Shane, in silenzio, si avvicinò alle sue spalle, e velocemente gli abbassò i pantaloni.
«Che... cosa...» mormorò Nicky voltandosi lentamente.
«Tu mi hai chiesto di aiutarti e io l'ho fatto.» spiegò Shane e spinse Nicky verso la poltroncina. Il ragazzo ci si sedette sopra continuando a guardare Shane, la bocca ancora aperta per la sorpresa.

«Nicky!»
«Sto solo provando!» si giustificò Nicky e si passò una mano fra i capelli biondi. Si avvicinò a Shane e iniziò a ballare attorno a lui, muovendosi sensuamente, senza mai staccare gli occhi da lui.
«Non sono un palo da lap dance, e tu non sei una ballerina di lap dance!» gli fece notare Shane.
Nicky inarcò le sopracciglia e sorrise. «Se tu facessi il palo, io sarei una perfetta ballerina! Saresti un palo perfetto.» disse.

[Westlife]
Shane/Nicky o Shnicky se preferite (Westlife)
Guardò i capelli biondi, gli occhi azzurri, le braccia muscolose e le labbra di Nicky. I suoi occhi indugiarono su quelle labbra rosa piegate in un sorriso. Era sicuro che fossero morbide, che sarebbe stato bellissimo poterle baciare, leccare e succhiare.
***
Nicky fece un passo in avanti, lo sguardo fisso su Shane, sorrise e lo abbracciò. «Alle quattro.» sussurò.
Shane sorrise e annuì; aveva capito benissimo cosa voleva dire.

Selene ama Sara.
Sarah e Veronica sono migliori amiche.
Gilberto è il ragazzo di Sarah.
Selene vuole così tanto cha Sarah la noti che farebbe qualsiasi cosa per lei.
Anche uccidere.

«E ti ha uccisa.» esclamò una bambina sui dieci anni, apparsa dal nulla.
Sadie aprì la bocca per urlare ma non emise nessun suono.
La bambina indossava un vestitino bianco lungo fino alle ginocchia, calzine bianche e scarpe di vernice nera. La vita era stretta in un nastro rosso che dietro la schiena era legato in un fiocco.
«Sono stata uccisa?» chiese Sadie guardando la bambina che sbuffò e annuì. «E chi è stato? Sono in paradiso?» domandò.
La bambina scosse la testa e sistemò una ciocca di capelli -neri come la pece- dietro l'orecchio destro. «Io sono Violet.» si presentò. Sadie annuì. «E posso dirti chi è stato, ma tu in cambio dovrai fare una cosa.» Violet si avvicinò a Sadie e si sedette accanto a lei.
«Cosa?» domandò la ragazza in un sussurro.
«Vendicarti.» rispose la bambina con un ghigno che mise paura a Sadie. «E io ti aiuterò, dandoti tutti i mezzi necessari.»
La storia si è classificata terza al contest Rivelazione - Slash/femslash Original Contest indetto da SilentlyAborted sul forum di EFP
Attenzione! Non per stomaci delicati!

Guardò Jack e capì.
Capì che lui non sarebbe mai salito su una scialuppa.
Capì cha Cal le aveva mentito.
Capì che Cal non era il suo fidanzato, ma un'ancora, un'ancora al quale aggrapparsi per non sprofondare nei debiti.
Come ora stava sprofondando il Titanic.
“L'inaffondabile”, “la nave dei sogni.”
Nave che ora stava colando a picco.
E in attimo, una frazione di secondo, mentre i suoi occhi erano incatenati a quelli di Jack prese la sua decisione.
"Salti tu, salto io"

Missing moments di "All Things Come To Those Who Wait", e tratta della coppia Travis e Clarissa.
Finale modificato!

«Fammi capire, perché penso di essere diventato improvvisamente scemo.» esclamò Chris, che si era liberato dalla presa di Travis. «Clarissa Egan, la capo cheerleader, la reginetta della scuola, la migliore del corso di matematica dell'ultimo anno, lei, ti ha baciato?» le ultime parole furono praticamente urlate.
Travis si coprì il viso con le mani, sentendosi arrossire. «Sì, è così!» ammise.
«Gli piaci, amico.» esclamò Matt, poi distolse lo sguardo dagli amici per concentrarsi su una ragazza che passava accanto a loro. O meglio, si concentrò sul suo sedere.

In una puntata della seconda stagione, Elle racconta un po' di sé a Peter. Mi ha colpito la parte "A sei anni ho bruciato la casa di mia nonna." ecco, mi sono chiesta il come e il perché ed è nata questa storia.
Dal testo
«La nonna è cattiva! Pensa solo a cucinare.» borbottò Elle. La piccola sentì un bruciore alle mani e le guardò, piccole scariche elettriche danzavano leggiadre sui suoi palmi rivolti al cielo.

Fu quando compii tredici anni che Will mi confessò di essere un vampiro, e che c’erano altri come lui, in città e nel resto del mondo. Non rimasi sconvolta, lui con me era buono, gentile, mi faceva ridere… come poteva essere un vampiro la figura cattiva che tutti temevano, di cui le persone avevano paura?

Isobel sorrise nel vedere il suo "folletto". Dalla prima volta che l'aveva vista pensava che Kristin assomigliasse ad un folletto. Piccola, magra, con il viso a forma di cuore, quelle labbra rosee e carnose che Isobel non si stancava mai di baciare e quei bellissimi capelli in cui amava passare le mani.

«Non era nulla, le candele erano sporche.» mi ha detto il mio amico quando l’ho pagato.
Sono salito in auto e ho acceso il motore, ma a me sembrava che i tre gatti fossero ancora sotto il cofano. «Il motore si deve scaldare.» mi ha risposto Alfredo quando gli ho espresso il mio dubbio.
Avrà sicuramente ragione lui, ho pensato. Dopotutto io non me ne intendo di motori. In ogni caso mi sono diretto in ufficio e poco dopo le undici sono stato chiamato dal mio capo nel suo ufficio.

Mezzanotte, camminate davanti al cimitero e qualcuno vi chiede aiuto...

Intanto Duncan guardava le persone in prima fila e il suo sguardo si fermò su un ragazzo dall'apparente età di venticinque anni. Era alto, magro e con una folta massa di riccioli neri che gli incorniciavano il viso dai lineamenti delicato. Duncan sorrise e anche il ragazzo lo fece quando si accorse di essere osservato dal cantante. Le luci si abbassarono e la base di “Breath Easy” Duncan distolse lo sguardo e si preparò a cantare.
I suoi occhi vagavano per la sala, finendo sempre su quel giovane dai capelli neri. Era come se lo sconosciuto fosse una calamita e Duncan ne era terribilmente attratto.
Guardò ancora il giovane e decise che sarebbe stato suo. Lo voleva, voleva passare la mano fra quei ricci neri. Desiderava accarezzare quella pelle chiara dall'aspetto delicato, e bramava di assaggiare quelle labbra che gli sembravano così invitanti

In un giorno particolarmente afoso del Nevada, quattro ragazzi vanno a casa di un'amica che li ha invitati a pranzo.
Ma non tutto è come sembra...

Ronnie ha quasi ventisei anni, e due migliori amici, Sam e James. Ronnie un giorno d'estate ha un incidente. Fra ricordi, ammissioni e decisioni l'attesa del risveglio della ragazza.
Attenzione! Ho aggiunto il terzo capitolo più l'epilogo!