P.O.V. Masu
Lo sapevo!
Ogni volta la stessa storia.
Ci attaccano, fanno qualche danno, mettono a soqquadro la mia cucina e poi
se ne vanno, quelle donne vegetali della malora!
Ma che la smettessero di giocare ai soldatini e facessero quello che fanno
le donne delle loro eta’, sciopping, ciattare con le amiche e spupazzarsi il
bello di turno!
Ma guarda tu che casino.
Vabbe’, meglio cercare di rimettere le cose a posto…
Uhm, non trovo il liquore che uso per sfumare l’arrosto: vuoi vedere che
approfittando della confusione quel dottore buono a nulla si e’ preso anche
quello?
Uno di questi giorni gliela faccio vedere io…cosi’ gli passera’ la voglia
di fare lo spiritoso…vedrai come ride
quando gli faro’ Mi e Tori in umido!
E poi quegli altri ingrati sempre li’ a lamentarsi.
Hanno fame, dicono!
Ehhhh, ho fame anche io, ma fino a quando la cucina non sara’ sistemata,
col cavolo che mi metto all’opera. Cucinare e’ un’arte ed io sono un’artista!
Accidenti che disordine.
Tutta colpa di quella psicopatica megera vestita di nero…ma non puo’
trovarsi qualcos’altro da fare anziche’ rompere le scatole a noi? Ahhh, ma se la becco…Ahh se la becco
gliene canto due o tre…la affetto con le mie mannaie…ne faccio spezzatino e lo
servo alla ciurma! Tanto quelli manco si accorgono se mangiano carne o pesce o
verdura!! Basta riempirsi lo stomaco!
Perdiana, sono gia’ le undici ed io non ho ancora messo nulla in pentola.
Meglio che mi dia una mossa.
Il capitano stamane non si e’ visto: come al solito, quando vince, se ne
sta in camera sua con una bottiglia di vino per compagnia.
Benedetto figliolo!
Che si scegliesse una compagnia diversa, di tanto in tanto!
Non gli fa bene stare da solo: gia’ che ha perso un occhio, non vuole mica
compromettere pure l’altro a furia di solitari?
Magari se avessi avuto 40 anni in meno io…eh eh eh!!!
Ma che mi impiccio io, poi?
Non ho abbastanza grane per conto mio?
Gia’ che ce n’e’ una che sta entrando in cucina.
Benedetta figliola anche lei!
Cosi’ giovane a ricoprire un posto di responsabilita’…mi chiedo se reggera’
questa povera ragazza agli orrori della guerra.
Ha l’aria di una che non ha dormito molto.
Mi fa una tenerezza infinita questa ragazza: a parte me e Mimeh non ci sono
altre donne in questa ciurma di mezze-seghe-fannulloni-buoni-a-nulla.
“Buongiorno, signora Masu” mi dice con una vocina flebile flebile, da
gattina indifesa.
Ah! Non posso resistere ad uno sguardo cosi’ avvilito!
Come si fa a resistere ad un faccino cosi’ implorante?
Depongo le mannaie sul tavolo da cucina.
Il cocomero che stavo affettando dovra’ aspettare…magari se viene Raflesia
so io che uso farne…
“Stai bene, ragazza mia?” chiedo
Si siede sullo sgabello ed annuisce con aria poco convincente.
Mente.
Non e’ brava a mentire quella povera ragazza.
“Avanti gioia mia, dillo alla signora Masu che ti prende…” dico io, incrociando
le braccia sul petto e osservandola sopra i miei occhialini.
Lei tentenna.
Si stringe nelle spalle.
Sospira.
“Ehhhh, ma che sara’ mai, figliola mia?” esclamo poi, un po’ impaziente di
affettare quel cocomero che mi osserva con aria infida sul tavolo.
Come al solito, niente risposta.
Beh, io mica posso stare qui a guardare lei che sospira con sguardo
sognante, ho un cocomero da affettare per l’insalata e un pranzo da preparare a
quella mandria di ingordi.
“Secondo voi sono bella, signora Masu?” mi chiede poi.
Ossignore! Ma che diamine di domande fa?
Ma certo che e’ una bella ragazza, perche’ me lo chiede? Che le prende?
E’ cosi’ carina Yuki, bionda, flessuosa, non tanto alta ma ben
proporzionata…farebbe girare la testa a chiunque.
Modestamente, anche io, quando ero giovane, facevo girare la testa agli
uomini.
Si…ma dall’altra parte, per non vedermi…pazienza….non sanno che si sono
persi.
“Ma certo che sei una ragazza carina…sei una giovane donna assolutamente
incantevole…”
Sospira di nuovo.
“Ma allora perche’ sono single?” mi chiede sempre con aria triste.
Perche’?
