Darcy sorrise, sentendo le lacrime che già le salivano agli occhi. “Grazie per tutto, Nialler...”
“Grazie a te” La interruppe lui. “Non voglio mettermi a piangere, D, perciò voglio solo dirti che per me sei tutto. Anche se non lo sai, hai fatto così tanto per me da quando ti ho conosciuta che non puoi nemmeno immaginartelo, come non puoi immaginare quanto mi faccia male lasciarti andare via, ma so che neanche legandoti riuscirei a fermarti.”
Darcy rise, fra le lacrime. “Vero” Sussurrò.
“Se lui ti fa soffrire, gli spacco la faccia” Obbiettò Niall, fissando Harry con uno sguardo, non di odio, o rabbia, semplicemente invidia. Invidia per qualcuno che è riuscito facilmente a volere quello che tu hai sempre voluto. Uno sguardo del tipo 'Come hai fatto, svelami il tuo segreto.'
Harry salì in macchina. “Andiamo, Darcy, perdiamo l'aereo.”
“Devo... Devo andare” Mormorò Darcy stringendosi nelle spalle.
“Lo so”
Darcy gli gettò le braccia al collo. “Ti voglio bene, Furby. Tornerò.”
Niall la strinse a sé. “Le ali sono fatte per volare. Spiegale. Buon viaggio, piccola D.”
Niall, di fianco a suo fratello, guardò quella macchina sfrecciare e sparire. Si sentì vuoto dentro.

«Okay, lo so che mi odi e non posso negare che anche io provo un odio profondo verso di te e verso tutta questa situazione, ma dobbiamo conviverci e quindi, per il bene di tutti, non provare a sfiorarmi neanche un capello, anzi no, meglio, limitati a buongiorno e buonasera.» ringhiò Jessica, serissima.
Louis restò scioccato con la bocca semiaperta, forse per la troppa vicinanza a quello sguardo di un verde così intenso e a quelle labbra rosee così delicate;
ma dopo una manciata di secondi, scacciò quegli strani pensieri che gli frullavano in testa, abbozzò una risata e con la mano destra catturò il mento della ragazza, lasciando tra i loro volti uno spazio di tre centimetri scarsi.
«Non ti darò mai tregua, Styles» disse con un sorriso malizioso.
**
Si può odiare a tal punto un fratellastro tanto da innamorarsene?

'Si, sono Lake, e questa è la mia storia.'

Lei, Madison Lake, incinta a 17 anni.
Lui, Louis Tomlinson, diventa padre a 19 anni senza saperlo, poiché parte per l'America.
Si rincontreranno dopo più di tre anni, con qualche imprevisto.

“Ah quindi siamo soli.” Dissi sorridendo. Harry ammiccò un sorriso malizioso.
“a quanto pare si.” Rispose.
“Ho fame.” Dissi.
“che vuoi per cena?” mi domandò il riccio.
“te” riposi.
Lui sorrise mostrando le fossette e per l’ennesima volta affondai un dito in una di queste. Amavo farlo.

[...Era come quell’angioletto bianco che ti compare sulla spalla e ti dice quello che devi fare, come se fosse la parte buona di te.
Io ero il diavoletto, quel demonietto vestito di rosso sempre in contrapposizione con l’angelo.
Però, vedi, il diavolo senza l’angelo non può stare.
Sono come le calamite, due poli opposti si attraggono, no?
E come sarebbe il polo positivo senza quello negativo? Come sarebbe il diavoletto senza l’angioletto? Solo.
Come ero io.
Sola...]
[...Avrei voluto diventare ragazza con lui, avrei voluto essere sempre al suo fianco, per vedere i suoi lineamenti cambiare, per festeggiare con lui per il primo accenno di barba sul suo volto.Per vedere vederlo diventare uomo.
Ma non ho potuto...]
[...Avrei voluto averlo affianco a me, abbracciarlo e stringerlo forte, sentire il suo corpo, la sua pelle sulla mia, avrei voluto stare con lui, stringerlo forte e non lasciarlo andare mai più...]

Oltre ad aver subito la perdita dell'uomo più importante della mia vita, mio padre.
La mia vita non è mai stata tutta rose e fiori.
Sopratutto se ci aggiungiamo: essere il bersaglio preferito del ragazzo più arrogante di tutta la scuola, Zayn Malik.
A prima vista può sembrarti un'egoista, altezzoso ragazzo tutto preso da sé.
Così aggressivo da sentirsi quasi 'il dio sceso in terra',
Ma solo imparando a conoscerlo capisci che è anche peggio.
Viene sempre affiancato da altri quattro delinquenti che lo seguono come dei cagnolini.
Io sono Lizzie Coleman, soprannominata Liz e questa è la mia vita,
Anzi questo è quello che io chiamo 'incubo'.

