[ Dal COWT#12: W7, M2 - Matrimonio ]
« Sai, il fatto che tu stia lì a fissarmi non aiuta a rilassare i nervi, te lo dico— »
Sanji non è mai stato capace di gestire la tensione. Di nasconderla e camuffarla, sì, anni spesi a spadellare nella cucina del Baratie ed a servire piatti ai tavoli del ristorante lo ha sicuramente allenato all’uso di mascherare le proprie effettive reazioni dietro ad un sorriso o ad un cipiglio galante, ma un simile talento non implica necessariamente la capacità di gestire un nervosismo che ora gli tamburella nelle tempie con la stessa ferocia di una grancassa.

[ Dal COWT#12: W7, M6 - "Fatti sportivi" ]
Marsiglia, rispetto a Parigi, non è esattamente dietro l’angolo.
Questo concetto è sempre stato piuttosto chiaro nella mente di Pierre, che, con molta tranquillità non ha mai ritenuto di doversene fare un cruccio. Un’ora di volo charter è un compromesso più che accettabile, soprattutto quando hai così tanti soldi che non sai che fartene, e bastano e avanzano per compensare il poco tempo libero che ti rimane.
Un’ora, in generale, è una soluzione più che valida, se ogni fibra rimanente di energia deve essere propensa al mantenimento delle solide basi di una relazione che dall’oggi al domani è divenuta “a distanza”.

[ Dal COWT#12: W7, M2 - "Matrimonio" ]
« Hai dato un’occhiata alle proposte del menù? »
La voce di Pierre riecheggia nell’appartamento, mentre il fantasista se ne sta a gambe accavallate, seduto al tavolo della cucina open-space; il fantasista in questa versione estremamente “pantofolara”, pantaloni di flanella al seguito, al di sotto di una normalissima e comunque maglietta bianca, non è qualcosa di inedito per Taro, che dal sofà lo occhieggia per un solo e singolo istante.
Elle-Sid rialza la nuca dagli incarti e foglietti che ne stanno sparpagliati lungo la superficie lignea del mobile senza soluzione di causa, e le iridi azzurre si puntano sull’ultimo terzo del bizzarro trio che al momento occupa il soggiorno: Napoleon è stravaccato nella maniera più sgangherata possibile con le gambe in grembo a Misaki e la capoccia che gli ciondola sul bracciolo nell’angolo più scomodo che un collo abbia mai visto.

Ci sono giorni come questo in cui Eddie sembra più propenso a chiudere tutto il mondo fuori. Eddie parla di quello che accade della realtà, fingendo che non sia quella che è. Chiede e scherza e ride come se fossero ancora seduti sul divano di casa di Steve, l’uno tra le braccia dell’altro, e nient’altro che le loro voci a saturare le pareti.
Quando lo fa, Steve riesce ad illudersi almeno per il tempo della loro chiacchierata che tutto vada bene, che tutto sia a posto.
Ci sono altri giorni, invece, in cui Eddie non parla proprio e lo ascolta e basta. Altri ancora in cui nessuno dei due parla e semplicemente si guardano, e c’è un mondo intero da leggere l’uno negli occhi dell’altro.
[ Steddie | hurt no comfort | future fic, set in 1989 ]

Ci mette un momento di più anche a razionalizzare l’informazione: “...sono vivi.”
Lo dice a voce alta e con il timbro un po’ rotto. Dalla stanchezza e dalla tensione che ha trattenuto nei nervi fino a questo momento, e lo fa rialzando appena la schiena dalla corteccia dell’albero e rivolgendo l’attenzione a Nancy. Che è ancora lì. Ancora stretta alla sua mano, e con un piccolo sorriso che spossato le piega le labbra, generando quelle due piccole fossette di cui Robin un po’ si è innamorata.
“Siamo vivi.”
La corregge Nance in uno sbuffo.
[ Ronance | ambientata durante un'ipotetica season 5 | wordcount: 4936 ]

