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Autore: Fluxx    21/03/2012    2 recensioni
Si incamminò così verso casa, lungo il tragittò le sembrò più volte di avere la sensazione di essere osservata, seguita, al tal punto che, di tanto in tanto, si guardava intorno con circospezione, senza però notare nulla di strano o chissà cosa. [...]
Eppure no. Non era una sensazione. Non era pura immaginazione. Qualcuno la seguiva.. E probabilmente non era neppure qualcuno di così gradito. Per ora si limitava a rimanere un ombra anonima nella notte, ma presto sarebbe uscito fuori allo scoperto.
Un ghigno gli comparve sul volto prima di girarsi e scomparire inghiottito dall'oscurità.
Genere: Introspettivo, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albert Wesker, Chris Redfield, Jill Valentine
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Nightmare


Il sole stava cominciando a tramontare seppur erano solo le quattro – o poco più – del pomeriggio. Era una fredda giornata invernale. Jill a breve avrebbe attaccato il turno alla BSAA. Doveva sistemare alcuni archivi.
Beh, da quando Wesker era morto non c'era più chissà quanto lavoro da fare. Il bioterrorismo per ora sembrava sotto controllo.
Si chiuse i biondi e lunghi capelli in una coda, facendovi un paio di giri con un elastico bianco. Si infilò gli anfibi davanti alla porta e prese il suo cappottino bianco, come la neve, mettendolo sopra al maglioncino nero ed ai jeans chiari.
Le cose andavano una meraviglia di quei tempi: i 'cattivi' sembravano spariti nel nulla, la vita sembrava essere tornata quella di una volta, tranquilla, e lei stava molto meglio. Il virus non era stato completamente espulso dal suo corpo ma non ne pativa più i sintomi come i primi periodi. Non sapeva se sarebbero mai riusciti a trovare un vaccino adatto o una buona cura, forse l'unico che poteva era Albert... Ma ormai che importava? Lui era morto e lei stava relativamente bene. Aveva solo cambiato colore dei capelli, tonalità di pelle e degli occhi. Queste erano le uniche cose che la tenevano ancora legata a quell'incubo ma, alla fine, chi ci faceva più caso? Spesso scherzava con Chris e gli altri e che si sarebbe fatta una tinta.