Perche’ vivi su una nave di rozzi zoticoni, ecco perche’.
Perche’ dovresti stare in mezzo ai giovani, a gente della tua eta’, vivere
una vita serena e non combattere al fianco di un musone come il nostro
capitano…
Glielo dico.
“Dovresti frequentare giovani come te…”
Sospira.
Eh, ma che cavolo con tutti questi sospiri?
“Masu San, posso chiedervi un consiglio?”
“Certo che puoi”
“Come si conquista un uomo?”
Ah…
Ehm…
Boh…
Uhm…
Con la buona cucina?
No…altrimenti io non sarei una zitella e avrei avuto sfilze di ammiratori.
Con l’intelligenza?
No, gli uomini sono troppo stupidi per apprezzarla.
Eh, lo so che ci vuole per conquistare un uomo, ahime’.
Lo dico francamente.
“Un corpo da strafiga e due tette da paura…tipo Raflesia”
Non penso che il mio consiglio le sia servito molto. Fa’ l’aria ancora piu’
triste.
Debbo rimediare assolutamente alla mia gaffe.
“Oppure mettendo in mostra i propri lati positivi…”
Mi guarda con aria interrogativa.
“Per esempio, tu sei una bellissima ragazza, ma se vuoi fare girare la
testa ad un uomo, devi prima obbligarlo a guardarti…”
“Io non ho il corpo da strafiga e non ho tette da paura, signora Masu…” si
lamenta lei
“Non importa!” sbotto io, ormai completamente presa dalla discussione “Ci
puoi riuscire lo stesso…bisogna lavorare sul tuo “luk”…il tuo “luk” deve
attirare l’attenzione! Tipo Raflesia, appunto.”
Senti chi parla.
Io che di “luk” non ne capisco un accidenti.
Ma che diavolo e’ ‘sto “ Luk”?
“Volete dire che debbo vestirmi come una cornacchia?” mi guarda lei con
occhi sbarrati.
Certo che no.
Il nero non le dona.
Ma una scollatura vertiginosa che arriva oltre l’ombelico proprio sopra il
pube magari si…e altroche’ se quello attira l’attenzione.
“Dovresti cambiare colore della tua uniforme…quel rosa ti fa sembrare un
po…ehm.. ragazzina…qualcosa di piu’ tosto, di focoso…un bel completo attillato
di pelle rossa e nera, che ne dici?” suggerisco io “E stivali tosti, quelli con
le fibbie metalliche che ti sentono a distanza di metri prima che arrivi…devi
dare l’impressione di una tosta ed inarrivabile. Gli uomini adorano le donne
inarrivabili! E toste!”
Mi guarda perplessa.
Ormai, nella mia foga, non sono in grado di fermarmi
“E quando cammini, ancheggia un po’…non troppo, ma quel poco da far notare
loro che oltre alle tette hai anche un bel culetto…e cambia il taglio dei
capelli! Che so, esibisci una chioma “selvaggia”. Devi dare l’impressione di
essere una che sa quello che vuole e come ottenerlo…”
Strabuzza gli occhi la piccola Yuki.
Eh, non te lo credevi che ero in grado di dare consigli anche su questo.
“E quando guardi un uomo, non abbassare mai lo sguardo: guardalo in faccia,
mettigli soggezione e sorridigli in modo affabile: confondilo e fagli perdere
la testa!”
Lei sempra soppesare le mie teorie.
“E se dovesse fallire?” mi chiede poi.
Ragazza mia, io mica faccio i miracoli qui, eh?
Per quelli, rivolgersi a Lourdes.
Chi sono io, Babbo Natale?
Cupido? Afrodite?
“Beh…se proprio nulla sembra funzionare, si puo’ sempre tentare con un
filtro d’amore…so che il dottore ha un
libro di vecchie ricette in proposito.” dico io, scherzando, per sdrammatizzare
e metterla sul ridere.
Vedo il suo volto illuminarsi.
Sorride.
Gli occhi che brillano di speranza.
Oh, ragazza mia che vuoi fare?
E soprattutto…chi e’ che vuoi sedurre?
Glielo chiedo tentennante.
Lei si avvicina a me, gli occhi che sembrano sprizzare scintille.
“Lo voglio! Non bramo altro dal momento in cui sono salita su questa nave.
Lo sogno di notte, me lo immagino nel mio letto, nella doccia con me, sento il
suo tocco su di me…finiro’ con l’impazzire!Lo voglio, lo voglio, lo voglio.”
“Chi?” chiedo di nuovo io, spaventata perche’, intuisco vagamente la risposta, mentre le mie vetuste rotule vengono assalite da un crescente
tremolìo.
“Harlock, il mio principe azzurro”
Beddamatrisantissima!
Mi sono messa in trappola con le mie stesse mani!
Ora come ne esco??