"Quando un essere umano si toglie la vita, molte sono le cose che non ha più la possibilità di compiere. Il suicidio è peccato, il suicida è maledetto.
Quando un uomo si toglie la vita, una maledizione è pronta ad incombere sul suo spirito. Catene invisibili lo trattengono sul mondo dei vivi e la sciagura lo colpisce. Finché qualcuno non romperà la maledizione, lo spirito sarà intrappolato a metà tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Finché qualche cuore puro non spezzerà le catene, non ci sarà pace per lo spirito.
Ma se anche quel cuore puro venisse trafitto e macchiato per sempre, non ci sarebbe rimedio. Né per il suicida, né per lui."
-BaekYeol- accenni TaoRis.

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Non è cambiato niente.
Seokjin è il bambino che lo confonde ed il ragazzo che lo frastorna.
Il suo corpo è l'unico col quale ha voluto giocare ed il solo a potersi ancora permettere di giocare con lui.
Seokjin è la sua principessa, è sempre stato così, non è cambiato niente.
Niente.
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{ TaeJin }

Ed ora lui è lì, su quel patibolo e io mi chiedo chi abbia deciso cosa è giusto o cosa è sbagliato, chi abbia stabilito che, ciò che è contro-natura, debba essere eliminato, chi abbia deciso il nostro destino.

- E’ ora, Do Kyungsoo. – Afferma la guardia con un tono gelido.
Kyungsoo si volta verso di lui e gli dedica l’ennesimo sorrisino sbieco, la guardia lo fissa, uno sguardo pieno di disprezzo ma Kyungsoo lo accetta.
Come potrebbe biasimarlo?

Baekhyun è l’Anima della costellazione nota ai terrestri con il nominativo di Cassiopea. Lui è Shedir, Caph, Rubach e tutte le altre stelle che conformano la costellazione. Lui è l’essenza di quella stella, è la vita, lo spirito, l’animo di ciò che gli uomini chiamano Cassiopea. E lui, di Cassiopea, la regina d’Etiopia, non ha nulla.
Questa è la Legge Universale, vale per ogni più infimo elemento presente nello spazio e nessuno ha il potere di cambiarne le regole. Ogni elemento, essere vivente e non, è munito di una propria anima, uno spirito all'interno del corpo, dell’involucro che è visibile all'esterno. Ma essendo anime insite in dei corpi, queste non possono spostarsi oltre i confini imposti. Per questo Baekhyun non si allontana mai dalle sue stelle: se le abbandonasse, morirebbero spegnendosi. Ma a Baekhyun questo non importa, nella sua amata costellazione ha tutto ciò che gli serve e non ha mai desiderato di allontanarsi da essa. È sempre stato così, e sempre così sarà.
{BaekYeol}

Era un palazzo con i colori spenti come le persone che gli passavano vicino ignorandolo. Molti tra quelli che erano costretti a camminare per le strade parallele al grande portone giallo, cercavano in tutti i modi di farlo, per non venire in contatto con le persone che vi abitavano da tempo ormai.
Dentro quegli appartamenti vivevano senza rendersi conto di quello che accadeva all’esterno, erano chiusi nel loro mondo colorato.

E’ passato un po’ dalla “litigata” che c’è stata tra loro, ma la situazione sembra essere migliorata notevolmente. In realtà non c’è mai stato un vero e proprio chiarimento ma questo è uno degli aspetti del loro rapporto che Baekhyun ha sempre amato e che ama di più, quel loro comprendersi, quel loro chiarirsi senza aver bisogno di lunghi discorsi, di lunghe litigate. Baekhyun ha sempre amato quel loro modo di capirsi, solo tramite gli sguardi e quel loro modo di porre fine ad ogni lite con un abbraccio.

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«Babo?» lo richiama, quindi Jae alza lo sguardo in sua direzione, ma alla fotocamera appare come se stia guardando nel vuoto.
«No, non sono lì» lo corregge allora «E' qui che devi guardare»
Con la mano libera gli dà un lieve buffetto sulla guancia, appena sotto l'occhio, che il minore finisce per strizzare leggermente a causa del suo tocco;
tramite indice e medio gli vira poi il volto verso l'obiettivo, e quest'ultimo di Jae cattura lo sguardo, seppure esitante.
«...okay» gongola soddisfatto.
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[ DaeJae ]