Steve fatica a riadattarsi alla normalità, ora che il portale per il Sottosopra è stato chiuso.
Eddie vive la propria personalissima sindrome del sopravvissuto, dopo essere tornato redivivo dalla morte.
Robin è un'ottima amica, ma certe volte non basta a guarire le ferite più profonde e non visibili sulla pelle.
[ Dal III Capitolo: Take on Me / Paranoid ]
Non sa cosa voglia dire lasciare agli altri il beneficio di raccogliere e rimettere assieme i cocci, ma se dovesse immaginarlo, si sentirebbe di rispondere che Eddie Munson, in qualche modo, ci riesce meglio di qualsiasi colla da bricolage improvvisata. Ed è strano, perché Eddie non ha mani delicate, anzi, sono rovinate dalla chitarra, dal nervosismo che lo porta a mangiarsi le unghie e da chissà quale altro bizzarro passatempo assolutamente distruttivo in cui sia solito indugiare, eppure... eppure a Steve piacerebbe tanto che quella mano sulla sua spalla ci rimanesse per un po’.
[ Steddie ] [ Steve!centric | not really canon compliant / not really canon divergent either ]

[ Dal COWT#12: W2, M3 - "Passare sotto la scala" ]
« ZORO! LA SCALA- SOTTO! CI SEI PASSATO SOTTO! »
« Ah?! » emerge dalla bocca di tutt’e due con confusa perplessità.
Il cecchino farfuglia parole indistinte, mentre macina a ritroso i pioli rimanenti della scala per arrivare allo stesso livello dei suoi nakama; Usopp tremola, cosa tutt’altro che rara, ma lo fa con un melodramma negli occhi e reggendosi il cuore con una mano carica di pathos.
[ ZoSan | comedy | mention of past traumas (?) ] [ wordcount: 10836 ]

[ Dal COWT#12: W2, M3 - "Ferro di cavallo" ]
Doveva essere una mattinata normale quella odierna: cielo terso e sgombro, nulla di nuovo all’orizzonte, un raro ed eccezionale momento di tranquillità sul ponte della Sunny… niente, insomma, che avrebbe mai potuto distrarre Usopp dai difficilissimi ragionamenti che le sue formule chimiche richiedono.
Se, tuttavia, ognuno sembra essere al proprio posto, come nella perfetta recita di un’abitudinaria routine - Sanji nella cambusa, Luffy a scrutare il mare dalla polena, Franky in laboratorio e via discorrendo - c’è un solo membro di quella ciurma di teste matte che sono i “Cappello di Paglia” che non risponde all’appello, e che si presenta ora davanti al cecchino, marciando di buona lena.
[ ZoSan | comedy | Mugiwara Kaizoku al completo ] [ wordcount: 11684 ]

[ Dal COWT#12: W2, M1 - "Punto di non ritorno" ]
Sanji nella vita - non che abbia mai avuto modo di rifletterci a fondo - crede di aver avuto molti momenti in cui, valicato un dato confine, s’è reso conto di aver superato il punto di non ritorno.
Spezzando, però, una lancia a suo favore, il tempo, che è galantuomo, ha sempre finito con lo smentirlo, dandogli una via d’uscita che prima non avrebbe mai altrimenti calcolato.
[ ZoSan | SPOILER: dal cap. 1031 in avanti | CW: suicidal thoughts ] [ wordcount: 8062 ]

[ Dal p0rn_fest #15: Per certe cose, Robin preferisce Cyborg Franky + Teatro Arisp0rn - "Perfetta così" di Aka7Seven + COWT W1 M2 - "Smeraldo" ]
Robin deve trattenersi dal disegnarsi un sorriso tutto denti davanti alla telefonatissima reazione del Capitano, ma quello che richiama la sua attenzione più della simpatica scenetta con cui le nocche di Nami si insaccano sulla capoccia di Luffy ricordandogli di non poter andare in giro a chiamare “nonnetto” la gente, è la voce di Franky che arriva ora dalla Sunny, mentre il carpentiere mette piede sulla spiaggia.
Ecco dov’era finito.
« Miniere? » domanda il cyborg, avvicinandosi ora al gruppetto, mentre solleva gli occhiali da sole sul capo.
« Questo è SUPER! » seguita, sciorinando la sua immancabile posa mentre lo dice.
[ Frobin | ZoSan implied ] [ CW: pegging ] [ wordcount: 11342 ]

