Gli occhi del maggiore guizzavano lungo ogni centimetro del suo corpo. 
Mai aveva visto tale bellezza. 
La sua pelle olivastra risaltava alla perfezione gli occhi azzurri come il cielo, il suo corpo era talmente perfetto che sembrava essere scolpito dal più abile degli artisti, e il suo sguardo, carico di desiderio e un pizzico di dolcezza, era il più dolce dei veleni, in grado di ucciderti molto lentamente. 
Kyungsoo non aveva mai visto tutta questa bellezza imprigionata in un essere vivente, e ora che contemplava l'essere dinnanzi a sé non può far a meno di rimanere a bocca aperta.

«Che stai facendo?» aveva chiesto.
Park Chanyeol non era per niente preoccupato di essere stato scoperto, anzi. Dentro di lui sentiva un senso si sicurezza e felicità.
«Eri così sovrappensiero che il tuo volto aveva assunto un espressione malinconica. Ed eri perfetto, per non essere fotografato.»