Entrò nell'edificio della BSAA salutando velocemente i colleghi, dopodiché si avviò all'ascensore per andare al suo ufficio. Una volta arrivata sul piano vide Sheva andarle incontro, probabilmente per prendere l'ascensore a sua volta.
“Ciao Sheva.” Le sorrise, cordialmente.
“Ehi, ciao Jill. Come stai?” Questa ricambiò.
“Io bene, non mi lamento, e tu?”
“Sto bene, grazie.”
“Hai per caso...” Iniziò Jill, ma poi si bloccò. Avrebbe voluto chiedergli se Chris era in ufficio ma preferì tacere: di lì a poco lo avrebbe visto lei stessa.
“Cosa?”
“No, nulla.. Stai andando a casa?”
“Sì, ho appena finito il turno. Ci vediamo Jill, buona giornata.” Disse, prima di superarla.
“Ciao..” Rispose la bionda.
Sheva era entrata da poco a far parte di quella sede della BSAA. Di tanto in tanto a Jill veniva la strana idea che lo avesse fatto per seguire Chris. Era per questo che preferiva evitare: aveva come l'impressione che a quella donna, Chris, piacesse... E se così fosse stato? Forse era anche per questo che cercava di non legarsi troppo a Sheva, alla fine anche a lei piaceva Chris e da una vita, probabilmente da molto prima della nuova arrivata, anzi, sicuramente... Lo conosceva da anni e anni in più.
Aprì la porta dell'ufficio e, difatti, si ritrovò davanti proprio Chris.
“Jill, ciao.” La accolse lui con un caldo sorriso che andò subito a scaldare il cuore della bionda.
“Chris.. Ciao.” Lei ricambiò il sorriso.
“Come stai?” Le chiese, alzandosi e raggiungendola.
“Bene, bene grazie.”
“Sei sicura?” Chris la scrutò per qualche istante nei suoi occhioni chiari.
“.. Un po' di debolezza ma nulla che non possa tenere sotto controllo.” Ammise la ragazza.
Purtroppo non potevano fare molto per lei, potevano solo tenerla sotto controllo lì, nel loro piccolo. Di certo non potevano mandarla sotto mani di esperti o scienziati, non sia stato mai che qualcuno trovava interessante i suoi sintomi 'post-virus' e si mettesse qualche strana idea in testa.
“Lo sai che non mi piace che stai a casa da sola.” La riprese Chris.
“Guarda che sto bene, non ho nulla..”
“Si ma.. Ehi, io mi preoccupo per la mia partner, va bene?” Le portò una mano sulla guancia.
Jill sorrise ed abbassò lo sguardo per un istante. Era sempre così buono, bravo, gentile e premuroso.. Ma perché, però, non si faceva mai avanti?
“Non devi preoccuparti, Chris, davvero. Sto bene.” Alzò lo sguardo negli occhi castani del ragazzo.
“Non puoi impedirmelo... Senti, perché stasera non vieni a cena da me? Preparo qualcosa e poi magari ci vediamo un film, dormi da me se vuoi. Se ti senti debole non voglio davvero che stai a casa da sola.”
Lei ridacchiò appena. Addirittura dormire da lui?
“Sempre che tu ne abbia voglia, eh.” Precisò Chris.
“.. Sì, perché no. Potrebbe essere divertente.. Però non devi preoccuparti assolutamente per me.. E non devi sentirti in dovere di farlo.”
“Non dirlo nemmeno per scherzo, Jill.” Le sorrise.
Lei annuì appena e ricambiò.
“A stasera allora.” Disse, con tono appena più basso, mentre si avvicinò al viso della ragazza per schioccarle un bacio sulla guancia.
Jill sentì il suo cuore perdere un battito, per poi riprendere più veloce. “.. Sì.” Disse in un sussurrò, prima di guardarlo uscire.
Si sentì felice. Forse sarebbe stata la sera giusta? Forse Chris si sarebbe fatto avanti? Di certo, prima di andare da lui, sarebbe passata a casa a darsi una sistemata, non chissà cosa, certo, non voleva sembrare troppo appariscente... Eppure voleva comunque darsi un tocco in più.

