C'è un solo momento in cui puoi giocare d' azzardo: quando non hai più niente da perdere.
E' questo ciò che pensa Jenny entrando in un casinò.
Non ha più niente da perdere quindi adesso può solo vincere.
Alza lo sguardo verso il cielo: le stelle si vedono anche da lì. E forse sono più brillanti di quelle che si vedono a Brooklyn.
Le stelle... sono corpi celesti giganteschi, eppure sembrano così piccoli e insignificanti visti da quella prospettiva. Un po' come lei: piccola, e insignificante.
Sempre fuori luogo, sempre al secondo posto.
Sempre un confronto, quello negativo però.
Vuole essere diversa quella sera, vuole sentirsi libera.
Forse è anche per quello che ha lasciato New York: quella città l' ha cambiata, divorandola pezzo per pezzo.
Ora non è più Jenny, è solo un pallido ricordo della ragazza sorridente e viva che era prima.
Un pallido fantasma di sé stessa.
“Su cosa punti?”
Su cosa punto? Ho puntato tutto solo una volta in vita mia, e ho perso.
Nate. Era su di lui che puntavo.
Nate.
“Punto sul due nero”
La ruota inizia a girare, la pallina inizia a vorticare veloce: vinci o perdi.
Ormai per Jenny non è nemmeno importante il risultato.
Due nero.
Come un due di picche.
Come il peso e la sofferenza che si porta dietro.
Come il ricordo di quel bacio che si porta ancora sulle labbra.
Come il ricordo di quel sorriso che vortica nei suoi sogni.
Poco più in là qualcuno gioca a carte.
Azzardo anche quello.
“Su cosa punti?”
“Regina di cuori.”
Quella voce... le sembra così nota.
La ruota sta ancora girando. Ma quanto può girare quella roulette? Quante causali possono esistere in quel destino?
98 combinazioni, forse di più. E solo una possibilità di vincita.
Il due nero, quello su cui aveva puntato la sua vita.
“Trovi la sua regina, signore.”
Tre carte: Jenny sa perfettamente come funziona il gioco.
Il signore mescola le carte e te le dispone sul tavolo. Hai tre carte, scegli quella da trovare. E il signore ha scelto la regina di cuori.
Ora ha tre regine davanti a se, e può solo trovare la regina giusta.
La regina giusta... Come la sfida mai dichiarata tra Blair, Serena e lei. Come la scelta di Nate.
Serena, è lei la regina di cuori.
Serena. Vince sempre lei.
Non è nemmeno un gioco, non una sfida. Vince lei, è un dato di fatto.
Il signore indica una carta.
Regina di picche.
Ha sbagliato.
“E' uscito il sei rosso. Vince il banco.”
Anche Jenny ha sbagliato.
“Forse ho sbagliato regina.”
Quella voce.. le arriva fino al cuore. È una voce calda, amorevole. Parla di tempi lontani, parla alla vecchia Jenny.
Parla al suo cuore.
“Vuole ripuntare, signore?”
“Sì. Ma stavolta non sbaglierò regina. Punto la regina di picche?”
“Ne è sicuro? Cambiare da cuori a picche non è un cambio favorevole.”
“E' quello che avrei dovuto scegliere tempo fa. E' picche il mio destino, non è cuori. Non mi serve la regina di cuori. Voglio la regina di picche, l' ho sempre voluta.”
Dovrebbe conoscerlo, Jenny. Dovrebbe avvicinarsi a lui.
“Picche sia.”
Non giudica la sua strategia Jenny. Resta in silenzio a voltare le spalle al signore. Si limita ad ascoltare quella voce che parla al suo cuore.
Picche, un po' come lei.
Ma forse, quel picche è davvero lei.
Solo che Jenny ancora non lo sa.
“Dove è la carta?”
“A destra.”
Il signore non ha esitato come ha fatto mentre cercava la regina di cuori. È deciso, convinto come solo chi sa esattamente cosa vuole può essere.
La carta viene girata verso l' alto. E Jenny si è voltata per vedere se ha indovinato.
Regina di picche.
Il signore ha vinto.
E si volta verso di lei.
Nate.
Nate ha scelto picche, non ha scelto cuori.
E ora si avvicina a lei, ma non parla. Semplicemente la stringe e la bacia.
“Non ho niente da perdere, non se non ci sei tu.”
Regina di picche che diventa regina di cuori.
E Jenny ha vinto, e ora ha qualcosa da perdere.
E non vuole più giocare a quella Roulette, perché ora può perdere qualcosa.
Alle volte vince anche il picche.

Salve!
Prima di tutto dico che mi sono divertita un sacco a scrivere questa storia.
Okay, magari fa schifo o boh, però mi sono divertita davvero tanto, anche perchè io adoro la coppia Nate e Jenny (Non si era capito dal nome!)
E nulla, non so bene che altro aggiungere anche perchè bene o male parla tutto da solo, tranne che davvero, loro si meritano di stare insieme, poco ma sicuro!
Ah e odio gli spazi così larghi ma tipo non so come eliminarli.
Beh in ogni caso spero che vi sia piaciuta!
Una recenzione è smepre ben gradita!
-J