....Così Harry fu costretto a perdersi in quegli occhi. Occhi proibiti come il suo amore per lei. Occhi talmente profondi e belli da dover essere illegali.
Spero di avervi incuriosito!! ;) entrate e datemi un vostro parere.

Era tutto nato per caso. Era tutto successo per caso. Che forse in questo caso bisognerebbe parlare di destino.
Si il destino.
Colui che gioca brutti scherzi e che fa ridere e piangere allo stesso tempo. Colui che frega e può fare felici oppure può logorare dentro.
Nel mio caso se c’entrava il destino doveva essere stato crudele con me per certi versi.

Keira Knight.
Questo è il suo nuovo nome.
è una vampira, una delle più antiche e potenti.
Torna a Londra dopo 300 anni per vivere una nuova vita.
Una nuova vita per uccidere di nuovo.
Si iscrive ad un liceo per frequentare l'ultimo anno.
Incontra 5 ragazzi.
Si fidanza con uno di loro,Niall, mentre, con un altro, Louis, fa una scommessa:
Chi si innamora per primo perde.
Nessuno sa della vera natura di Keira, e soprattutto, non sanno che lei, non può amare.

Morire a sedici anni non era nei miei piani.
Ma qualcuno mi aveva lasciata sulla terra,come una mina vagante e io avrei scoperto il perchè.
*dal testo*
"Ciao!" sentì parlare,ma ignorai,era impossibile che le persone vedessero me,un fantasma.
"Dico a te,moretta" mi voltai confusa
"Tu mi vedi?"
"Non dovrei?" fece un ghigno
"No" risposi.
"Comunque io sono Harry"
"Kaya" risposi poi continuai "Smettila di parlarmi o la gente ti prenderà per pazzo" dissi.
"ma cosa dici?"
"Io non vivo,Harry"
Se vi interessa aprite!
{Doda}

Lo guardai un’ultima volta, prima di chiudere gli occhi, proprio mentre lui riapriva i suoi.

"Scommetto che farmi da infermiere era uno dei tuoi sogni nel cassetto" ironizzo mentre lo osservo prendersi cura di me con tanta veemenza.
Lui versa l'acqua nelle tazze e le poggia sul tavolo, mentre il contenuto si tinge di un pallido color ambra.
"Ho passato giornate peggiori" dice, stringendosi nelle spalle.
"Quindi questa potrebbe rientrare in un'ipotetica top ten delle migliori?"
Louis mi guarda attentamente, come se stesse scegliendo con cura le parole, poi "Forse", mi sorride in quello che mi sembra un tono piuttosto malizioso.

-H...Harry.. non p..possiamo.- disse senza realmente pensarlo mentre sospirava dal piacere.
-Perché..?- chiese lui continuando a scendere con la scia di baci.
-Siamo fratelli..-
-Tecnicamente..- la corresse il ricciolo. -Siamo fratellastri.-
OS ROSSA, SE NON TI PIACE IL GENERE, NON ENTRARE.

Lo vidi aprire la bocca per dire qualcosa, ma lo afferrai per le spalle e lo tirai rudemente a me. Con una voracità inaudita gli divorai la bocca. Non aspettai. Non chiesi. Presi e basta.
Leccai freneticamente le sue labbra carnose, e lo sentii ansimare. Mi tirai leggermente indietro e lo fissai dritto negli occhi. Erano scuri e penetranti, pienamente colmi di desiderio.
Fu questione di un attimo, e mi spinse contro le piastrelle del muro, sotto il getto di acqua calda. Si avvicinò e la sua mano corse ai miei capelli ormai zuppi, stringendoli in una morsa dolcemente dolorosa. Mi inclinò la testa lievemente indietro e mi fissò con un sorrisetto soddisfatto, mentre gocce d’acqua schizzavano sui nostri volti e suoi nostri corpi. Lo guardai con aria di sfida.
Sfida che Zayn accettò con tutto se stesso.
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Mia prima fan fiction. Spero abbiate anche solo un secondo da spendere per leggerla e lasciare una recensione. Accetto più che volentieri anche le critiche, perchè credo che siano costruttive.
Buona lettura :)

Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
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Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.

«Louis è il padre del mio bambino» dissi sottovoce con tono piatto. Mio cugino spalancò gli occhi appena sentì quelle parole e si alzò dal letto di scatto, squadrandomi.
«Chi è quella testa di cazzo?» gridò sottovoce per non farsi sentire, né da Nathan né da Anne e gli altri. Io annuii abbassando lo sguardo. Harry si abbassò verso di me e mi mise le mani sulle spalle «Dimmi che stai scherzando! Lui non può essere il padre di Nathan!»
«Secondo te non ricordo con chi ho fatto sesso, Harry? E’ lui, Louis Tomlinson. Mi piaceva, molto temo fa, peccato che lui mi abbia solo usata! Veniva al mio stesso liceo a Doncaster, e ora non ci credo che sia qui, dall’altra parte della casa. Guarda un po’ tu che coincidenza!» chiarii mentre altre lacrime di rabbia scendevano sul mio volto.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.