In piedi, stonando con ciò che lo circondava, più simile ad una statua di marmo di Carrara che a un essere umano, Ezio aspettava l’arrivo di Da Vinci con una sottile trepidazione, gli occhi attenti guizzavano da una parte all’altra mentre qualcosa di molto simile all’agitazione gli fece tremare le labbra serrate e ridotte ad una sottile striscia rosea.