensava così tanto a quell'uomo? A quel mostro? Forse il virus aveva influito anche su di lei?

Jill sospirò, notando che ormai da più minuti stava osservando lo schermo della televisione, le immagini che si susseguivano veloci, senza però coglierne il significato. Certo, assorta com'era nei suoi pensieri...
Si alzò, dando uno sguardo fuori alla finestra: tutto era buio. Tutto taceva. Ogni volta che pensava a lui si sentiva osservata, vulnerabile, sotto tiro. E da dove? Dall'inferno forse? Era assurdo.
Raggiunse il bagno e si sciacquò il viso con l'acqua fredda, ogni volta che chiudeva gli occhi al contatto con l'acqua aveva subito fretta di riaprirli, come se potesse trovarsi in pericolo, come se lui fosse presente e dovesse essere sempre attenta e vigile per evitare il peggio. Era un'
ossessione.
Si asciugò velocemente il viso fin quando non vide il suo riflesso nello specchio: la pelle chiara, diafana, le iridi grigie, i capelli biondissimi, quasi bianchi... Sembrava quasi l'avesse plasmata a sua immagine e somiglianza.
Le dita percorsero la spalla, scendendo poi sulla clavicola e sul petto, scostando la canottierina e scoprendo i segni del chip che le aveva innestato solo poco tempo prima. Socchiuse gli occhi mentre mille flashback le tornavano in mente. Inspirò ed espirò piano, fin quando spalancò gli occhi nel sentire un qualcosa sfiorarla: il nulla.
Rise appena, guardandosi allo specchio. Ok. Era paranoica.
Osservò i suoi capelli, così 'anonimi'. Li raccolse in una coda e li chiuse con un elastico. “Basta, domani mi faccio una tinta..” Bofonchiò. Voleva togliersi di dosso qualsiasi traccia di lui.
Uscì dal bagno e spense la luce, tornando nel salotto a guardare la tv.


“Non tingerti. Sei bellissima così. Sei come me.” Disse, con il suo ghigno inconfondibile.
Scattò seduta sul letto, sudata e con il fiatone. Che incubo. Ancora lui. Non era possibile! Basta!
Anche se... In fondo, forse, quell'ossessione non era così tremenda quanto lei stessa voleva convincersi.
Sospirò, appoggiandosi nuovamente al cuscino e guardando fuori dalla finestra. Perché non veniva a prenderla? Perché la lasciava lì da sola, con le sue paranoie? Era peggio, ora, immaginarlo mentre non c'era... Se fosse tornato, per lo meno, si sarebbe rassegnata, ma ora si sentiva una vera e propria pazza.
Pazza di lui.



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Sciocchezza partorita così, a random!
Chiedo scusa a chi ho capitoli in sospeso con le loro storie, provvederò presto! :3
(Scusate ma è un periodo orribile, son più che sotto stress e ODIO qualsiasi cosa xD e dovrei aggiornare 20408549 storie x°D)
Ringrazio chiunque leggerà, recensirà, o fara qualsiasi altra cosa!

P.s.
Perdonate eventuali errori, ma non avevo voglia di rileggerla.. xD 
Ve la posto così, nuda e cruda (e di getto) come mi è uscita!
Tchusss!

   
 
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