«Si, in effetti era prevedibile. Allora: Parigi, Terra, Sistema Solare. Anno 1686, un giorno estivo, uhm... per il posto preciso, Café Le Procope. Credo di aver già incontrato il buon vecchio Cutò, una volta o l’altra, ma non mi riconoscerà facilmente. Uh, è un bene o un male?»
Il primo gelato. Letteralmente.

{Bookverse - cambia solo il riferimento a una scena e la traduzione di "Jack" in "Tizio"}
"La liscivia sfrigola sul mio bacio e Marla mi guarda. Lei è qui, a differenza di Tizio quando è toccato a lui.
Credo di aver abbandonato la sofferenza tradizionale quel giorno sulla spiaggia. Cadendomi sul mignolo del piede, il palo del pollice della mano mi ha fatto male. Svegliandosi e non riconoscendomi come la parte migliore di sé, Tizio mi ha fatto male. Il resto – il cazzotto – è molto molto molto relativo."

"- Mamma, mi passi un po’ di H2O?
- Mamma, in questa pasta c’è poco NaCl!
- Mamma, dici a papà di piantarla di fumare? C’è un sacco di CO2!
- Mamma, dov’è il kit del piccolo chimico?"

«“Pensi ancora che io abbia delle manie di persecuzione, dunque?”
“Lo sai, è colpa dei Gorgosprizzi.”
“I Gorgosprizzi non esistono.”
“Non lo pensi davvero.”»

"«Provaci tu, Hershel, tu che sei un genietto!» lo invitò Robin Faith, un tipetto che conosceva appena di vista."

[Volo nella Notte]
"- Una Y! Una vera Y! – Mosca Mye aveva contenuto l’esclamazione nella piccola gola, e solo al termine del lavoro del padre l’aveva lasciata frullare nella stanza."

"Ti avvicini pericolosamente al bordo, ma sai bene che non cadrai nemmeno sporgendoti nel burrone. Tante volte ti sei esposto a rischi e voragini ben peggiori, ma nonostante ciò tu sei ancora vivo."

"Sofia si soffiò il naso su un fazzoletto candido, rivedendosi ancora su quel treno."

Nessuno può capire quanto ho sofferto - nessuno di loro ha mai provato tanto sulla propria pelle. Nessuno si rende conto di quanto sono stato solo, e di tutto ciò che ho dovuto sopportare.

Aveva dieci anni.
Il maglione di lana, di un arancio acceso, era visibilmente troppo largo: ricadeva diversi centimetri oltre la cinta, coprendo le tasche dei pantaloni.
«Vieni, Hershel, Andrew sta aspettando».

Però, e che virgola, siamo tre. Per quanto mi faccia schifo essere il secondo, siamo tre, non due quattro cinque settordici.

Ogni amore era inutile. Ma Jealous aveva imparato a proprie spese che reprimerlo era inutile almeno tanto quanto provarlo.

[Ma come ti vesti!AU]
«Andiamo, credi davvero che sia questo burattino porta-maglioni a parlare? A proposito, i suoi orribili abiti sono ricolmi di dinamite, bello».
Fu allora che Jim mise in atto la sua splendida e modaiola entrata in scena, sfoggiando il Westwood e un'espressione disgustata. «Ma come ti vesti?!» iniziò.

Quattro drabble, quattro PoV.
Vedeva Humpty posarsi sul ciglio del muro.