EFP Fanfiction, storie preferite di OperationFailed

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OperationFailed

Membro dal: 22/03/11
Recensore Junior (167 recensioni)

OperationFailed

Ex 409inMyCoffeeMaker

Pizzocchera

Presidente dell’ACDC (Associazione Cervelli Deviati & Cestinati)

Annina

Miss Testardaggine 2011, verso l’infinito e oltre~

Fata Smemorina

Il mio Watson

Insomma, Lei.

Lei che scrive recensioni professionistiche.

Lei che scrive storie incantate –che devono venire da un altro mondo, perché nel nostro non possono esisterne di così belle.

Lei che ama…

µ i Green Day: ci è cresciuta assieme, si è ribellata con loro e ora li porta nel cuore.

µ la Natura: perché ci vive in mezzo e non lo sa, ma l’ha anche dentro.

µ l’Espressione: che imprime in ogni parola che scrive, come brividi d’inverno.

µ Sherlock Holmes: in ogni salsa e in ogni fandom, perché le ha aperto un mondo diverso.

µ i Panic at the Disco!: perché la musica è anche vita e questi ragazzi gliene hanno donata un bel po’.

µ Heath Ledger: di cui scruta sempre gli occhi nocciola, cercando domande, risposte o solo emozioni. E quasi sempre le trova.

µ Chuck Palahniuk: perché le fa venire i brividi, formicolare le mani, le imprime con forza le sensazioni, le offre un mondo tutto suo.

µ la Danza: perché nonostante abbia smesso, continua a danzare. Tra le parole, con le parole. E sente la musica, sente il cigno bianco sbattere le ali e volare via. Perché la danza sarà un arte, ma per lei è anche vita.

µ il Passato: perché la memoria è sempre dolce, sempre disponibile ed è fissa, immutabile. Offre stabilità e rifugio. Bittersweet, per definirlo con una parola inglese, lingua che lei sospira tanto.

µ e Me: perché mi ama, sì. Perché ha una strana passione per gli Holmes disastrati, egoisti, saccenti, irritanti e terribilmente incapaci. Sì, è una masochista, sotto un certo punto di vista, ma tranquilli ci sono io a tenerla (sotto chiave) d’occhio.

E se avete ancora dubbi andate a leggere le sue storie, fatto questo tornerete molto spesso su questa pagina.

Perché? Perché lo dico io, ed io ho sempre ragione. Vero, my dearest Watson?

P.S. e quando dico/scrivo mio Watson, vuol proprio dire che è MIO.

Solo ed esclusivamente mio.

(leggasi: allunga la mano e te la monco è_é)

Pace, amore e tanto fluff~
(ma anche no!)

- Tessera di OperationFailed.

Oh, the boy's a slag!

- Ultimo capitolo

Le aspettative di Anna, diciassettenne italiana per sei mesi in viaggio di studio presso una host family di Sheffield, vengono deluse quando non trova nell'Inghilterra il paradiso che si aspettava, ritrovandosi praticamente sola.
Un incontro invidiato da tutte le altre ragazze sarà l'unico incentivo a restare.

The Quiet Man [traduzione di luciamondella]

- Ultimo capitolo

Sherlock è morto. John cerca di convivere con la cosa, e non è che ci riesca troppo bene. Anche perché accadono delle cose che quasi fanno credere a John che Sherlock non sia morto davvero. Ma non è possibile. Certo che Sherlock è morto, John lo ha visto uccidersi. O no?

Seb's list [traduzione di OperationFailed]

Avete tutti sentito parlare della Skippy's List, vero? Beh, Sebastian ne ha una personale. Crack; crack bello e buono.

De/Sideris

Primo capitolo De/Sideris
Tre ragazzi, tre sogni, tre vite appena nate.

The Empty Chair

- Ultimo capitolo

" Dal punto di vista del criminologo" osservò Sherlock Holmes " Londra è diventata una città priva di qualsiasi interesse da quando è morto il compianto professor Moriarty."
" Non credo che troverebbe molti cittadini disposti a darle ragione", risposi.
[...] Al tempo di cui sto parlando, Holmes era di nuovo a Londra da qualche mese e io, dietro sua richiesta, mi ero trasferito di nuovo con lui nel vecchio appartamento di Baker Street.
Tratto da " L'avventura del costruttore di Norwood"
Liberissima, nonché molto personale rivisitazione de "L'avventura della casa vuota".
Bromance sì. Slash? Pure.
Spoiler 2X03 "The Reichembach Fall"

Alone on the Water

Sherlock aveva sempre saputo di non avere una vita lunga davanti a sé, ma non credeva che sarebbe finita così.
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Autore:Mad_Lori
traduzione: Charles

Sala macchine, Virginian, Oceano - gennaio 1927.

