"«Aver paura di amare è come aver paura di vivere ogni singolo giorno della propria vita. Io non voglio che tu abbia timore di amarmi, Bella, perché qui», presi la sua mano e me l'adagiai sul cuore. «sento di provare davvero qualcosa per te. Non so se è amore, o se è qualcosa di differente, ma so che è positivo. Per questo voglio che tu sappia che desidero provarci. Desidero scoprire cose nuove, con te. Mi lascerai provare, per favore? Hai tu la chiave del mio cuore.»"
L'amore può voltarti le spalle come offrirti una mano. Un trentenne, due figlie, una relazione finita. Una donna, un passato da dimenticare, incubi che tornano a galla. Qualcuno metterà il proprio zampino per sconvolgere le loro vite.
E se, in più, il destino decidesse che le carte in tavola vadano cambiate e rimescolate?

Lui si chiama Edward. Non è di certo uno di quei ragazzi che prenderesti come coinquilino... occhiali a fondo di bottiglia, capelli dell'era perduta, petulante da morire... gay. Però ci sono alcune cose che sfuggono al nostro controllo e ti travolgono come un ciclone, facendoti ritrovare un giorno con gli occhi sbarrati a fissare il vuoto mentre la mente non fa altro che urlare... che diavolo sta succedendo qui?
Tratto dal capitolo 1 :
"Prendere o lasciare, bambolina. Io servo a te e tu servi a me. Ci aiutiamo reciprocamente, non dobbiamo andare per forza d'accordo. Trecento dollari con la fattura ", si avviò verso la porta con lentezza sfrontata e sguardo d’affarista.
" Sono stronzo, ma pensa che c'è gente peggiore di me, anche maniaci e assassini ", sogghignò, " Pensa se prendessi proprio uno di quelli al posto mio. Mi trasferirò domani mattina, se hai comunicazioni da farmi usa pure il mio numero. Ah, sono gay se ti venisse in mente qualche strana idea " , disse infine facendo la sua grande chiusura. Poi girandosi aprì la porta e se ne andò. Senza salutare.

Una sera, nel bar dove i tifosi del Chicago Fire si riuniscono a vedere la partita, dopo che Bella viene appellata per l'ennesima volta fifona, si decide a fare capire ai suoi amici che non è così e premedita il suo riscatto. In televisione stanno passando le immagini di un noto calciatore che a lei piace moltissimo, così decide che sarà proprio lui a riscattarla anche se ancora non lo sa.
Capitolo 2 :
"Chi sei? ", chiesi confusa. Sicuramente il suddetto maniaco aveva sbagliato numero.
"Ma come? Mi sembra che l’altra sera tu sapessi già chi fossi", affermò sicuro e sempre con quel suo tono spavaldo.
"Secondo me, avete preso una sbandata… io non vi conosco", risposi ancora più certa della mia supposizione.
"Mi hai lasciato tu un bigliettino", affermò.

Siamo a Londra, nel 1800.
Isabella Marie Swan, festeggia il suo nono compleanno in casa sua.
Essa vive con il padre e la madre in una casa molto grande di Londra.
Ha una cotta per il suo migliore amico undicenne, Edward Masen, che è il figlio della cameriera di casa Swan.
La famiglia di Edward vive anche essa a Londra, in una casetta in centro.
Nove anni dopo:
Edward ha 20 anni.
Isabella ha 18 anni.
Edward,viene assunto per lavorare dalla famiglia di Isabella.
Doveva occuparsi anche del cavallo bianco nuovo di Isabella, che doveva proprio essere domato da Edward.
Isabella vuole occuparsi anche lei del cavallo,in cui lo chiama Galatea.
E solo grazie a Galatea,che Edward e Isabella scoprono di non essere più soltanto amici.
***
Dal primo capitolo:
Io abbassai lo sguardo arrossendo. lo guardai molto più a lungo di quanto potessi.
Indossava pantaloni neri e una bianca camicia bianca con 3 bottoni sotto il suo collo slacciati.
I suoi capelli. Bronzo.
Sì, Bronzo.
Moltissimo.
Non avevo mai visto niente di simile in tutti i miei giorni.
I suoi occhi erano color verde.

