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Autore: Mikky    19/03/2012    0 recensioni
Quel bambino era apparso dal nulla, era sicura di non aver sentito nessun rumore che avesse annunciato il suo arrivo, era semplice apparso lì, davanti a lei
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'We always just us ...'
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Alla ricerca di soldi

La camera al motel era stata presa, ora rimaneva solo trovare un modo per raccimolare un po’ di denaro e, magari, una nuova preda da seguire. Sam insistette molto per risolvere il primo problema, visto che le carte di credito stavano implorando pietà!
Entrarono in un locale, l’unico che ispirasse un po’ Dean, chevoleva trovare qualche idea geniale in un luogo adeguato.
“Cosa pensi di fare?” domandò Sam, completamente allo scuro delle intenzioni del fratello, che sembrava avere già qualcosa in mente.

“Abbi fede, fratello!” fu la risposta.

Sam scosse la testa. In quel momento non riusciva ad avere fede in lui (non quella volta) ma lo seguì ugualmente all’interno del locale, che, come indicava la scritta al neon, si chiamava Rodeo, e come aveva già capito dal parcheggio pieno di moto, dentro c’erano solo enormi e giganteschi motociclisti.
Senza tanti problemi e complimenti il maggiore dei due si avvicinò al bancone, dove una donna sulla quarantina serviva enormi boccali di birra.

“Senta, cerchiamo gente con cui giocare a…soldi” Dean le strizzò l’occhio.

“A cosa?” la donna continuò a pulire il bicchiere che aveva in mano, senza prestare molta attenzione il ragazzo che le stava davanti.

“A poker o a biliardo….”

La donna sorrise, alzando lo sguardo dal suo lavoro di lucidatura “Allora, sei capitato nel posto giusto,nel momento giusto!” alzò una mano e cominciò a sventolarla, richiamando l’attenzione di qualcuno che doveva essere appena entrato “Ti ho trovato un altro pollo da spennare!”.

I due fratelli si girarono, volevano vedere chi avrebbe dovuto fregarli. Si aspettavano un omaccione con cento e passa chili di muscoli e invece…Cazzo, era una ragazza!
Dean si perse con lo sguardo nea scollatura della maglietta bianca, che lasciava intravedere l’intimo di pizzo nero,e sui jeans che fasciavano delicatamente le lunghissime e snellissime gambe, facendo risaltare ogni sua forma. Sam rimase a bocca aperta quando si avvicinò a loro e si appoggiò delicatamente al bancone. I capelli corvini si appoggiavano sulla schiena, seguendo la linea della colonna vertebrale.
In poche parole, per i due Winchester era una visione paradisiaca. Sì, erano i grandissimi e famosissimi Cacciatori di creature maligne, ma quando si trattava di donne…erano disarmati. Cadevano nella trappola fino alla vita!
Dean partì all’attacco, più disinvolto con l’altro sesso rispetto suo fratello. “Dio ha…” cominciò.

“Ti prego,risparmiami da queste frasi fatte, grazie!” tagliò corto la ragazza con un sorriso.

“E allora come posso convincerti a venire a bere una birra con me?”.

“Semplice, basta chiedere”

“Ti va di bere qualcosa con me?” chiese Dean “Offro io”.

La ragazza rise divertita “Sì, ma prima giochiamo, offre chi perde, di solito funziona così qui”.

Dean annuì, sarebbe stato disposto a tutto pur di…conoscere in modo più approfondito la giovane. Si alzò il colletto della camicia e fece un cenno a Sam,ma lui lo bloccò.

“Eh no! Non voglio passare un'altra notte in macchina. Questa volta vai a casa sua, ok?”.

“Ci stavo già pensando”.

Sam scosse la testa e lo lasciò andare. Suo fratello aveva fatto quel sorriso beffardo, quello che voleva dire che avrebbe fatto qualsiasi cosa per raggiungere il suo obiettivo. Così sospirò e si prese un’altra birra, aspettando di vedere come andava finire.



Sul panno verde rimanevano solo due palline, quella bianca e quella nera. Dean e la ragazza studiavano il tavolo girandoci intorno. In quel momento nella testa di Winchester non esisteva più la ragazza, solo i cinquecento dollari in palio e la possibilità di vincerli. Bastava che la sua avversaria sbagliasse il tiro… Cosa praticamente impossibile visto che era riuscita a fare dei tiri fantastici in situazioni più complesse. Quello era relativamente semplice.
La ragazza si stava chinando, quando alcuni poliziotti entrarono di colpo. La giovane si girò e li osservò. Il suo sguardo si fece cupo e appoggiò la stecca sul tavolo e infilandosi la giacca.

“Ehi!” urlò Dean.

“Hai vinto tu!” rispose la ragazza.

“E la birra insieme?”.

“Facciamo così. Di mattina, faccio la cameriera qui, e poi potremmo andare a casa mia…”, gli appoggiò le mani sulle spalle e si avvicinò al corpo del ragazzo.

“Mi piaci, dritta al sodo…” provò a baciarla ma lei si allontanò con un sorriso da stronza.

“Corri troppo!” e se ne andò.

La ragazza si avvicinò al gruppo di uomini e andò dritto verso l’unico tipo vestito in borghese. Un viso che Dean aveva già visto da qualche parte. I due se ne andarono, lasciando il resto del gruppo al bancone con la padrona, che sembrava leggermente sconvolta.
C’era qualcosa che non andava e voleva scoprire che cosa. Dean andò dal fratello e sentì le ultime parole della donna.

“…Non voglio che si faccia del male”.

“Che sta succedendo?” domandò Sammy, appena suo fratello gli fu accanto.

“Niente!” sbottò uno dei poliziotti.

“Non essere scortese!” lo riprese la padrona del locale.

“Jen!” la richiamò l’uomo, ma lei scosse la testa.

“Tornate a casa e riposate, domani avrete molto lavoro da fare!”.

Il tipo borbottò qualcosa, ma poi se ne andò, insieme ai suoi compari. Appena furono usciti tutti, la donna si sistemò davanti ai due fratelli Winchester.

“Ragazzi, mi dispiace per loro, ma è un periodo veramente brutto per i ragazzi”.

“Che sta succedendo?” domandò nuovamente Sammy.

“Un altro incidente. È il quinto in un mese e mezzo” rispose Jen “La polizia non riesce a capire come sia possibile, ad esempio, che una macchina esca di strada, finendo nella canyon a causa del ghiaccio”.

“Be’, potrebbe aver perso il controllo a causa del freddo…” cominciò Dean.

“E’ successo in piena estate!”.

Dean si zittì. Ok, quella cosa non era normale! E anche Sam lo pensava, perché continuò a fare domande.

“Quindi non riescono a trovare una soluzione al problema?”

“Esattamente, ma sono furiosi perché del caso si sta occupando la ragazza con cui hai giocato” Jen servì una coppia di ragazzi arrivati da pochi minuti.

“Che lavoro fa?” domandò Dean.

“Mettiamola così, è un tipo di agente molto speciale…”


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