«[...] Questa classe è sempre stata la peggiore di tutta la scuola. »
«Come mai?»
«Perchè Louis Tomlinson, un nostro compagno di classe, è il figlio del preside e a causa del potere di suo padre è trattato con riguardo da tutti, per cui fa quello che vuole e nessuno gli dice mai niente. E così anche i suoi amici. Se non vuoi avere problemi a scuola non è il caso di averlo come nemico.»
Pure il figlio ribelle del preside devo avere in classe, eh? La mia solita sfiga.
[ATTENZIONE: Presenza di linguaggio volgare, se non vi sta bene NON leggete]

STORIA IN REVISIONE. UN MESE/DUE PRIMA DEL CONTINUO.
PROTAGONISTA: cambio nome Shani- Faith.
NON CONSIGLIO DI LEGGERLA ANCORA, DATO CHE CAMBIERANNO ANCORA UN BEL PO' DI COSE.
Fu allora probabilmente che si rese conto che non si sarebbe scocciato facilmente di quella piccola stronza.
Se ne accorse lì, mentre baciava quelle gambe ricoperte di lividi e di vari graffi. Se ne rese conto mentre entrava dentro di lei, senza preoccuparsi di farla abituare alla sua presenza, e pensando solo al suo di piacere.
L'importante era che però se ne era reso conto.

Helena Styles e Harry Styles sono fratelli.
Helena Styles e Louis Tomlinson sono fidanzati dalle medie.
Helena Styles e Liam Payne sono migliori amici.
Alexandra Mason e Helena Styles sono migliori amiche.
Alexandra Mason odia Harry Styles.
Alexandra Mason e Niall Horan sono migliori amici.
A scuola sono conosciuti come ''i fantastici sei''.
Ma cosa accadrebbe se ''i fantastici sei'' diventassero sette?
Può l'arrivo di un ragazzo scombussolare la monotonietà di questo gruppo?
E cosa può accadere a causa di un richiamo da parte di un professore?
Questo è il potere del liceo.

MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Dei ragazzi in una casa...
Un reality show con tante telecamere
Sbronze... Tante sbronze
E MOLTISSIMI CASINI
QUESTO è IL GRANDE FRATELLO VOTATE CHI VOLETE CHE LO VINCA.
(Se cercate una fan fiction seria, questo NON è il posto giusto).

Ci eravamo trasferite nuovamente in un'altra città, Londra. Anche se io, ne ero dannatamente stufa. Conoscere nuove persone, farmi una nuova vita, svuotare gli stessi scatoloni delle stesse altre volte. Beh, non mi divertiva più come quando ero piccola.
Volevo solo un pò di stabilità nella mia vita. Chiedevo forse troppo?
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Un ragazzo, stava strattonando più e più volte una sua coetanea.
Sapevo che avvicinarmi a loro per aiutare quella povera ragazza sarebbe stata una pazzia che mi avrebbe portata a farmi dei nemici. Ma poco mi importava, sarei stata poco in quel posto.
-Lasciala in pace.- Urlai dal nervoso. Mentre, più lontano a me due ragazze guardavano la scena con gli occhi lucidi. Senza fiatare.
Entrambi si girarono. Il ragazzo mi guardava sbigottito senza, però, mollare la presa da quella ragazza.
-Ti ho detto di lasciarla in pace. Sei forse sordo?- Sbottai, ricevendo come risposta un semplice ghigno.
-Immagino che non sai chi sono, vero?- Mi chiese squadrandomi dall'alto verso il basso.
-Un' arrogante mezzo uomo che se la prende con chi non ha la forza per difendersi, giusto?-
-Lo sai che con quest'affermazione ti sei assicurata un nemico, si?-
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Può l'odio trasformarsi in amore?

Due ragazze, Bessie e Kamryn, hanno scelto per la loro vita una strada sbagliata.
Alcool, droga, e bullismo le hanno portate in un riformatorio in Scozia, circondato dal nulla: il Brat Camp.
Cinque coinquilini le aspettano dentro la stanza 111, cinque coinquilini strani, considerati perciolosi dalla maggior parte dei ragazzi nel Camp, cinque coinquilini con storie diverse dalla loro, ma con uno stesso scopo: uscire da quella via la cui buona condotta era scomparsa.

"Come ti chiami?"
"Anne" sorrise lei.
* ero piccolo,tre anni appena e mia sorella mi stringeva.
la mamma era morta,ed era tutta colpa sua *
"Harry" risposi io.
Ed intanto,pensavo solo a lei, mia mamma Anne ormai morta,per colpa sua: Jefferson.

TRATTO DAL PRIMO CAPITOLO.
"-Merda! oddio, scusa- dissi inciampando e spintonando una ragazza.
-Oh, non fa niente- mi disse. Appena alzò lo sguardo due occhioni teneri mi iniziarono a fissare.
-Io sono Samantha Margharet Smith, ma chiamami Sam. Odio il mio intero nome- dissi sorridendole.
-Piacere, sono Demetria Devonne Lovato, ma chiamami Demi, non mi piace essere chiamata così- disse ridendo. Mi piaceva quella ragazza. Ispirava felicità."
In questa storia entreranno a far parte anche i Oned e forse Justin. Su, che aspettate? Leggete :33