[ Dal p0rn_fest #15: blowjob under the shower + Teatro Arisp0rn - "Ora e qui" di Yuman + COW-T #12 Week 1 M1 - Presente ]
« Tutto questo, perché hai dovuto fare il buon samaritano! » impreca Sanji, la nuca che volta a destra e a sinistra, realizzando che a terra, la Marina non ha desistito nel loro inseguimento.
« Non ho fatto il buon samaritano! » replica secco Zoro, rispedendo al mittente due proiettili ed affettandone altri tre. È un peccato ed una fortuna che gamba nera non possa vederlo da quella posizione, perché il vistoso colorito paonazzo di prima ha ripreso vigore lungo le orecchie dello spadaccino.
[ SanZo | comedy | CW: dirty talk + praise kink ] [ wordcount: 15301 ]

[ Dal p0rn_fest #15: Segreto di Pulcinella + Teatro Arisp0rn - "Tantissimo" di Le Vibrazioni + COW-T #12 Week 1 M2 - Onestà ]
Neanche a farlo apposta, dopo aver sancito la fine della pantomima più grottesca a cui l’intera ciurma di Capello di Paglia abbia mai assistito, Zoro e Sanji non sono comunque riusciti a concedersi un momento per poter finalmente portare a termine l’elegante – neanche troppo – arte dell’accoppiamento che manda avanti il mondo da millenni.
Perché – reazione assolutamente telefonata – nel momento in cui gamba nera ha realizzato come l’altro avesse letteralmente appena declamato in quale pratica orizzontale e sudata sarebbero stati impegnati per le successive ore, un calcio dritto sul muso dello spadaccino non gliel’ha levato nessuno.
[ SanZo | comedy | Mugiwara Kaizoku al completo ] [ wordcount: 10785 ]
Sequel di: "Un torbido segreto"

[ Dal p0rn_fest #15: Fare sesso senza che nessuno li senta su quella nave è quasi impossibile. Troppa gente, pareti troppo sottili e una ciurma ficcanaso. + Fantasanremo Challenge ]
« Ieri notte ho fatto le ore piccole per studiare alcune mappe, » spiega la navigatrice candidamente, la nuca e quei suoi bellissimi capelli che ciondolano di lato, « quindi credo di meritarmelo un po’ di riposo adesso, » seguita.
Sanji ha il sentore che, in qualche modo, Nami stia cercando di dirgli qualcosa tra le righe, ma non riesce esattamente a carpire quale oscuro significato possa mai celarsi dietro una così criptica confessione.
[ SanZo | comedy | Mugiwara Kaizoku al completo ] [ wordcount: 10306 ]

[ Dal p0rn_fest #15: La cicatrice di Zoro è un punto molto sensibile + minichallenge #TeatroArisp0rn: Brividi – Mahmood e Blanco ]
Ogni loro incontro è frenetico, brucia sulla pelle, sa farsi abrasivo come la sensazione dei polpastrelli sbeccati da pentole e padelle del cuoco lungo i muscoli; non c’è mai tempo, mai abbastanza comunque, perché ci sia spazio per le parole in una stanza satura solo dei loro sospiri.
Non che abbiano mai parlato, a dire il vero.
[ SanZo | character study | Zoro perspective ] [ wordcount: 3409 ]

[ Dal p0rn_fest #15: « Quando lo dico io che sei un imbecille dovresti darmi retta. » ]
« Ah! » soggiunge estasiato lo spadaccino, sapendo di averlo ferito proprio lì, nel punto in cui fa più male, « L’ultima volta hai assunto lo stesso colore del naso di Chopper, al pensiero di dover usare del lubrificante e— e—» Zoro vorrebbe continuare e dargli il colpo di grazia.
Sottolineare come nell’unico caso in cui, dopo una lunga sessione di smanacciate, il cuoco si sia ritrovato il cacciatore di pirati a gambe aperte per lui e si sia fatto venire un qualche attacco di panico circa il da farsi, preferendo l’onanismo reciproco alla semplice meccanica del sesso anale.
...però si rende conto che il discorso è imbarazzante per entrambi e quindi si ferma lì.
[ SanZo | comedy | food sex (?) ] [ wordcount: 8136 ]