roro, autore su EFP Fanfiction

Fanfiction
Originali
- Avventura
- Azione
- Comico
- Commedia
- Drammatico
- Epico
- Fantascienza
- Fantasy
- Favola
- Generale
- Giallo
- Horror
- Introspettivo
- Noir
- Nonsense
- Poesia
- Romantico
- Soprannaturale
- Storico
- Thriller
Cerca
Regole/Aiuto

roro

Membro dal: 29/01/08
Recensore Master (591 recensioni)

Rossella, Roro, Rò. Venticinque (!) anni compiuti il 27/08/17.

~ InuYasha addicted. ~ Shadowhunter. ~ District12. ~ In love with a MadManWithABox. ~ Sherlocked. ~ OUAT.

Mail: ro-chan@hotmail.it, Portfolio, ormai deceduto, e Twitter. Già.
Sentitevi pure liberi di contattarmi. ♥

[1. 25/09/13: no, non sono morta, e presto o tardi tornerò. XD Mi è sembrato il caso di scriverlo.
2. 21/01/2018: sul serio, penso davvero che un giorno o l'altro posterò di nuovo qualcosa. #havealittlefaith]

Visto che mi sembrava carino, e non lo facevo da troppo tempo, ho chiesto a due persone degne di coccole e amore di scrivere un piccolo «Dicono di Rò». ♥

La Mà (aka Gweiddi at Ecate ♥):

Dicono di Rò che è puccia. Dicono di Rò che passa le giornate cercando di convincere la gente che non è una bimba buona, tenera e dolce, ma tanto la verità è troppo palese perché qualcuno possa credere ai suoi deliri da “Ma io sono cattiva! Io veramente non sono puccH!” – e già che usi il termine “puccH” è più che indicativo.
Dicono di Rò che è una lontana antenata di Peeta Mellark, e che alleva anatre cannibali in terrazzo. Ok, quest’ultima magari no, ma se dovesse farlo, sappiate che le coccolerebbe una ad una e andrebbe in giro a dire che sono coccole e “puccH”.
Dicono di Rò che è Hinata, Kagome, e pure un po’ Alec Lightwood, solo meno gay e più p0rn in the closet.
Dicono di Rò che è un’avida lettrice di trash. Più una cosa è cheesy più è sicuro che lei la conosca già da un’era. Dicono di Rò che scovare fyccy, romanzetti e drama per poi percularli per settimane è la sua ragione di vita nei giorni dispari. I giorni pari, invece, li impegna convincendo ogni sua amica a visionare tali reperti trash, in modo da riderne insieme.
Dicono di Rò che è una delle migliori compagnie di sclero-attacchi di fangirlismo-scoppi ormonali.
Dicono di Rò che, sostanzialmente, è “puccH”.

Ruccha/Rù (aka BlackRuri ♥):

Non fidatevi mai di Rò.
Anche quando sembra vi ami a dismisura in realtà le state pesantemente sul cazzo.
E sì, non avete idea di quanto questa cosa mi faccia morire dal ridere ♥.
Rò è perversa, un po' bastarda, fottutamente complice di tutte le stronzate che potrete mai decidere di fare. Lei c'è sempre.
Ti ascolta quando sei scazzata, quando non lo sei, e dice che canti bene anche quando in realtà il verso di un maiale è più sexy (per non urtare la tua autostima, ovviamente)... Non pensate che sia una persona falsa, perchè nulla sarebbe più sbagliato.
Rò ha sempre la dannata paura di perdere qualcuno e cerca con tutte le sue forze di non dire/fare nulla che possa quindi mettervi in difficoltà... ma quando c'è bisogno di essere sincera lo è, e lo è soprattutto se siete persone per lei importanti.
Se Rò vi reputa importanti allora state sicuri che qualunque cosa vi succeda lei sarà sempre al vostro fianco (e magari nella vostra stessa merda xD).
Dice di essere stronza quando in realtà un gatto che fa pipì sull'erbetta verde di un prato è più stronzo di lei (attenzione, essere bastardi quando serve è ben diverso), dice di non saper scrivere quando in realtà l'unica cosa che non sa è dove diavolo è andata a finire quella cosa che si chiama 'autostima' ...e poi bho.
Non so più che dire xD. Fatevi bastare questo per capire che tipo di persona è Roro.
A me pare più che a sufficienza per volerle davvero bene.

Rù.

Hopeless.

