Sadie colleziona visite ai cessi, Joe dispetti e ripicche, Margot giorni di finzione, Cameron trofei fatti di lividi. Chris invece, colleziona anime rotte, giocattoli difettosi, soggetti con più cadaveri nell'armadio, di vestiti. Chris colleziona loro.
In un mondo dove le ferite vengono ignorate, dove i bambini non vogliono giocare con qualcosa che non sia perfetto, dove le diversità vengono guardate di traverso, cinque storie si intrecciano, contando le cicatrici lasciate da chi non capisce, da quei cattivi che ignorano la violenza di ogni singola parola sbagliata o carezza che diventa schiaffo; si uniscono per capriccio, per tornare a vivere e smettere di sopravvivere.
Quanto sono profondi i solchi nell'anima?
Quanto possono bruciare i tagli sul cuore?
Quanto bisogna essere pronti a sopportare, per resistere ad una realtà di silenzi e segreti?

Fu a letto che Isak parlò per la prima volta: “Perché non mi hai mai detto che conoscevi Sana tramite suo fratello e i suoi amici?”
“No ne vedevo il bisogno. Non parlo più con loro da almeno un anno.” Ed in parte era vero. Aveva cambiato scuola per cambiare vita, per avere un’altra possibilità con la vita. E come poteva iniziare una nuova vita se continuava a pensare al passato? Anche se sapeva benissimo dentro di sé che non era solo quello il motivo. Lui voleva anche nascondere il suo passato.

- Okay. Okay. Scusa. Lo so. Sono fastidioso. Ma la mia domanda è lecita. Ammetto di essere terribilmente curioso del perché una ragazza possa essere in un parco con una sigaretta spenta mentre piove -.
Sospirai, in effetti non era una cosa del tutto normale.
- Non hai tutti i torti -.
- Lo so - sorrise il ragazzo.
Nemmeno sull’essere fastidioso -.

"Fumare è indispensabile se non si ha niente da baciare."
-Freud.