“C-cos'è quella cosa?”
All'inizio Magnus fissò Alec perplesso, non capendo a cosa si stesse riferendo. Poi sollevò il capo, guardando nella direzione indicata dal dito dell'altro. Sopra le loro teste pendeva qualcosa.
Allungando un braccio, il maggiore riuscì facilmente a raggiungere l'oggetto non identificato sopra le loro teste.
“É solo una pianta.” Gli disse, ghignando nel sentire il corpo muscoloso del minore avvicinarsi al proprio.
“E ho anche capito cos'è.” Affermò sorridendo.
“E cosa sarebbe?” Domandò avvicinandosi ulteriormente a Magnus.
Vedendo il più piccolo sporgersi a quel modo, il moro non riuscì a trattenersi.
Gli rubò un bacio, le loro labbra si incontrarono così velocemente che l'altro non sembrò aver capito quello che era accaduto.
Magnus ghignò, guardandolo da una breve distanza.
“É del vischio. É tradizione che ci si baci se si passa sotto di esso. Probabilmente lo ha messo tua sorella.”
[PAIRING: Malec]
OS scritta in parte in collaborazione con Vagry

Ispirata a questo prompt: "Ti ho appena conosciuto e sei la persona più dolce del mondo, ma ho una specie di cotta per qualcuno che scrive storie molto perverse sul suo blog e con cui ho parlato, ha persino scritto smut per me..."
[Storia Revisionata]

Au Malec!texting
*
Alec , alle prese con il suo nuovo telefono , sbaglia numero e conoscerà un eccentrico party planner , che gli farà scoprire cosa significhi vivere la propria vita senza paure e remore.
*
Tutti mondani. Malec Clace Sizzy

Magnus alle prese con Alec e la loro prima volta.
[FLUFF - MALEC]

"Che ti prende?" Magnus inizia a scocciarsi. Non c'è niente che meriti la loro attenzione, neanche...
"Il tuo maledetto gatto! Ci sta fissando!"
[Sì, è esattamente quello che state pensando | 688W | Storia partecipante al P0rnfest #9]

Quando Magnus Bane rispose furioso, non poteva sapere chi c'era dall'altro capo del citofono.

[...]"Sullo sfondo di una New York mondana e piena di sotterfugi, di club segreti e demoni impazziti, omicidi e brutali lotte, ci saranno anche i sorrisi e gli amori, il dolore e le storie di questi due protagonisti, e di tutti coloro che li circondano.
Perché, nonostante i ruoli capovolti, la storia cambiata e la linea temporale simile, il loro amore sboccerà ugualmente. E loro resteranno esattamente come sono, perché il passato li ha formati e resi ciò che adesso smuove le fondamenta di New York, ribaltando le Leggi e trasgredendo sempre alle regole che, da tempo, mantengono l’equilibrio dei mondi.
Benvenuti nel Mondo capovolto degli Shadowhunters."

Una vacanza mozzafiato, città tutte diverse le une dalle altre e colme di bellezze da capogiro, ricordi che si formano per sempre nella memoria di Alec ad ogni sosta, ad ogni istante passato con Magnus in quel viaggio speciale, solo loro. Vienna, però, sarà purtroppo l'ultima tappa di questa avventura così bruscamente interrotta, eppure sarà quella che lascerà impressa nella mente di Alec il più selvaggio e passionale dei momenti insieme, quello al quale ritornerà più spesso col pensiero e col cuore.

Cosa succedere se uno Shadowhunter e i suoi amici frequantano la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts? Cosa succede se due persone destinate a stare insieme come Alexander Lightwood e Magnus Bane si trovassero nella stessa scuola, rispettivamente nei panni di studente e professore? lLamore e l'attrazione vinceranno sui dubbi che una relazione proibita inevitabolmente crea?

Alexander Lightwood è un ragazzo innamorato del suo migliore amico. Nessuno sa che lui sia gay e, di certo, lui non vuole farlo scoprire quando una sera, per un scommessa, si trova nel quartiere di Pittsburgh, noto per la presenza di locali gay. Quella sera la sua attenzione è catturata da un ragazzo di nome Magnus, con cui avrà la sua prima volta. Fra amore, sesso e gelosie, questa storia parla di Alec, del suo amore, della scoperta di se stesso e della sua sessualità.
È il mio primo esperimento con una storia a rating rosso e un cross-over, spero vi piacerà :)

«Risponde Magnus Bane, Sommo Stregone di Brooklyn. Chi parla?» la sua espressione cambiò radicalmente, passando da un professionale interesse a quella che sembrava voglia di dare a fuoco qualcosa. «Ah, siete voi.» mugugnò. Fece qualche passo, attraversando la stanza e andandosi ad appoggiare con i gomiti sul bancone da bar.
Alec fissava come ipnotizzato la linea elegante della posa dell’altro, e della curva della sua schiena, e i suoi movimenti mentre spostava il peso prima su una gamba e poi sull’altra. Intanto lo stregone proseguiva la sua telefonata con tono quasi assente, e indifferente.
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Missing Moment CoA. IL Missing Moment

Una malec rossa perfetta per chi urla al solo sentire i due nomi.

[Scritta per il p0rn fest #8]
Alec socchiuse gli occhi, osservando il suo fidanzato con un'occhiata sospettosa. Restò in silenzio qualche minuto, in attesa di spiegazioni, prima di chiedere. "Dimmi se ho capito bene. Vuoi curarmi le ferite con un metodo alternativo?"
Lo stregone fece un sorriso bianco e luminoso, ricambiando il suo sguardo. "Sì, ti curerò come fanno i gatti."
"Tu passi troppo tempo con il Presidente" borbottò, scuotendo la testa, il cacciatore, troppo stanco per chiedere altre spiegazioni dopo la battuta di caccia.

“È in ritardo!” sbuffò Magnus sprofondandosi sulla sedia irritato. “Perché ci mette tanto?” continuava a porsi queste domande e sentiva la rabbia ribollire dentro di lui, stava per prendere il telefono per chiamarlo e urlargli contro, quando, sentì la porta d’ingresso aprirsi, gli aveva dato una chiave per far sì che potesse raggiungerlo quando voleva, anche mentre dormiva.. anche se finora non l’aveva mai fatto.

In un attimo, tutti gli occhi dei presenti nel locale furono sulla figura che era appena entrata dalla porta, Alec l'avrebbe riconosciuta ovunque : era Magnus. Lo stregone sapeva di attirare l'attenzione dei presenti, infondo chi non avrebbe notato un ragazzo alto, magro, con un bel fisico, la pelle ambrata e degli occhi accattivanti a contornare il tutto? E poi, diciamocelo, anche un cieco lo avrebbe visto con il suo abbigliamento tutto lustrini e paillette. Ma, comunque, egli rivolse il suo sguardo solo al Nephilim dagli occhi color ghiaccio, che era rimasto a fissarlo, con la pancia che faceva qualche leggerissima capriola.