Perdonami Matt

Nel momento in cui Bullseye scagliò contro Devil la sua stessa arma, Karen non esitò un attimo nel fare da scudo a quest'ultimo con il proprio corpo. Il bastone la trapassò in pieno, lasciandola senza fiato, e lei cadde all'indietro sul pavimento con un tonfo sordo. Bullseye si morse il labbro con disappunto ma, riflettendoci un momento, era come se avesse colpito ugualmente il suo odiato nemico nel punto più vulnerabile... Ovvero al cuore.

- Alla prossima volta, Devil - esclamò il cecchino, abbandonando il campo con un sorriso sardonico.

Matt riuscì appena a ricostruire mentalmente i suoni e le immagini e, una volta che ebbe realizzato cos'era davvero accaduto, un dolore straziante gli lacerò il petto come una lama. Karen era caduta a meno di un metro da lui, con il bastone di Devil che le spuntava dal petto, e adesso giaceva quasi completamente immobile sulla schiena. Matt riuscì a malapena a percepire il debole battito del suo cuore e, sconvolto com'era, si chinò su di lei nel vano tentativo di soccorrerla. Purtroppo sapeva che era troppo tardi, che non c'era più nulla da fare, ma ugualmente non voleva accettare l'idea di perdere anche lei. 
Karen lo guardò a fatica, mentre un rivolo di sangue cominciava a scenderle lungo la bocca, e si sforzò di pronunciare il suo nome.

- Matt - mormorò. - Matt, mi... Mi dispiace...
- Non parlare - rispose l'altro, sollevandole la schiena e stringendola forte tra le braccia.
- Ti prego, perdonami per... tutto il male che ti ho fatto!
- "Perdonarti" - ripeté Matt sconvolto. - Karen, io ti amo!

Calde lacrime sgorgarono lungo il volto della fanciulla morente.
Se solo ripensava alla sua vita, Karen Page provava solo disgusto per ciò che era diventata. Aveva avuto l'amore di un uomo meraviglioso e, invece di dimostrarsi degna dei suoi sentimenti, era riuscita solo a tradire la sua fiducia e a metterlo alla mercé dei suoi più acerrimi nemici. Vittima della droga, disposta a tutto per pagarsi una dose, era arrivata addirittura a vendere il vero nome di Devil. Accecata dai sogni, e da vaghe prospettive di successo, per più di una volta finì per scegliere la carriera a Matt... Eppure, nonostante ciò che gli aveva fatto e il baratro dell'eroina in cui era precipitata, Matt l'aveva riaccolta a braccia aperte, forte del sentimento che tuttora nutriva per lei.
Matt Murdock, l'uomo a cui doveva tutto, era sempre stato accanto a lei... Anche adesso che stava morendo.
In fondo al cuore, Karen era in un certo senso felice: felice di dover essere lei a morire al posto suo, perché Matthew non meritava quella sorte; lei aveva fatto molte cose sbagliate nella sua vita, e scelte altrettanto sbagliate, e riteneva la morte il giusto prezzo per i suoi errori, mentre la vita di Matt era assai più importante della sua... Lui era Daredevil, il Giustiziere senza paura, un uomo che doveva rimettere a posto ciò che era storto. In confronto a lui, e alla grandezza del suo cuore, Karen sentiva di essere ben poca cosa. Solo ora riusciva finalmente a comprendere che uomo meraviglioso fosse Matt, per questo assaporò ancora di più il suo abbraccio come la cosa più bella e preziosa di tutta la sua vita.

- Anch'io ti amo... Matt...

Le dita di Karen accarezzarono il volto dell'uomo mascherato. Questi strinse la mano della donna tra le proprie, baciandola più volte, e dentro di sé maledisse la propria impotenza. Gli occhi di Karen Page si chiusero lentamente, facendola scivolare in un sonno senza sogni, ma il suo buio era molto diverso da quello di Matt.

FINE