Celia si volta verso l’arena, e all’improvviso una piccola luce bianca si accende. Poi un’altra, rossa, e a seguire una verde e una gialla. Le fiammelle cominciano a vorticare in tondo, permettendo finalmente al pubblico di distinguere una figura.
È l’illusionista.
«Gentile pubblico, buonasera.» Accenna un inchino. «Il mio nome è Prospero l’Incantatore, e sono qui per deliziarvi con la sottile arte della magia.»

Witchcraft

Garrett inarca un sopracciglio, poi sospira. «Immagino ti sia sfuggito, ragazzina, visto il mio indicibile e innegabile fascino, ma…».
«Ah, già. Giusto», lo interrompe lei. Sovrappensiero abbandona il testo sulla poltroncina e si alza, allungandosi sul banco finché il suo naso non sfiora quello di Garrett. «Non ci vedi. Scusa, non volevo essere inopportuna – solo che sei così irritante! E poi mi chiamo Kayley e lo sai – sono la tua compagna di banco da sette anni! –, quindi smettila di darmi stupidi soprannomi. Mi dà fastidio».
{Partecipa al V p0rn festival | La Spada Magica ~ Alla ricerca di Camelot | AU!Hogwarts, GarrettxKayley}

Fairytale

- Ultimo capitolo

«Vorrei poterti aiutare».
«Nessuno può aiutarmi, Kagome», sussurrò lui in risposta, allungando una mano verso il bento.
«Ma…».
InuYasha le sorrise. «Continua a prepararmi da mangiare e tutto andrà bene, d’accordo?».
Kagome avrebbe voluto spiegarglielo, che la vita degli umani è breve – che avrebbe dovuto separarsi da lui, che il tempo insieme sarebbe finito presto –, ma preferì voltarsi e annuire piano. Parlare era impossibile: la voce le tremava troppo, per sostenere un discorso.
[Una semplice - e forse un po' sciocca, chissà - raccolta, principalmente basata su Missing Moment post-finale e piccoli slice of life AU]

How to fall in love with your worst student.

Peccato per la sua schiena, insomma, e per la consapevolezza che, se avessero fatto troppo rumore, avrebbero attirato l’attenzione del custode – e se il custode li avesse beccati, la carriera di Arthur sarebbe stata troncata sul nascere.

The bothering life of a forced writer

- Ultimo capitolo

Allungai una mano con fare disinteressato, pregando che quella matta di Higurashi non notasse il mio imbarazzo – sarebbe stato ridicolo, e lei mi avrebbe preso in giro a vita –, quindi deglutii.
«Allora, stasera ti andrebbe di-».
«InuYasha, non fare l’idiota. Leggi».
Grattandomi il capo, chiusi gli occhi e presi il fax. «Com’è andata?».
«Leggi, ho detto».
Prendete uno scrittore frustrato, la figlia del capo e tanti - troppi - amici irritanti. Mischiate tutto: cosa ottenete? Una storia folle, di istanti noiosi e di attimi lunghi una vita.

»Pony

«Stiamo per morire, Akito! Stiamo per morire!».
«Sana, calmati».
«Ma stiamo per morire! Senza un figlio né un pony!».
[Tentativo di One Shot su Akito e Sana.]

Quattro.

Arrossì, perché i bambini di quattro anni arrossiscono, quando gli adulti rivolgono loro occhiate serie e interessate, e cercò di trovare le parole giuste. I bambini di quattro anni solitamente non sono obbligati a fare la morale agli adulti, ecco, dunque Winry era seriamente in imbarazzo.
Ma ehi, si parlava di Ed e Al, quindi doveva fare del suo meglio, che la signora Elric le desse ascolto o meno.

Quarantaquattro percento

Non che fosse deluso. Non poteva essere deluso, era assurdo. Non gli interessava di essere ricambiato – senza una ragione logica storse il naso, dicendosi che no, ricambiato non era proprio la parola più adatta – o di piacergli. Se non fosse stato per colpa di Tsubasa della contabilità – e qui quasi gli scappò una risata –, probabilmente non avrebbe mai neppure fatto capire a L il perché di tanto morboso interesse.
[Una semplicissima AU con protagonisti L e Light. Spero sia di vostro gradimento.]

Mask.

