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Autore: telesette    23/03/2012    1 recensioni
[Forza Sugar]
Dal giorno in cui Sugar Pepper aveva iniziato a frequentare la sua stessa scuola, Isadora Brush si era innamorata di lui praticamente da subito. Sugar era alto, robusto, attraente e, a differenza degli altri suoi compagni di classe, era animato da qualcosa che Isadora non aveva mai visto in nessun altro. Sugar sognava di diventare un pugile professionista, era questo il suo sogno, e tutta la sua vita sembrava unicamente concentrata su questo. All'inizio Isadora aveva cominciato ad ammirare questa sua determinazione tuttavia, dopo aver cominciato a trascorrere più tempo assieme a lui e ad entrare in maggior confidenza, pian piano si era resa conto di avere una rivale in amore contro la quale non poteva assolutamente competere. Per Sugar la boxe era più importante di qualsiasi altra cosa, più importante dell'amore, più importante di tutto...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Forza Sugar (がんばれ元気 Ganbare Genki) è il titolo italiano di una serie di anime giapponese, il cui titolo originale è Ganbare Genki, tratta da un manga di Yu Koyama.
La serie animata di Forza Sugar ripercorre gli avvenimenti dei primi 13 Tankobon del manga(inedito in Italia), i successivi 15 non sono mai stati trasposti in animazione.

http://www.youtube.com/watch?v=cKbS7aJy7G0

Non pensi ad altro che alla boxe!

- Uffa, Sugar - sbuffò Isadora spazientita. - Ma è possibile che non pensi mai ad altro che alla boxe ?!?

Impegnato com'era ad allenarsi, Sugar non l'ascoltò nemmeno. Le uniche cose che Sugar era in grado di sentire, oltre alla fiamma del pugilato che gli bruciava dentro, erano il secco rumore del suo pugno e le oscillazioni del sacco sotto i suoi colpi. Non era la prima volta che Isadora si sentiva bellamente "ignorata" dalla sua ossessione... Eppure continuava ugualmente a seguirlo dappertutto, nella speranza che prima o poi si decidesse ad accorgersi anche di lei.
Dal giorno in cui Sugar Pepper aveva iniziato a frequentare la sua stessa scuola, Isadora Brush si era innamorata di lui praticamente da subito. Sugar era alto, robusto, attraente e, a differenza degli altri suoi compagni di classe, era animato da qualcosa che Isadora non aveva mai visto in nessun altro. Sugar sognava di diventare un pugile professionista, era questo il suo sogno, e tutta la sua vita sembrava unicamente concentrata su questo. All'inizio Isadora aveva cominciato ad ammirare questa sua determinazione tuttavia, dopo aver cominciato a trascorrere più tempo assieme a lui e ad entrare in maggior confidenza, pian piano si era resa conto di avere una rivale in amore contro la quale non poteva assolutamente competere. Per Sugar la boxe era più importante di qualsiasi altra cosa, più importante dell'amore, più importante di tutto... Ecco perché lei cominciava a detestare l'unica cosa che la teneva lontano dal cuore del giovane.
Dal momento però che non era tipo da darsi per vinta così facilmente, Isadora provò a spostare la conversazione su qualcos'altro.

- Hai fatto i compiti per dopodomani ? - domandò. - Abbiamo il compito in classe, lo sai... Potremmo studiare insieme, che ne dici ?

L'unica risposta che la ragazza ottenne fu il suono dei pugni di Sugar contro il sacco. Il giovane sembrava come ipnotizzato, con gli occhi fissi sul bersaglio e l'espressione estremamente concentrata, tanto che Isadora cominciò a rabbuiarsi in volto. Perfino Lestamano e gli altri membri della palestra non potevano fare a meno di stupirsi del comportamento indifferente di Sugar nei suoi confronti. Tutti loro praticavano il pugilato, sia come sport che come destino, ma certo non comprendevano come Sugar potesse addirittura "ignorare" la corte spietata che Isadora gli faceva ogni giorno, pur di trascorrere un po' di tempo con lui.

- Che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa, dopo l'allenamento? - insistette Isadora, sorridendo speranzosa. - Ho sentito che al cinema danno il nuovo film di Ichikawa, potremmo...
- Portare il colpo tre volte con il sinistro, per triplicare la potenza del destro - mormorò Sugar, rammentando i consigli del signor Mishima e ripetendo la lezione alla lettera.

Era troppo!
Stufa e amareggiata, Isadora decise che ne aveva abbastanza di parlare ad un muro. Se Sugar era così ossessionato dalla boxe da non avere neanche il tempo per accorgersi di lei, poteva anche andare al diavolo.

- Basta - strillò Isadora, calciando il sacco con rabbia.

Seppure non fosse quella l'intenzione, il suo gesto riuscì a riportare Sugar alla realtà. Il giovane spalancò gli occhi perplesso ( non si era neppure accorto della sua presenza, se non in quel momento ) e rimase a guardarla come un ebete.

