"Lei è lì. Immobile. Le braccia lungo il corpo. E mi fissa. E ci fissa."

Le voci all'improvviso ripresero a cantare. Tutte insieme e con un tono allegro che strideva con le parole da loro pronunciate.
"Someone kill the dj,"
-Aspetta cosa?-
E le voci continuarono, incuranti dello stato d'animo del nostro povero dj che stava ancora smaltendo gli effetti della sbornia e dell'ubriacamento di suoni della discoteca.
"Someone shoot the dj"

Okay non so che scrivere, visto che in sé non è presente una vera e propria trama, un riassunto mi pare inutile….
Tralasciando il fatto che io non ho doti riassuntive ….

(Dedicata ad un'amica dalle innumerevoli treccine :3 )
"C'era una volta una ragazza dalle mille treccine. In verità nessuno ne sapeva il vero numero perché appena si riusciva a contarle poteva capitare che una cadesse o che malauguratamente, quasi come sfida verso chi cercava di racchiuderle all'interno di cifre ben determinate, la ragazza andasse dal parrucchiere a farsi torturare solo per il gusto di cambiare il numero delle pur sempre innumerevoli freccine."

(Prima ff che scrivo di questo "genere", su richiesta di un'amica che non ha saputo mettere questa storia in parole)
"Ciel, annoiato, guardò stancamente l'orologio sulla sua scrivania. Non erano ancora le 18.00 e lui aveva già finito tutte le pratiche da sbrigare. Si chiedeva cosa stesse facendo Sebastian, a cui di sicuro non occorrevano ore come ai normali esseri umani per mettere a posto la villa; probabilmente stava nutrendo qualche gatto che cercava di tenere nascosto a sua insaputa, a causa della pericolosa allergia che affliggeva Ciel fin dalla nascita. Sapeva che se avesse anche solo sussurrato il suo nome, lui l'avrebbe sentito e sarebbe accorso, ma poi non avrebbe saputo cosa dirgli, non gli occorreva niente e di sicuro il demone non avrebbe acconsentito a preparagli un dolce prima della cena. "

"E' curioso come la prospettiva riesca a farci percepire le cose nei modi più stravaganti. Prendiamo ad esempio un faro di legno, io lo sto guardando quindi cercherò di descriverlo per farvelo immaginare."

E' talmente breve che credo sia praticamente impossibile farne un riassunto, perché diventerebbe quasi più lungo del testo in sé…..

"Nel mezzo del cammin de la mia vita
mi ritrovai in un bar di prostitute dall'insegna oscura,
che' la porta d'uscita era smarrita"
(Delirio condito da voli pindarici casuali partorito da una mente annoiata durante una particolarmente lunga lezione di inglese)
(si chiede venia al sommo Alighieri)

"Lo conoscevamo da soli due mesi, anzi meno….. qualcuno disse di aver passato con lui le medie,ma di sicuro nessuno avrebbe mai potuto aspettarsi quello che sarebbe successo…"

"….per un povero serpente di gomma, che a causa della accelerazione centripeta perse la coda e che per il caldo, rimase attaccata ad un soffitto bianco come panna."

"Però li abbiamo mangiati comunque, quei piccoli riquadri con piccoli aciduli soli rossi, manti erbosi di bianche spighe e strane nuvole verdi all’odore di basilico."

“Chiunque sano di mente sarebbe scappato di fronte a questo pericolo, ma io no, dovevo per forza continuare per la mia strada a testa bassa, stupida stupida che non son altro, ma perché devo sempre finire col cacciarmi in queste situazioni?”

"Quel fiore riassumeva tutti i canoni di bellezza che per anni si erano ricercati, ed ora erano racchiusi tutti nello stesso posto, visibili al resto del mondo per un solo giorno all’anno."