Il pomeriggio alla BSAA passò lentamente, seppur Jill fosse impegnata a sistemare alcuni archivi non poteva non pensare a quella sera e all'”appuntamento” che di lì a poco avrebbe avuto con Chris. Certo, non era un vero e proprio appuntamento... Ma avrebbero passato molto del loro tempo insieme.
Uscì dall'edificio dopo aver salutato i colleghi che si ritrovò davanti durante il tragitto per l'uscita. Erano passate da pochi minuti le sette, allungò il passo per andare a prendere l'autobus. Aveva preferito non guidare fino a lavoro per via di questa sua 'debolezza', non voleva far danni.
Proprio quando svoltò l'angolo e vide a pochi metri di distanza la fermata dell'autobus, notò anche con dispiacere che questi stava proprio per ripartire. A nulla servì la corsa che si fece.
Sbuffò, rimanendo lì, contrariata insieme ad altre persone. Si guardò intorno e poi guardò l'ora tirandosi su la manica: le lancette puntavano le sette ed un quarto. Poco male, se la sarebbe fatta a piedi. Alla fine non era chissà quanto lontana, un quarto d'ora a passo svelto e sarebbe stata a casa, certo.. Avrebbe preferito comunque l'autobus. Tra l'altro per arrivare a casa doveva passare dal centro e ciò significava sempre perdere tempo ad ammirare le vetrine, ma si promise che questa volta sarebbe stata brava e sarebbe passata oltre.
Si incamminò così verso casa, lungo il tragittò le sembrò più volte di avere la sensazione di essere osservata, seguita, al tal punto che, di tanto in tanto, si guardava intorno con circospezione, senza però notare nulla di strano o chissà cosa.
Scrollò le spalle e si convinse che doveva essere solo frutto della sua immaginazione... Eppure più e più volte percepì quella sensazione durante il tragitto.
Poco se ne curò: non appena arrivò a casa si diede una veloce lavata, indossò un paio di Jeans chiari e gli immancabili anfibi, sopra un maglioncino bianco a collo alto e abbastanza attillato. Si guardò allo specchio e si sciolse i capelli. Si osservò per qualche istante... Ma poi li legò nuovamente. Sbuffò. Prese la borsa, preparata in precedenza, e le chiavi di casa e così uscì, spegnendo le luci.
Jill decise di farsela nuovamente a piedi: non stava molto lontana da casa di Chris. Lei abitava in un viale sul quale si affacciavano varie villette, proprio come il compagno, solo poco più lontano.
Ci impiegò qualcosa come dieci minuti ad arrivare da lui e, ancora una volta, quella fastidiosa sensazione di essere seguita. Questa volta era amplificata: non era in centro, era ora di cena, la gente era tutta rintanata dentro casa per mangiare ed era buio. Beh, anche prima era buio ma in centro c'erano le varie luci delle vetrine e tutta quella gente...
Forse avrebbe dovuto parlarne con Chris? O forse erano solo sue paranoie? Magari stava immaginando solamente tutto, era inutile allarmarlo inutilmente.
Non appena si ritrovò davanti casa del moro si guardò intorno, dopodiché bussò. Non ci mise molto il ragazzo ad aprirle la porta: lui indossava un paio di pantaloni verdi militari ed un maglione nero. “Ehi, Jill.” Le sorrise.
La ragazza ricambiò, ancora una volta, sentendo subito il suo calore, quello del suo sorriso, della sua casa. “Buonasera.. Che buon profumino..” Disse sentendolo già da fuori.
“Dai, entra!! Stavo finendo di preparare la cena..”
“Non sapevo che fossi anche un cuoco provetto!” Rispose lei ironica, entrando.
“Sai, spirito di sopravvivenza!” Ridacchiò, chiudendo la porta.

Eppure no. Non era una sensazione. Non era pura immaginazione. Qualcuno la seguiva.. E probabilmente non era neppure qualcuno di così gradito. Per ora si limitava a rimanere un ombra anonima nella notte, ma presto sarebbe uscito fuori allo scoperto.
Un ghigno gli comparve sul volto prima di girarsi e scomparire inghiottito dall'ombra.

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Così, boh! Avevo voglia di scrivere dopo un pomeriggio di studio e ho buttato giù un paio di righe!
Sarà una storia - fortuna per voi - non lunga. Pochi capitoli, indubbiamente!
Solo che sto vedendo un sacco di Claire x Wesker e mi volevo riscattare con una bella Al x Jill.
Oddio. Detto così sembra che sia una cosa romantica/d'amore, ma non penso... Nel senso, volevo solo metterli insieme in una fic e far risaltare il loro di rapporto..
Poi quello che succederà, non si sà! ;D

P.s.
Ho postato così come l'ho scritta, senza rileggerla, senza correzioni, senza nulla de nada! xD
Spero vi possa interessare! Ringrazio tutti quelli che leggeranno e che avranno la pazienza di recensire! (E, come dico sempre, una recensione è sempre gradita u.u fate come al sottoscritta: tutto ciò che legge lo recensisce per questione di principio! Uahuahuahua xD così EFP sarebbe un posto con scrittori più felici!)
Ahahaha, vabbè, stupidaggini a parte, i pareri fanno sempre e comunque piacere :3
Vi abbraccio (si, sono tanto affettuosa, seppur magari non vi conosco xD)
E ci si vede al prossimo capitolo!
Buona serata!

   
 
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