Gio e Michelle – l’ordine dei loro nomi è corretto così, perché sa di musica – si conoscono da cinque anni, cioè da quando Michelle aveva più o meno quattordici anni e frequentava il primo anno di liceo. Le loro vite non sono più le stesse da quel pomeriggio lì, in cui Michelle decise di mettere tutto da parte, e di credere soltanto alla sorprendente e sempre nuova e formidabile e emozionante dote della vita: cambiare.
Teatro, vita, amore. Non sono forse uno parte dell'altra in qualsiasi ordine li si ponga?

Baudelaire mi ha fatto il gran torto di inventare un titolo così geniale e famoso da non poterlo rubare. Mi limito quindi a farne un vago riferimento, regalandovi - e teneteli pure, se volete - i Fiori del mio Campo, ovvero le mie poesie più brutte, che però a fine giornata sono comunque le Mie.
Una raccolta di goffe poesie su come l'amore possa essere l'unico argomento, sempre. Buona lettura.