[White Collar/Cast White Collar]
"Neal Caffrey?"
"temo tu mi stia confondendo con qualcun altro … Nick Halden, piacere" tese la mano. Gliela presi e lo attirai verso di me, per baciarlo.
"vai a mentire a qualcun altro, Caffrey " mormorai, avvicinando le labbra al suo orecchio

Terra e sassi...un pallone...dieci persone al tuo fianco...undici di fronte a te...un fischio lungo e secco...la palla che per un attimo supera la linea del centrocampo e che ritorna velocemente indietro...le maglie che si mischiano …
Questa è la tua vita....
Che ne sanno loro...
"Alena, cosa c'è per cena?"
"niente, mamma. Sto studiando" borbottai, dalla cucina.
"ecco, vedi! Se facessi uno sport da ragazza, saresti a casa più presto, e potresti studiare"
"non mi sono mai lamentata di non avere tempo per studiare" precisai, senza alzare lo sguardo dai libri "dico solo che potresti prepararti la cena da sola"
"lascia stare, Irina. Cucino io" intervenne Thomas.
"non dovresti dargliela vinta così" commentai, mentre lui si metteva il grembiule e raggiungeva i fornelli "non se lo merita"

Costruiamo pozzi che ci fanno saltare in aria nel giro di un mese.
Apriamo scuole per bambini che non ci andranno mai, per bambini a cui verrà messo in mano un fucile, bambini che saranno lanciati allo sbaraglio per le strade.
Distribuiamo generi alimentari che saranno requisiti dai taliban.
Questa è la guerra dei bambini. Sempre prima, sempre più piccoli i feriti che vengono trasportati in ospedale, le vittime di quest'assurda nazione.
Non cambierà mai niente, lo sappiamo tutti.
Prima o poi, i governi decideranno che abbiamo finito il nostro lavoro, che gli ospedali sono operativi, le scuole aperte, l'acqua potabile garantita a tutti, la minaccia sventata.
Non servirà a niente.

di te so che sei perennemente indeciso, ma che alla fine prendi sempre la decisione giusta.
A Andrea.
perchè mi sopporti da tanti anni :P

Non mi reputo una buona madre. Ci provo, sbaglio. Ed è l’unico caso in cui cerco di imparare dai miei errori.
Essere genitori è difficile. È anche bellissimo, vero, ma soprattutto difficile. Vuol dire essere i punti di riferimento di qualcuno, vuol dire vedere una parte di sé andarsene in giro sulle proprie gambe, fare esperienze, sbagliare.

È rigidità mentale. È la stupida idea medievale che gli uomini sono degli essere superiori, che posso resistere sotto pressione, che possono sopportare dolore, veglie notturne, addestramenti duri, che possono marciare sotto la pioggia senza prendersi un raffreddore.

salve a tutte/i!!
in questo periodo ho molte idee per la testa, idee che vanno in fumo non appena finisco di scrivere il primo capitolo, perciò ho deciso di pubblicarli tutti, sotto forma di una raccolta, e di continuare una o l'altra, a seconda dell'ispirazione. parlano tutte di amore, ma di diverso tipo: tra amici -o forse qualcosa di più-, tra genitori e figli, tra fidanzati veri e propri....
dalle shot:
"A quella notte pensava, camminando per le vie del centro, con i tacchi che battevano sulla via piastrellata, come se seguissero una canzone impossibile da sentire.
c'era gente, ma si sentiva isolata da tutti. Era sempre stato così.
Come puoi identificarti con gli altri, quando non riesci a capire chi sei?"
""non dovresti fumare" commentò. Mi accesi una sigaretta, guardandolo male.
"tu come stai?"
"non c'è male. Ma è il mio lavoro, l'ho scelto io … " mi diceva la stessa cosa tutte le volte.
"senti, non mi interessa. Col tempo le cose cambieranno"
"tu credi? Credi che tuo padre avrebbe fatto tutto questo per vederti mollare, una volta finiti gli studi?" chiese, guardandomi. Era la persona più vicina a un genitore che mi era rimasta. Certo, c'era sempre mia madre, ma la vedevo sì e no una volta al mese.
Quando mio padre morì, la nostra vita cambiò radicalmente. "
""ancora non capisco perché devi guidare tu"
"quattro parole" precisai "è - la - mia - moto" scandii, davanti a lui, passandogli il secondo casco "non è colpa mia se la tua è distrutta … " commentai, allusiva a quel rottame che si ritrovava, dopo che gli erano andati addosso."

ti ringraziamo, Dio, perchè ce l'hai data, e non ti chiediamo perchè ce l'hai tolta

La professoressa McGranitt non era certo Piton, né tantomeno tollerava i ritardi dei Serpeverde. In realtà, non tollerava i ritardi di nessuno … . Mentre suonava la campanella e la classe si svuotava, Millicent, in un attimo di compassione, mi aiutò a levarmelo dalla testa. Cercai di sistemare i capelli inseguendo Pansy in corridoio. Era con Draco. Ma che novità! Pensai, sarcastica.
quarta classificata al contest : "Malfoy Contest-perchè i biondi dagli occhi di ghiaccio ci piacciono eccome!" indetto da _Giuuu e valutato da Francisca Potter

long-fic nata dalla one shot "... e adesso?"
come finirà tra Karima e il suo allenatore? sarà tutto come prima??
". E vorrei essere un uccello, poter volare, non avere una casa, andare dove voglio, fermarmi in un posto oppure ripartire subito."