Le nostre vite non entrano in collisione, ne sono consapevole.

Diego, in un primo momento, aveva pensato che un cuore spezzato fosse la cosa peggiore che potesse capitargli. Ma poi aveva visto Marzio uscire da quella porta, risoluto a lasciarlo piuttosto che ammettere al mondo che Diego non fosse solo il suo migliore amico. Ecco, quattro mesi prima, aveva capito che c’era qualcosa peggio di un cuore spezzato: l’intero corpo a pezzi.

Matt annuì e guardò in modo imbarazzato i tasti dell’ascensore che s'illuminavano uno dopo l’altro. Era abituato alla sua goffaggine e alle sue figure grezze ormai, ma quel ragazzo era davvero carino ed entrare come una palla da bowling dentro un ascensore non era propriamente il modo in cui avrebbe voluto attirare la sua attenzione.

Pulì sangue e saliva dalle labbra di Leslie e gli sorrise, scuotendo la testa. Gli venne da sorridere perché nonostante tutto, si era ostinato a tenersi quello stupido piercing al labbro, un fine cerchietto d’argento. Qualche superiore aveva provato a imporgli di toglierlo, ma Leslie era cocciuto e c’era troppo bisogno di soldati, non importava più se avessero avuto tatuaggi o piercing. Non c’era nemmeno più tempo per rasare i capelli.

[CATFISH]
“Credo che tu sia bello.” Max si era voltato a guardare Nev. Non aveva nemmeno notato che quest’ultimo avesse portato la sua vecchia Polaroid e non la solita Canon. Nev studiava il piccolo quadratino con attenzione e sembrava non aver nemmeno fatto caso di aver pronunciato delle parole.
“Cosa?” A Max quella affermazione era suonata molto gay. Non che avesse qualche problema, ma per uno virile come lui ricevere apprezzamenti del genere era molto destabilizzante.
“Bello.” Mormorò Nev un ultima volta e aveva infilato la fotografia nel suo portafoglio, senza più dire nulla per il resto della giornata.

Non importava quanto in basso fosse invischiata, la speranza la trascinava sempre fuori e la costringeva a vivere.

Will sembrava un bambino che aveva appena ricevuto come regalo di compleanno una vasca stracolma di spaghetti. Invece era solo un adolescente che non vedeva l’ora di fare del sesso senza uccidere nessuno con la maledizione che gli pendeva sulla testa.

Marika osservò la scenetta sorridendo flebilmente. Era troppo sovrappensiero, non riusciva a sciogliersi e divertirsi. Era sicura di quello che aveva fatto? Aveva fatto bene a lasciare il suo ragazzo? Ci aveva riflettuto per mesi, era certa di essere lesbica. Non aveva più alcun dubbio, ma la sicurezza di quella relazione solida e stabile le mancava.

Alex è un semplice adolescente che vive a Baltimore e passa la maggior parte del suo tempo con i suoi due migliori amici: Zack e Rian.
Ma poi arriva Jack, timido e con qualche segreto...

Elizabeth sentì un vuoto all'altezza dello stomaco. Forse a furia di succhiarle via il sangue, le aveva tolto la facoltà di provare emozioni. Le aveva strappato tutto ciò che la rendeva umana.

Phil fa una una timida confessione e Dan si improvvisa maestro.

Gerard si sentiva nudo. Oltre che fisicamente, si sentiva spogliato dentro. Come se la sua anima fosse stata esposta, in balia di quelle mani chiare, di quella pelle fresca e liscia, nella mani di un semplice ragazzo.

Proprio quando i suoi pensieri suicidi avevano toccato il fondo, decidendo di mangiare un'intera vaschetta di gelato al cioccolato e morire di diabete, il campanello suonò. Il moro si alzò dal divano, trascinando i piedi fino alla porta, sicuro che fossero i suoi genitori tornati a casa.

Ma Athos non ascoltò nemmeno una sillaba di quello che d’Artagnan stava raccontando tutto trafelato. Si perse a guardare le labbra piene, il labbro inferiore leggermente più sporgente, labbra rosso cremisi che erano più adatte ad una duchessa che ad un aspirante moschettiere.

Frank fu riscosso dai suoi pensieri dalla voce della giovane cantante. Sinceramente non sapeva dire se fosse brava o no, se i testi fossero profondi o se la band funzionasse armoniosamente. Gli occhi gli ricaddero in fretta sul moro, che aveva la testa abbassata e rivolta verso le proprie mani e la chitarra. A Frank ricordò esattamente lui da ragazzo. Quanti anni poteva avere quel ragazzino? Arrivava a essere maggiorenne? Frank sapeva esattamente di no, ma mise a tacere quella vocina che glielo sussurrava.