Buona - spero - lettura (il prologo lo trovate sotto a una serie di cose che servono per introdurre la storia, tra cui il banner/copertina, la canzone che ho usato come ispirazione per la storia - Mia dei Modà - e la parte di Eclipse da cui sono partita per dare vita a tutta la storia).
D |
a quando avevo detto addio a Jacob Black,
nel bosco di
fronte a casa mia, ero stata perseguitata dalle intrusioni insistenti e
fastidiose di un’immagine ben precisa. Spuntava tra i miei
pensieri a
intervalli regolari come una radiosveglia fastidiosa programmata per
suonare
ogni mezz’ora e mi riempiva la testa con
l’apparizione del viso di Jacob
contratto dal dolore. Era l’ultimo ricordo che avevo di lui.
[…] Certo, ero
libera di andare dove volessi… esclusa La Push. Libera di
fare ciò che mi
andava… escluso vedere Jacob.
[Eclipse,
Capitolo
2]
M |
a all’istante capii che non era
con Angela che desideravo
parlare. Non avevo bisogno di lei.
[Eclipse, Capitolo 2]
Prologo
Jacob
L |
o
sento sospirare. È seduto sul divano,
tra i nonni, e fa finta di guardare la partita con loro, ma so che in
realtà
sta pensando a quella ragazzina che gli fa girare la testa.
Sorrido a mia moglie mentre mi passa i
piatti da asciugare e mettere a posto e con un cenno del capo le indico
nostro
figlio.
Sorride anche lei. Ogni anno che passa è
sempre più bella. Due gravidanze a termine e una in
dirittura d’arrivo l’hanno
resa più donna, ma lei è sempre la mia Bella.
«Cucciolo, ti ho mai raccontato di come
mi sono dichiarato a tua madre?» gli chiedo, arruffandogli i
capelli.
«No. E non sono un cucciolo!» si affretta
a precisare. Ethan è in quell’età in
cui si è un po’ bambini e un po’ non lo
si
è più e si arrabbia se lo tratto come un
marmocchio.
«Tesoro, vuoi sentire la nostra storia?»
gli chiede Bella, mentre gli passa un braccio intorno alle spalle.
Ethan
annuisce. Con sua madre è sempre più docile che
con me.
«Dunque…»
Qualche nota che spiega il capitolo:
Questo
prologo che dice un po’ come
finirà la storia è liberamente
ispirato a “How I Met Your Mother” telefilm
americano giunto ormai alla sesta
serie. Con le dovute differenze, ovviamente: lì è
solo il padre a raccontare ai
figli come ha incontrato la madre e ancora non si è capito
chi sia.
Esatto!