Un piccolo componimento pieno di metafore

"Distanza", quante volte abbiamo sentito questa parola? Tante, troppe volte. Fin da quando siamo piccoli, nella quotidianità di tutti i giorni.

Era lì, in quel parco, che Eugenio era solito andare. Lui, uomo sulla cinquantina, capello bianco e lungo, folti baffi e barba trasandata. I suoi occhi verdi erano spenti, assenti. Le sue occhiaie facevano notare quanto stanco fosse. Stanco di tutto. E andava lì, Eugenio, in quel parco, per distrarsi e fuggire per un attimo dalla realtà che lo circondava...

Cerco te, al mattino, quando la sveglia non la smette di suonare. "Sarebbe bello essere svegliato dalla tua dolce voce", penso. Afferro il cellulare nella speranza di trovare qualche tuo messaggio. Un "buongiorno". Un "dormito bene?". Un "Ti amo".

Sogno te, da quando ho memoria. Inizialmente era solo una flebile speranza. Sapevo che era solo un sogno il mio, che non potevi essere reale. Ma nel mio subconscio, nella parte più profonda di me, sapevo anche che ti avrei trovata....

Vivi nella convinzione che il tuo piccolo mondo sia tutto ciò che hai. Vivi nella perfezione, senza preoccupazione alcuna. Ma cosa accadrebbe se quel tuo piccolo mondo, un giorno sparisse?

Questa la dedico a te, che hai saputo farmi assaporare la vita, tirandomi momentaneamente fuori da quel baratro.

Se poteste scegliere, cosa scegliereste? Un bel Paradiso dove i vostri desideri potrebbero avverarsi, o un Inferno dove siete voi stessi a far sì che si avverino?

Arriva finalmente la notte, il tanto atteso momento di riposarsi andando a dormire. Ma i pensieri sono svegli e vogliono giocare.

Tutti abbiamo un cuore. Tutti sappiamo come funziona. Tutti sappiamo che non si fermerà, qualsiasi situazione dovesse colpirci. Lui continuerà a battare, nel "tutto" e nel "niente".

Questo piccolo componimento ha come protagonista le lacrime, che ci accompagnano nei momenti belli ed in quelli brutti. Ma qui mi soffermerò solamente sulle lacrime di tristezza, quelle che proviamo quando un forte dolore ci assale.

Un autobus che non ha una destinazione. Dei passeggeri con un passato misterioso alle spalle. Perché salgono tutti su quel bus? Cosa li tormenta? E dove sono diretti?

Ognuno di noi si sente in trappola. Cosa fa quindi? Si rifugia nei sogni. Ma è solamente un'illusione.
In quanti riusciranno a leggere tra le righe e a comprendere il vero significato?

Rikiya Gaou, il più forte lineman di tutti i tempi. Ma potrà la sua forza risolvere ogni situazione? Presto si renderà conto che ci sono cose che non si possono risolvere con la semplice potenza dei suoi muscoli...

Piccola Haiku per la festa della donna. Qui la spiegazione di cosa sia un Haiku: http://it.wikipedia.org/wiki/Haiku