La clinica Whiterman si trovava alla periferia di Traverse Town, abbastanza vicina al mare da poterne immaginare lo sciabordio e abbastanza lontana da farne sentire la mancanza, pungente come un ago sotto un materasso troppo sottile.In realtà tutto in quella clinica, dove l'attività meno deprimente era vagare per i corridoi vuoti, era troppo sottile- sottili i muri delle loro camere, sottili i vetri delle finestre che nessuno apriva per sentire il vento sul viso, sottili le voci del personale, dei terapisti che ad intervalli periodici sottoponevano tutti alla solita serie di domande, venate di indifferenza e di un certo sadismo- sottile e viscido anche quello.Erano liberi di entrare e uscire dalle loro stanze, se ritenuti abbastanza stabili e degni di fiducia. Animali in una gabbia che non si capiva bene se fosse lì per proteggerli dal mondo, o per proteggere il mondo da loro.
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"Ti guardi attorno, reprimendo uno sbadiglio; sembrerebbe tutto in ordine: i libri riposti sulle mensole in ordine di altezza, il tavolo immacolato al centro della stanza, i quaderni di appunti impilati sulla scrivania.
Le teche immacolate che mostrano campioni di rocce da tutto il mondo.
Sembrerebbe tutto in ordine, ti ripeti, se non fosse per la mancanza del dettaglio più importante: lui non c'è."
Daigo esplora Hoenn, in lungo e in largo, senza fermarsi mai. Cerca minerali, rocce, pietre preziose da tutto il mondo. A volte, però, ci immergiamo talmente in qualcosa da dimenticarci di tutto il resto. E abbiamo bisogno di qualcuno che ci riporti indietro.

"Voglio raccontarti poesie di cavalieri e principesse che si salvarono da sole, favole di pesci parlanti e giornalisti muti, storie inventate che sembrano vere e storie vere che sembrano inventate. Voglio amarti, posso amarti?"

"Kairi non ha mai amato disegnare, forse perché non riesce a trasmettere al bianco del foglio quello che sente dentro.
Kairi non ha mai amato disegnare, fino a quando Naminè non le ha imbrattato le guance di tempera azzurra e le ha detto che il suo viso sembrava un cielo stellato.
Kairi non ha mai amato, fino a quando non è arrivata Naminè."
Una piccola stupidaggine, perchè il Latino continua a far male a me e a chi mi circonda.

"«Qui la retta è perfettamente inclinata con un K uguale a -3/4».
Alza gli occhi dal foglio e osserva la lavagna: il nero della lastra e l'assenza di colore del gessetto candido la avvolgono in un freddo abbraccio di sordida apatia.
Perfezione. Lascia scivolare via il pensiero e torna a stendere l'azzurro del pastello sul bianco della pagina, ansioso di prendere vita. La perfezione non esiste."
Una NaminèxKairi, perchè le ore di Latino arrecano gravi danni alla salute mia e di chi mi circonda.

"Aberrante: deviato, perverso. In biologia, un animale con caratteristiche anormali rispetto alla sua specie."
Tom Riddle, la sua solitudine mutata in aggressività e un uovo nascosto sotto un cuscino in un orfanotrofio.

"Raggi di sole.
Gli ultimi della giornata, di quelli deboli che passano attaraverso la finestra e gli arrivano ai piedi, illuminando le sue scarpe dalle suole consumate.
Il rumore del suo respiro è quasi impercettibile, quasi come quello della tristezza che lo rode da dentro. Non fa rumore, la tristezza. Gliel' aveva detto il suo migliore amico una volta, quando sorridere non era uno sforzo troppo grande."
Un ragazzo, la notte, una foto e un disco rigato. E la felicità, che forse esiste ma ha un'antipatia acuta per molti di noi.