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Autore: Layshaly    23/03/2012    3 recensioni
Piccola shot che segue il capitolo 4 appena uscito in Giappone.
SPOILER per chi non sta seguendo il continuo di Lawful drugstore.
E... è una Rikuo/Kazahaya *_*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sangue

Attenzione SPOILER per chi non sta seguendo la serializzazione di Drug&Drop. 
Si, le CLAMP hanno ripreso questo splendido manga ed io non potevo non scrivere qualcosa sull'ultimo capitolo uscito in Giappone! *_*
Questa shot è stata scritta di notte ed in uno stile un po' diverso dal solito. Non posso dire di esserne del tutto convinta ma visto che lamento sempre la carenza di fanfic su questa serie ho pensato fosse giusto condividerla. XD
Buona lettura ^^

)o(

Passi sul selciato, il respiro appena udibile di Kazahaya, il battito del proprio cuore.
Suoni apparentemente normali che in quel momento gli giungevano alle orecchie come carichi di nuovi significati.
La missione con il bambino vampiro era stata qualcosa di inaspettato, un'esperienza che lo aveva scosso dall'interno, anche se sul momento non aveva ben capito per quale motivo.
Deciso a non pensarci proseguì il suo cammino verso casa.
La ferita ancora aperta continuava a bruciare mantenendo vivo il ricordo di quanto avvenuto, quasi volesse aprirgli gli occhi su ciò che aveva provato...
Scosse la testa per allontanare quel pensiero, tornando a concentrarsi sul ragazzo ancora tra le sue braccia e del tutto privo di sensi.
«Idiota…» Sussurrò pur consapevole di non potere essere udito.
Lo strinse a se con più forza, continuando a camminare, obbligandosi a scacciare ogni ricordo di quell'incarico decisamente sgradito.
Fu solo quando si ritrovò tra le mura del loro appartamento che, un po' più calmo, si decise a far ritorno al presente.
Le parole che gli erano state dette riguardo Tsukiko lo avevano allarmato, abbattendo le sue già flebili speranze di ritrovarla in vita.
E poi… poi c'era Kazahaya… e non poteva non ammettere di aver provato qualcosa di forte. Sia nel temere per la sua vita che nel sentirne la lingua che gli sfiorava il collo…
"Che cavolo" si trovò a pensare mentre lo sistemava sul letto, scostandogli alcune ciocche dal viso e osservandolo mentre, ignaro dei suoi turbamenti, continuava a dormire.
Il ricordo di quanto avvenuto che ancora lo inseguiva. Gli sguardi languidi di Kazahaya, quelle labbra contro la sua pelle…
Ripensarci gli dava i brividi.
Brividi di piacere…
Era normale poi, provare simili cose?
Quella domanda continuò a ronzargli in testa anche quando si decise a medicare il taglio infertosi per salvare il moccioso.
Osservò la ferita allo specchio, disinfettandola e medicandola con un paio di cerotti, sperando di dimenticare le emozioni ad essa legate.
Tuttavia continuò a pensarci ancora, sia mentre lasciava che gli abiti gli scivolassero addosso che sotto la doccia, dove immagini di Kazahaya tanto vicino, troppo vicino, continuavano a tormentarlo.
Uscì dal bagno più confuso di quando vi era entrato, tornando vicino al suo micio, ancora addormentato.
Si chinò su di lui per sentirne il respiro, sospirando sollevato ora che lo sapeva fuori pericolo.
Poi… fu questione di un attimo.
Quelle labbra socchiuse… le stesse che avevano saggiato il suo sangue. Lo stesso sangue che a detta del bambino misterioso era dolce per via del suo vissuto.
«Lo è davvero?» Si domandò mentre, senza quasi accorgesene, si chinava su Kazahaya, premendo le proprie labbra contro le sue.
Solo un bacio, si era detto, giusto per scoprire quel sapore.
Un pretesto che se da un lato lo aiutò a non farsi troppe domande, dall'altro fu immediatamente dimenticato. Cancellato dal sapore di quelle labbra morbide, dalla lingua calda ed umida, dal respiro dell'altro. E si, sapeva benissimo che quanto stava facendo non era il massimo della correttezza. In quel momento però desiderava solo sentirlo vicino, stringerlo a se, saperlo suo.


«Hei micio, vuoi muoverti?»
Il risveglio di Kazahaya non fu diverso da tanti altri.
«Dammi il tempo di..» Le parole gli morirono tra le labbra mentre rilanciata la ciabatta che Rikuo gli aveva tirato in testa si rese conto di essersi perso qualcosa. Qualcosa di estremamente importante.
E poi… cos'era quel sapore mai sperimentato prima? Riusciva ancora a percepirlo, come qualcosa di lontano ma al contempo tanto forte da non poter essere dimenticato.
Si inumidì le labbra, improvvisamente incapace di fissare Rikuo negli occhi.
«Ieri.. quel bambino… non ricordo più cos'è successo..» mormorò fissando il collega mentre una strana apprensione si impadroniva di lui.
Per tutta risposta Rikuo gli andò vicino, curvandosi su di lui con in volto un' espressione pericolosa. «Sicuro di volerlo sapere..?» Domandò a pochi centimetri dalle labbra dell'altro.
Fu in quel momento che Kazahaya capì che si, qualcosa doveva essere davvero accaduto.
Il suo cuore prese a battere all'impazzata mentre un improvviso calore gli salì fino alle guance facendolo arrossire, spingendolo a scuotere il capo con decisione.
No, era meglio non sapere, qualsiasi cosa fosse avvenuta.
Fu così che vestito e ormai pronto per andare al lavoro iniziò a temere per ciò che inevitabilmente avrebbe scoperto di li a poco. Perchè se c'era qualcosa di cui era dannatamente sicuro era che nè Saiga nè tantomeno Kakei sarebbero stati zitti. Specie se come temeva c'era stato qualcosa di intimo tra lui e Rikuo.


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Per chi fosse interessato al manga o desiderasse leggere le traduzioni dei nuovi capitoli, ricordo l'esistenza del primo forum dedicato a Lawful/Drug&Drop che trovate QUI!
   
 
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