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Autore: Neverlethimgo    19/03/2012    8 recensioni
“Chi accidenti sei tu per dirmi cosa sono o non sono?”
 
“La stessa persona che sei tu quando mi dici che non lo amo.”
Piccola one-shot su Selena.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You didn’t understand anything about me.

 
Accesi la seconda sigaretta, o forse era la terza: non tenevo più, ormai, il conto di quanto fumo avessi aspirato.
Ero solo stanca di mantenere gli occhi incollati allo schermo del computer, dovevo distrarmi e quello pareva essere l’unico modo.
Di tanto in tanto il mio cellulare iniziava a vibrare ed il suo piccolo schermo ad illuminarsi: l’ennesimo insulto da parte di qualche fan di Justin.
Ero veramente stanca di sorbire tutto quell’odio.
Cosa mai avevo fatto di sbagliato nella mia vita per meritarmi questo?
Loro mi odiavano, le sue fan avrebbero pagato migliaia di dollari pur di vedermi morta: era questo ciò che ogni giorno mi scrivevano su twitter e altri social network a cui ero iscritta.
Erano davvero troppo poche le persone che prendevano le mie difese.
 
Mi accusavano persino di averlo cambiato e tutto questo solo perché ad un concerto la sua ragazza sola in meno ero stata io.
Justin aveva insistito tanto per farmi salire sul palco nonostante io avessi ripetutamente rifiutato: l’avevo accontentato e per mesi e mesi  me n’ero poi pentita.
 
Selena, per favore smettila di fumare” mi aveva detto Justin, me lo aveva ripetuto più volte ed io costantemente lo avevo ignorato.
Gli porsi il cellulare facendogli leggere l’ultima menzione appena ricevuta, questa mi aveva spiazzato; fra le tante che ricevetti negli ultimi giorni, questa, senza dubbio, aveva avuto bisogno di più menti per essere partorita ed inseguito scritta rispettando il limite di centoquaranta caratteri.
“Mi fai schifo. Se la tua carriera fallisse miseramente, sarebbe ancora troppo poco. Esci dalla sua vita, tu non lo meriti. Tu non lo ami.”
 
Dovresti smetterla di dar peso a tutte quelle stronzate” mi sussurrò dolcemente ad un orecchio, ma per quanto pacato potesse essere il suo tono, quelle parole mi ferirono.
Iniziava a non capirmi più.
Io iniziavo a non capire più perché regnasse tutto quell’odio tra i cuori delle sue fans.
Loro non avevano mai capito niente di me.
Nessuno, se non poche, pochissime persone, aveva mai capito qualcosa di me.
 
Mi cinse i fianchi facendo aderire la mia schiena contro il suo petto. Non percepivo il suo calore, sentivo freddo nonostante indossassi una pesante felpa.
 
Tu non lo meriti. Tu non lo ami.” Le parole di quel messaggio mi risuonavano in testa come una triste canzone. Più le riascoltavo, più mi rendevo conto che mentivano.
Chi era quella ragazza, ammesso e non concesso che fosse femmina, per dirmi cosa provavo?
 
Avrei preferito passare oltre, ma era difficile reprimere la voglia di controbattere. Non avevo ancora la risposta pronta, ma mi sarebbe venuta.
Sciolsi quello strano abbraccio e tornai a sedermi davanti a quello schermo, non fu tanto semplice rintracciare quella menzione. Mi armai di pazienza ed andai a cercarla fino in fondo. La trovai.
 
Hai intenzione di risponderle? Fregatene, lascia correre. Se le rispondi farai il suo gioco” aveva ragione. Avrei dovuto fare come ho sempre fatto: ignorare. Ma non questa volta.
La fortuna volle che l’utente in questione fosse una ragazza e a giudicare dalla sua foto profilo, una bella ragazza. Bionda, occhi color mare ed un sorriso fin troppo dolce e sincero per appartenere a chi poco prima aveva scritto quelle brutte parole.
Mi meravigliai solo del fatto che, come tante altre persone, non mi aveva dato della puttana.
 