Ero stato a scuola, da bambino, per un po’. Nell’insieme mi piaceva, era bello imparare cose che non sapevo, e mi ricordo che il maestro ci diceva che nessuno poteva fregarti sulle cose che sapevi. L’unica cosa che non sapevo erano le tabelline, proprio non mi entravano in testa. Mia sorella diceva che era per colpa della musica, che avevo in testa solo quella, e aveva riempito tutto lo spazio e per questo non ci stava più la matematica. Pensai che forse per Novecento era la stessa cosa: forse la musica gli aveva riempito tutto lo spazio, e quando cercavi di spingergli dentro qualcosa di nuovo, qualcos’altro usciva. Decisi di tirar fuori i modi di dire. “Lascia perdere i cavalli.”

And repeat three times: I care, I care, I care.

Mycroft, costantemente preoccupato per Sherlock, dopo l'ultima volta che ha rischiato la vita, decide di prendere in mano la situazione nel modo peggiore.
(dark!Mycroft, post "The Great Game")

A Hard Day's Night

(...) "Sarebbe così gentile da spiegarmi, ispettore, come è stato in grado di sopravvivere al suo lavoro, nel corso degli anni, se non sa mantenere la giusta distanza fra sé e l'oggetto dell'indagine?
Se non può fare a meno di piagnucolare dinanzi ad un danno collaterale, o non ha ben presente la distinzione fra mestiere e missione, forse dovrebbe lasciare Scotland Yard e optare per il volontariato sanitario in un'organizzazione non governativa."
"Non mi sono arruolato nella polizia per mettere insieme il pranzo con la cena, se è questo che le preme sapere, né peraltro mi interessa il suo giudizio sul mio operato!" gli abbaiò contro Lestrade, ma Holmes non era il tipo di felino che si lasciasse intimidire con tale facilità: "Le sue sconsiderate aspirazioni da buon samaritano la porteranno sul lettino di un terapista o, nella peggiore delle ipotesi, sulla traiettoria di un proiettile vagante."
"In entrambi i casi, le prometto che non verrò da lei a lamentarmi per non avermi avvertito!" (...) [Lestrade/Sherlock]

The Adventure of The Tin Woodman and The Scarecrow

WARNING: Questa storia è alquanto bizzarra, leggete a vostro rischio e pericolo.
Era un giorno come un altro nel meraviglioso regno di Londra.
La Noia cadeva dal cielo senza sosta da quasi due giorni ormai, depositando il suo grigio strato d’immobilità su ogni foglia, ed inzuppando la terra con la sua umida apatia.
L’Uomo di Latta alzò il suo lungo naso verso le nuvole gonfie che facevano capolino tra i rami, ed i piccoli anelli della sua gola tintinnarono con una vibrazione di disappunto.
Era stufo di starsene seduto sotto quell’albero, costretto a ripararsi tra le sue fronde per tenere lontana la Ruggine dalle sue fragili articolazioni. Ma alla densa umidità che impregnava l’aria non c’era rimedio, e quella solita vite alla base del collo iniziava già a scricchiolare, proprio in quel punto d’attrito un po’ consumato dal continuo piegarsi avanti e indietro della sua testa troppo pesante per essere sorretta da quattro semplici bulloni.
[ Pairing: Sherlock/John ] [ Fable ] [ Pre-slash metaforico (?) ]

Not that John Watson

Non è che John Watson detestasse la vita tranquilla. Non detestava l'idea di non avere nulla da fare per tutto il giorno, non detestava l'ozio. John Watson detestava la concezione di vita tranquilla che aveva il suo coinquilino.
[Sherlock/John PRE-SLASH]

Deserted Me

- Ultimo capitolo

Ogni frase che iniziava con ‘io e Mary’ spostava qualcosa dentro di lui. In una direzione che non riusciva a controllare.
Un movimento nervoso ed imprevedibile, sul quale la mente non aveva alcuna giurisdizione.
E questo era in qualche modo terribilmente spaventoso, perché per la prima volta sentiva premere sulla parete della coscienza qualcosa di diverso dal pensiero razionale, che tentava d’infilarsi tra le maglie della ragione per emergere in superficie.
[ Pairing: Sherlock-John-Mary ] [ Pre-slash ] [ Rivality ]

Floating, feeling

Fu tanto morbido nel muoversi ancora, inerpicandosi sopra di lui, mentre cercava d’intrufolarsi nello spazio tra John e il buio sotto le coperte.

Ordine e contrordine

“Allora è successo.”
“Cosa?”, gli venne da chiedere, e lo fece praticamente senza pensarci.
“Qualcosa.”

Sweaters

Fluff. Mancanza di plot. Fluff. Bromance implied. Ho già detto fluff?

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