"«Papà…»
«Sì, tesoro?» mi osservò, aspettando che continuassi a parlare.
Battei un paio di volte le palpebre, concentrandomi sui suoi occhi scuri. «Il signor Carlisle ci aiuterà?» chiesi.
«Sì, tesoro, ci aiuterà.» mi rispose, baciandomi i capelli."
1887. Sono sempre di più gli italiani che abbandonano la loro patria in cerca di fortuna, di una vita migliore, salpando alla volta del nuovo continente.
Isabella e suo padre, Charlie Swan, fanno parte di questo gruppo di persone.
Insieme raggiungeranno il Brasile, dove una vecchia amicizia li sta aspettando... e lì, la loro vita cambierà radicalmente, specialmente per Isabella.
Isabella, che non voleva partire.
Isabella, che pian piano ha imparato ad apprezzare quel nuovo paese.
Isabella, che ha scoperto cosa vuol dire amare, anche se tutto non va proprio come lo abbiamo sempre immaginato...

Tutti umani, liceali. Edward odia Bella, e logicamente Bella odia Edward. Lui però, a differenza di lei, ha un motivo... valido?
Dal NONO capitolo: "«Mio Dio...». Gli vado vicino e indico la sua testa, guardando verso il cielo. «Che un fulmine lo colpisca! In questo istante! Proprio sulla fronte, BOOM!».
Sbatte le palpebre, indispettito. «Scusa tanto! Non l’ho fatto apposta!». Giuro che lo pesto a sangue!
«Se proprio devi origliare, almeno fallo come si deve!».
«Che vuoi dire?!».
«Tu hai sentito solo quello che volevi sentire, Edward! Perché altrimenti avresti capito che non parlavo di James!», gli urlo.
Sembra scendere dalle nuvole. «Ah. Non parlavi di lui? E allora di chi parlavi?».
«Parlavo di te, imbecille!». Ops".

L'estate è magia, libertà, divertimento con gli amici. E' il mese in cui tutto sembra possibile e ci si lancia in mille avventure. Vivere, quello è il motto. Ma molte volte ciò che sembra solo una facile avventura si trasforma in un difficile percorso. Ciò che sembra solo una ragazza da corteggiare diventa una ragazza anche da...
http://www.youtube.com/watch?v=B5qJC-A-UVM

"Mi chiamo Isabella, ma per gli amici sono semplicemente Bella, quindi potete chiamarmi così anche voi… siamo amici dopotutto, no? Ho 26 anni, e da alcuni anni a questa parte faccio parte di quel grande mondo che viene comunemente chiamato ‘animazione turistica’."
Per Bella sta per cominciare una nuova estate, un estate che si prospetta divertente come tutte le altre. Il suo lavoro di animatrice le permette di fare quel che più le piace senza dover compiere troppi sacrifici... a parte la sveglia che suona presto la mattina.
Con qualche cambiamento e con qualche nuovo collega con cui stringere amicizia, questa vacanza potrebbe diventare la migliore in assoluto... siete pronte a scoprire come?

«Bella, io sono davvero cambiato, credimi.», farfugliò confuso, e si sarebbe anche inginocchiato davanti a me se non avesse tenuto così tanto al suo orgoglio.
«Mi dispiace, ma è troppo tardi.»
Mentalmente, chiusi dietro a un portone tutti i ricordi che avevo con lui. Li imprigionai dietro alle sbarre, li cancellai e feci di tutto per eliminarli. Dovevano sparire, così come doveva farlo lui.
«Non ho più tempo per tutto questo. Non fai più parte della mia vita da quel giorno.»
Mi allontanai, lasciandolo lì. Presi fra le braccia mia figlia, la mia unica ancora di salvezza, e non mi guardai più indietro, chiudendo definitivamente quel capitolo della mia vita che tanto mia aveva fatto male e che ora non meritava nemmeno di essere considerato.
Sarei stata meglio, ne ero sicura, se lui fosse scomparso per sempre, lasciandomi finalmente vivere come avrei dovuto fare da sempre.
A Simona, Bianca, Camilla e Aurora. Loro sanno il perchè.

I passi dell'amore.
Fanfiction ispirata al libro di Nicolas Sparks e al film che ne hanno tratto.

Questa è una raccolta di extra, tratti dalla storia "The camp of love" e ambientati dopo la fine di quest'ultima.
"«Stai buona adesso, ho bisogno di baciarti per cinque minuti… o dieci. O mezz’ora…» sussurra.
«Anche per tutta la giornata! Io non mi offendo, sai?»
Sento la sua risata infrangersi sulle mie labbra prima che venga sostituita dalle sue. Ci bastano solo un paio di secondi per far sì che il bacio diventi passionale e acceso, molto acceso. Sono due mesi che non lo bacio, è assolutamente normale che mi sia mancato farlo! Per non parlare del sesso… Dio, se non ci trovassimo in un aeroporto, insieme a altre centinaia di persone, giuro che lo avrei spogliato e violentato nel giro di pochi secondi.
Lo so, gli ormoni ballerini mi trasformano in una ninfomane in astinenza."