Uno, due, tre. Quanti respiri aveva fatto, prima di ricominciare ad osservarlo? Quante volte aveva deglutito, osservando la sua camicia leggermente sbottonata? Quante volte si era data della sciocca, quando quella bocca era divenuta troppo invitante?
“Dove ti ho già visto?”, chiese all’improvviso, sovrappensiero, socchiudendo gli occhi per guardarlo meglio. “Dove? Non ci siamo incontrati solo come padrona di casa e giardiniere, vero? Noi ci siamo già visti”, insisté, nervosa. “Dove?”.
Lui curvò leggermente le labbra – ruvide – in un sorriso che sapeva di scherno. “Chissà”, le soffiò nell’orecchio. “Forse in un sogno”.
Seguito di The White Mask, dedicata a Niobe aka Onigiri.

Fantasma

[…]“Il tuo bellissimo vestito è sporco, Sakura-chan. Cosa te ne farai, ora?”.[…]
A volte, si sceglie un posto ove passare il tempo senza pensarci granché.
Sakura aveva fatto così, quel giorno. E non c’era accenno di pentimento, nel suo sguardo…

Name

“Ehi, mocciosa, come ti chiami?”.
Lei gli sorrise, facendogli cenno di raggiungerla. “Kagome. Er, Kagome Higurashi”. Asserì distrattamente con il capo, armeggiando con i tasti. “E tu?”.
“Inu-Yasha”, ridacchiò, togliendole il telecomando di mano e cambiando lui canale. “Mi chiamo Inu-Yasha, Kagome”.
Quando un nome può fare la differenza tra una relazione sbagliata ed una giusta.

Human Being

C’era qualcosa di strano.
Di assurdo.
Di assurdamente inumano.
Toccai leggermente la cornice, lasciando scorrere le dita tra le decorazioni, distratta – confusa. No. Era inconcepibile. Doveva essere uno scherzo di pessimo gusto che Nathan aveva organizzato per il compleanno, per farmi ridere. Per farsi quattro risate alle mie spalle. Ma non era divertente.
E non era uno scherzo.
“Ehi, c’è qualcosa che non…”, deglutii. “Questo specchio è rotto, ragazzi. Non mi riflette!”.
Prima classificata al Contest [The bite of a vampire] indetto da Ghen sul forum

Because of you.

- Ultimo capitolo

«Kagome-chan? Ehi, Kagome? Guarda che è ora di andare».
«Mh?».
«Svegliati, dai. C’è InuYasha fuori dalla finestra!».
Spalancò gli occhi, si mise a sedere e per poco non cacciò un urlo – ah, sì, non che si aspettasse davvero di vedere InuYasha, eh. Era solo – niente di importante. Scosse il capo e guardò Sango. «Perché mi hai aspettata? Potevi andare. Non c’era bisogno di restare qui».
«Oh, invece sì. Era l'unica soluzione», sospirò l’altra, «non voglio che tu cada in un tombino perché impegnata a leggere quelle sciocche leggende. Sì, so che le ami visceralmente, ma riconoscerai anche tu che sono leggermente stupide. E una sacerdotessa non dovrebbe prendere tanto in considerazione certe storielle».
[Storia in revisione]

Nascondino

“Io adoro l’inverno. È così… bello. E tutto si colora di bianco. La neve rende tutto più puro, non le sembra?”.
“Rende puro anche me, Izayoi?”.
Una semplice passeggiata. Un breve dialogo.
*Dedicata ad Elisa! Auguri di buon Natale!*

Mio signore

“Non ho alcuna preoccupazione, quando sono al vostro fianco”.
“Siete troppo ingenua, Izayoi”, la ammonì lui.
Breve Flash Fic su Inu no Taisho ed Izayoi. Perché ogni tanto ricordarli fa bene.
Dedicata ad Elisa!*

[Precedente] 1 2 3 4 [Prossimo]

footermobile.html

© dal 2001, EFP (www.efpfanfic.net). Creato da Erika.

EFP non ha alcuna responsabilità per gli scritti pubblicati in esso, in quanto esclusiva opera e proprietà degli autori che li hanno ideati.
Il materiale presente su EFP non può essere riprodotto altrove senza il consenso del proprietario del materiale, nemmeno parzialmente (con la sola esclusione di brevi citazioni, sempre in presenza dei dovuti credits e nei limiti e termini concessi dalla legge). Tutti i soggetti descritti nelle storie sono maggiorenni e/o comunque fittizi.
I personaggi e le situazioni presenti nelle fanfic di questo sito sono utilizzati senza alcun fine di lucro e nel rispetto dei rispettivi proprietari e copyrights.
I detentori dei diritti di copyright sfruttati nelle fan fiction possono richiedere l'immediata cessazione dell'utilizzo del loro materiale, con una segnalazione adeguatamente supportata da inoltrare ad EFP.