Haeundae, lungomare di Busan.
E' qui, dove malavita e bella vita convivono, che Youngjae esercita il suo ruolo di pugile da strada più rispettato.
La sua privilegiata posizione sta però per essere insidiata da “El Diablo” – misteriosa leggenda della boxe libera di Busan, solito battersi a volto coperto e intenzionato a mietere vittime anche ad Haeundae.
Per prepararsi alla sfida, Youngjae s'allenerà duramente a fianco del fidanzato Daehyun, di norma residente lontano da lui ma al momento ad Haeundae per una fortuita coincidenza.
Intanto Yongguk svolge la sua professione di tatuatore all'interno dell'officina di Himchan, mentre questa viene visitata da Zelo e Jongup, due minorenni figli di papà con la fissa per le corse automobilistiche.
Tutti e sei si conoscono per un motivo o per l'altro, ma soprattutto conoscono El Diablo e ne attendono l'incontro con Youngjae: quest'ultimo, però, non sa che quel pugile gli è già più vicino di quanto possa immaginare...
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   DaeJae bonus:
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2057359&i=1 
   L'extra di Kai (EXO): 
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1846855&i=1        || contiene trascurabili spoiler.
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{ DaeJae + diverse combinazioni tra i restanti + cameo di altri idol }

I giorni passano, le settimane pure. Sehun e Luhan si parlano poco, più che altro è Luhan che cerca di parlare con Sehun, ma le loro conversazioni non durano mai più di cinque minuti.
E’ tutto così strano per Luhan. La lontananza di Sehun, la sua assenza, i suoi silenzi, è tutto così pesante, quasi insostenibile.
Quello che più gli manca però è il suo sorriso, quel sorriso lieve e accennato, quello che stranamente Sehun ha sempre e solo riservato a lui.

Byun Baekhyun non ama gli animali, in particolare i gatti. Eppure si ritroverà in casa con un gatto per colpa dell'insistenza del suo migliore amico che vorrebbe solo rivederlo rivivere, felice e sorridente dopo quel giorno.
Byun Baekhyun è innamorato, lo è sempre stato ma non ha mai trovato coraggio per dichiararsi, vittima di una delusione d'amore tutta insita nella sua testa.
Byun Baekhyun pensa di stare impazzendo. Dopo quel giorno la sua vita è morta e tutti gli ordinano di dimenticare. Ma come si può dimenticare ciò che si ama? Quel gatto sarà proprio la causa della sua pazzia, inoltre. Ma perché, in fondo, quel gatto ha gli stessi occhi della persona che tutt'ora ama...
-BaekYeol-

Le vite di alcuni ragazzi di Seoul si stanno per incrociare, "grazie" al susseguirsi di eventi particolari.
HimChan sta festeggiando in solitudine il suo 18° compleanno, quando suo padre, si presenta in casa con il pericoloso e drogato Bang YongGuk. I due, costretti alla convivenza forzata -a causa del lavoro del padre di HimChan- riusciranno ad andare d'accordo? O continueranno ad odiarsi?
Daehyun è l'ennesimo caso perso della città. Insieme a Kibum, Tao e SeYong, passano le loro giornate tra rapine e droga. Un incidente inaspettato, scombussolerà la loro vita e quella di Jinki e YoungJae...
Zico è un ragazzo che si è abbandonato a se stesso in seguito ad un qualcosa avvenuto a "causa sua" tempo fa. Cosa sarà mai? C'entra qualcun altro? E la colpa, sarà realmente sua?
Inoltre, cosa nascondono nei loro cuori questi ragazzi? Cosa li ha spinti ad autodistruggersi?
Come si scontreranno i destini di queste persone e di tutti i loro amici?

Non credo nell’amore a prima vista. Non ci ho mai creduto, a dire il vero.
Sono eternamente convinto che non è un innamorarsi, ma un ritrovarsi, un meritato premio dopo tempo passato a cercare quegli occhi, quell’anima incastonata nel sorriso della dolce metà. Un segno del destino, per l’appunto.

«D-Dae…» - Aveva un tono di voce che sembrava preoccupato…triste.
«Cosa c’è Jae?» - Dissi con un tono di voce altrettanto preoccupato, spaventato dall’idea che magari potesse sentirsi male.
«H-ho bevuto tanto…sai…» - Disse mostrando una risatina quasi isterica.
«Vedo» - Dissi con un tono un po’ più serio, come a rimproverarlo.
Alzò un po’ lo sguardo, mi fissò per un paio di secondi e poi scoppiò a ridere. Una risata fragorosa.

Dal capitolo 15:
-Le Le- mi chiamò e, a quel punto, lo fissai, -io sono quasi morto stasera… te ne rendi conto? Se io non ci fossi stato… non oso pensare a cosa sarebbe potuto accadere- scandì bene le parole, fissandomi intensamente, la sua mano tremante. –E non puoi venirmi a dire che non mi hai chiamato per questo assurdo motivo… c’è dell’altro?- mi domandò, scrutandomi con quegli assurdi occhi nocciola profondi.
[...]
E poi accadde.
Qualcosa in Seung Hyun scattò e un guizzo dorato attraversò il suo sguardo, prima che si chinasse verso di me a poggiare le sue labbra sulle mie. Erano morbide, così morbide e soffici come nuvole, leggere e dolci come piume; un bacio casto, un gesto così semplice ma così bello da farmi emozionare come non mai.