Scrissi e cancellai ripetutamente quel messaggio senza riuscire a comporre alcuna frase.
Per curiosità lessi alcuni dei tweet che quella ragazza aveva appena scritto.
Erano indirizzati a Demi, ma non avevano nulla a che vedere con il genere di messaggi che avrebbe inviato a me.
Era sua fan, lo si capiva dalle belle parole che le scriveva e che Demi ancora, o forse mai, avrebbe letto.
 
E se fosse stata Demi la fidanzata del tuo idolo? Le avresti augurato comunque il peggio?” le scrissi queste parole stando bene attenta a non menzionare anche la mia amica.
Passarono alcuni minuti, poi addirittura mezz’ora: non ricevetti alcuna risposta da parte sua.
Alquanto strano’ pensai.
Solitamente non ero io ad aspettare le risposte dei tweet che inviavo, ma questa volta ero curiosa, m’importava davvero di leggere ciò che quella ragazza avrebbe potuto rispondere a quella mia domanda.
 
Justin era uscito da casa mia già da tempo, avevo spento il computer, ormai erano trascorse ore.
Mi ero accovacciata sul divano a leggere un libro, uno di quei romanzi capaci di esternarmi completamente dalla realtà; ero talmente presa dal racconto che l’unica cosa capace di distogliere la mia attenzione da quelle pagine color crema, fu il suono del mio cellulare.
Mantenni il segno con l’indice e con l’altra mano afferrai il telefono per leggerne il messaggio.
Era lei.
Curiosa come non mai, appoggiai al rovescio il libro sul divano, mi precipitai al computer e, quando dopo qualche secondo esso si accese, aprii la pagina di twitter recante tutte le menzioni.
Era una delle ultime: strano a dirsi, ne avevo ricevute in numero molto inferiore nell’ultima ora rispetto al pomeriggio passato.
 
No, molto probabilmente no. Tu non sei come lei, lei non lo avrebbe mai fatto.”
 
Non capii, inizialmente, cosa significava il fatto che non fossi come lei.
Volevo continuare quel botta e risposta, volevo capire davvero il perché di quell’odio incondizionato.
 
Cosa non avrebbe mai fatto? Innamorarsi di qualcuno?” cliccai invio.
Ricevetti la risposta quasi subito.
 
Tu non lo ami.”
 
Sono davvero troppe le cose che non sai di me. Non hai mai capito niente di me, né tu, né chi come te, continua ad odiarmi.”
 
Perché dovrei smettere di farlo? Tu per me non hai mai fatto niente. La tua musica, per me, non ha mai fatto niente.”
 
Quel botta e risposta continuava, e più leggevo le sue rispose, più mi sentivo ferita.
 
Ci sono persone che ribadiscono che la musica di Justin non trasmetta niente eppure voi lo difendete dicendo il contrario.”
 
Avevo preso in simpatia chi prendeva le difese di Justin quando veniva pesantemente insultato, come apprezzavo quando qualcuno, anche se raramente, difendeva me.
 
A me la tua musica fa schifo almeno tanto quanto mi fa schifo ciò che fai e tutto quello che sei.”
 
“Non ti ho mai chiesto di essere mia fan né di apprezzare quello che faccio. Ti chiedo solo di smettere di odiarmi.”
 
“Non posso, né voglio, smettere di odiare chi ha peggiorato l’essere del mio idolo.”
 
“Lui non è peggiorato.”
 
“Lui ignora noi fan quando è con te!”
 
Era successo solo una volta, come potevano basarsi su un solo errore che aveva commesso in mia compagnia?
 
Non considerarti fan, non lo sei”
 
“Chi accidenti sei tu per dirmi cosa sono o non sono?”
 
“La stessa persona che sei tu quando mi dici che non lo amo.”


Spazio Autrice:

Sinceramente non so nemmeno io se il genere corretto è l'introspettivo, dalle caratteristiche che portava, sembrava il più adatto.
Ribadisco che questa è one-shot, quindi non ci sarà un seguito. Ho scritto tutto ciò perché mi sono immedesimata, o almeno tentato di provarci, in ciò che può sentire Selena.
Sì, lo so che molte di voi che forse leggeranno la odiano.
Non aggiungo altro, fatemi sapere se vi piace :)

Much Love,
Giulia

@Belieber4choice on twittah



   
 
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