- Ne ho abbastanza - fece la fanciulla, serrando entrambi i pugni all'altezza del mento. - Se non ti va di uscire con me, puoi dirmelo chiaramente, ma non ti permetto di ignorarmi... Sei un maleducato!
- Eh ?!?

Sugar sbatté ripetutamente le palpebre, senza ovviamente capire di che accidenti stesse parlando ( ovviamente! ), tuttavia Isadora non aveva alcuna intenzione di perdere altro tempo. Così, dopo avergli gridato in faccia quello che pensava di lui e dei suoi allenamenti, raccolse la cartella e uscì di corsa dalla palestra, sbattendo la porta diestro le spalle.

- Ma cosa le è preso? - si domandò Sugar sottovoce.
- Guarda che ha ragione lei, Sugar - osservò Lestamano, avvicinandosi e scuotendo il capo con disapprovazione. - Sono settimane che quella ragazza viene qui e tu non la degni nemmeno di uno sguardo... Capisco che ti devi allenare ma, se ti comporti in questo modo, non puoi meravigliarti se ti manda a quel paese!
- Ma io...
- Tu devi chiederle scusa - tagliò corto Lestamano, agitando l'indice con fare saccente. - Dammi retta, ragazzo mio, un pugile è innanzitutto un galantuomo: non si può mancare di rispetto ad una fanciulla, sono cose risapute!
- Capisco - sospirò Sugar rassegnato, togliendosi i guantoni. - Sarà meglio che vada a parlarle, allora!
- Così va meglio - sorrise l'altro, battendogli la mano sulla spalla. - Buona fortuna, Sugar, ne avrai bisogno!

***

Dopo aver corso per un breve tratto di strada, Isadora si era seduta sul prato che costeggiava la strada all'estrema periferia. Non aveva alcuna voglia di tornare a casa, e men che meno di parlare ancora con quello stupido di Sugar. Il fatto di esserne innamorata non voleva dire che era disposta a farsi mancare di rispetto da lui: Sugar poteva anche rifiutare tranquillamente le sue advances ( non si sarebbe certo scoraggiata nell'insistere oltremodo con lui ), ma addirittura "ignorarla"... No, assolutamente, era una cosa troppo grave per poterci passare tranquillamente sopra.

- La boxe - sussurrò Isadora con disprezzo. - Sempre e solo la boxe, mai una volta che pensi ad altro... Stavolta mi ha fatta veramente arrabbiare!

Come si accorse dell'ombra lungo la striscia erbosa dove era seduta, Isadora capì che qualcuno si era fermato lungo la strada alle sue spalle. E nel voltarsi per capire chi fosse, vide Sugar in piedi contro la luce del tramonto. Subito si alzò stizzita e fece per andarsene, allorché però il giovane provò a fermarla.

- Isadora, aspetta - esclamò. - Mi dispiace, io... non volevo offenderti, devi credermi!
- Hmpf - ribatté lei, voltandogli le spalle.
- Te lo giuro - provò a giustificarsi il ragazzo, allargando le braccia. - Non mi ero neanche accorto che fossi lì...
- Questo lo avevo capito - sottolineò lei, con voce tagliente. - Ed è proprio questo che mi fa arrabbiare di te: sei talmente preso dalla boxe che non ti accorgi proprio di nient'altro, nemmeno delle persone che ti stanno vicino!

Sugar strinse il pugno, guardandola tristemente.

- Ti prego, scusami - disse, chinando il capo in avanti. - Hai ragione ad essere arrabbiata, ma cerca di capire: la boxe è la mia vita! Ho giurato di diventare un pugile professionista, per riscattare il nome di mio padre sul ring, e finché non ci sarò riuscito devo continuare ad allenarmi sodo per questo!

Isadora si voltò a fissarlo, con occhi lucidi e tremanti.

- Sugar, dimmi la verità - esclamò lei. - Ci sarà mai qualcos'altro nella tua vita, oltre alla boxe intendo?

Il giovane sorrise.

- Mio padre è stato un grande campione, ma anche e soprattutto un uomo molto buono e gentile... Ho giurato di combattere per lui ma, per onorare la sua memoria, dovrò dimostrarmi degno di lui anche fuori dal ring!
- D'accordo, allora - tagliò corto Isadora, con un'espressione molto più calma e rilassata. - In questo caso, saprò aspettare!
- Ehi, un momento... Aspettare cosa ?!?

Subito Isadora lo afferrò per il braccio e lo strinse forte per impedirgli di allontanarsi.

- Per cominciare, aspetto che tu mi accompagni a casa!
- Ma io, veramente...
- Vorresti farmi credere che tuo padre non avrebbe accompagnato una fanciulla a casa?

Sorpreso e rassegnato, Sugar non poté fare altro che acconsentire.
Era ovvio che il pensiero della boxe fosse più forte di ogni altra cosa per Sugar, almeno per il momento, ma Isadora aveva cominciato a capire come far leva sui suoi sentimenti. Chissà, magari un giorno anche lei avrebbe sferrato il... pugno decisivo contro il cuore di quel bell'ostinato, si trattava solo di avere pazienza.

FINE

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori
 

   
 
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