"Poi incrocia lo sguardo di Otoya. Gli occhi acquamarina che si perdono in quelli cremisi. "
[Partecipante alla Maritombola 2012 - Prompt 46 ~ ]

Maledizione, Okita Souji.
Sei davvero un irresistibile demonio.
[Partecipante alla Maritombola - Prompt 66 ~]

Ma c'era una battaglia da affrontare; era tempo di lasciare i lieto fine a coloro che non avevano un'apocalisse da gestire.
Fan fiction nata da una ruolata con alcuni amici. E' la mia prima one-shoot rossa, siate buoni con me!

Per quei visi belli che al risveglio piangi, come fosse per davvero un addio.
“Le cose più dolci, se divenute ordinarie, perdono il loro grato piacere..." o forse no.
Tra spettri e saké, per rendere un addio più leggero.
[Prima classificata al contest Courage, Honor and Nakamaship di Angelsword e vincitrice dei premi Shakespeare, Piuma d'Inchiostro e Opposizione]

-Matt! Ehi, Matt! Svegliati! Matt, svegliati!-
Fu la voce di Alfred a rubarlo, con forza e prepotenza, al mondo dei sogni. Dovette stroppicciarsi più volte gli occhi, colpa anche del notevole male al cranio che gli intontiva completamente i sensi e la posizione innaturale che aveva assunto e mai più cambiato nel cadere come un masso sul proprio letto.
Il fratello lo aiutò nel processo, cominciando a scuoterlo come uno straccio sporco. Matt non ebbe neanche la forza di insultarlo o pregarlo, semplicemente, di smetterla.
Alfred aveva la pessima abitudine di trattarlo come gli pareva, senza avere molta cura di qualcosa che fosse al di là della sua persona. Matt aveva sempre pensato a lui come un bambino troppo cresciuto – e per questo impossibile da colpevolizzare – ma c’erano certe volte che avrebbe tanto voluto prendere la propria mazza da hockey e spaccargliela in testa, conservando sempre tutta la ragione possibile.
Quello era uno di quei momenti.

Antonio non era una persona tanto parsimoniosa di parole - Roderich lo sapeva bene, o meglio lo sapevano le sue orecchie.
Aveva parole per tutto, anche per le più grandi inezie che solo lui riusciva a cogliere. E certe volte, davvero, l'austriaco si domandava che razza di gusto ci provava a rivelare ogni dettaglio che gli venisse in mente.
[Dedicata a Frances e Alicyana, con tutto il mio affetto (L)]

Lo prese con le mani quel viso dalla pelle chiara - perché la smettesse di scappargli.
Lo prese e lo strinse quel tanto che gli desse la consistenza del reale. Roderich era lì, lo sentiva sotto i polpastrelli, sotto le dita febbricitanti.
[SpagnAustria, per Fra (L)]

Perchè gli occhi di Antonio hanno la strana capacità di non farlo sentire un inutile umano come gli altri. E' piacevole. E' piacevole leggere i suoi messaggi la notte, anche se è una cosa che farebbero dei liceali. E' piacevole svegliarsi sapendo che qualcuno sa che esisti, che ha pensato a te mentre iniziava la sua giornata. E' bello parlare di musica. E' bello stare con lui.
[Roderich Edelstein♥Antonio Fernandez Carriedo//RoundRobin nata da lunghe Roleplay di un Alternate Universe//In stretta collaborazione con Frances]

Il buio della notte è talmente denso da risultare limpido, agli occhi affinati dei portatori di morte. La trincea è silenziosa, turbata solo dal respiro regolare degli uomini di guardia che osservano il nemico in attesa del suo cedimento, e i loro passi risuonano attutiti per i camminamenti ingombri.
Una notte in trincea. Un fucile, tre sigarette, e uno sparo.
[WWI, war side] [Austria, e un po' anche Italia]

Arthur era lì, a portata di bocca, a meno di dieci centimetri di distanza e a sua completa disposizione.
«Tu...», corrugò la fronte, un po' preoccupato, «Qui?»
In fondo, cosa gliene poteva importare di sua madre, dell'America in generale o del resto del mondo, quando c'era la mano di Alfred che, «Uh...», premeva sul suo inguine e, «Shhh...», si intrufolava nei pantaloni?
Us♥Uk [ E la dannosa presenza di Peter. ]

- Che cos’era quello fratellone Spagna?- domandò la vocina cinguettante di Veneziano.
Spagna sorrise e Austria arrossì – Quello, Veneziano- disse sfiorandogli una guancia con il dorso della mano – si chiama “amore”. [Tentativo di Spaustria, dedicato in un modo veramente contorto a Frances]

Un giorno gli dirà della gloria, delle ribellioni, dell’orgoglio.
[...]
Un giorno gli dirà del dolore di vivere in una casa vuota, giorno dopo giorno, senza neanche più un bambino, un amico, uno sposo, un figlio, un fratello, un fantasma a fargli compagnia.

[50 frasi HotsumaShuusei]
«Perché sembri aspettare qualcuno che non sono io, Shuusei?»

"Pretendere di dimenticare era impossibile, imporsi di poterlo fare, inammissibile." Frammenti di una storia d'amore oscurati dal tempo.

Shuusei lo sapeva bene; che era lui a vivere sulle spalle di Hotsuma e non il contrario.
«Non hai paura, Shuusei?» lo sente domandare.
«Di cosa?»
«Di me.»
[Shonen-ai lievissimo]