A volte il destino può giocare brutti scherzi, portando le persone a dover affrontare situazioni fuori dall'ordinario, che spesso possono risultare scomode. Ma sarà sempre così? Tutti possono far parte di questo gioco, ma non è detto che questo possa portare solo a dei risvolti negativi. Due cuori possono avvicinarsi lentamente grazie a delle circostanze che agli occhi degli altri possono apparire alquanto bizzarre o addirittura impossibile da accettare. Come in questo inspiegabile ma al tempo stesso buffo caso, che porterà i nostri protagonisti non solo a dover affrontare le loro paure e fobie ma a dover anche condividere la loro esistenza.

Era molto bello e anche se apparentemente sembrava una ragazza in realtà era un giovane liceale. Portava una camicia a maniche corte, in una delle tasche vi era stampato uno stemma dorato, simile ad un fregio, i pantaloni come le scarpe erano di colore nero.
“Hai visto? E’ uno studente della Namimori, oddio!!”.
“Ho sentito dire che è una delle scuole più prestigiose!!!.
“Non solo, sai che la maggior parte dei ragazzi sono degli Alfa?!.
“Davvero??”.
- Insopportabili..-Pensò il giovane.

“Nma..”.
“Mhn..”.Mugugnò il giovane.
“Kenma..”. Continuò la voce calda e profonda.
“Ohy! Kenma!”. L’alzatore sentì qualcuno che lo stava chiamando, e senza spostare le coperte mugugnò.
“Si..”.
“Kenma sto parlando con te!”.
“Mhn.. chi è?”.
L’interlocutore aggrottò le sopracciglia, segno di chi stava dando per scontato la risposta.
“Secondo te chi potrebbe essere ?”.
Il giovane ci mise un attimo per riprendersi, ma realizzò subito chi fosse.
“K-kuro?..”. Parve più una domanda che un affermazione.

Sentire il suo profumo che si sparge sul mio cuscino, sul mio letto, per tutta la stanza. Assaporare ogni centimetro della sua pelle, ogni centimetro della sua carne calda, soffice, color biscotto. Sentirlo respirare vicino e ascoltare i suoi ansimi, gemiti, quasi come se fosse musica per le mie orecchie. Sentire le sue mani che si insidiano nei miei capelli urlando il mio nome, le sue labbra calde e morbide, che lasciano baci umidi, delicati, per non parlare dei suoi occhi color cielo, che diventano via via più scuri e profondi, come quello degli abissi.
Il suo sguardo voglioso, di chi desidera sempre di più, senza mai stancarsi.
“-Sasuke..-”
“-Aahh, an-anc-ahh, mmhn anco-raa.-

Erano trascorsi ormai cinque anni, dall'ultima volta che ci eravamo visti, dall'ultima volta che ci
eravamo parlati, e soprattutto dall'ultima volta che ci eravamo confrontati.Eri come un animaletto, cocciuto e assordante. La tua risata era fastidiosa. Odiavo tutto di te: il tuo atteggiamento
sconsiderato, non curante di niente e di nessuno..
Salve a tutti mi chiamo Zelo95, questa è la mia prima OS, più precisamente su Sasuke, che dire, se avete voglia leggetela e fatemi sapere cosa ne pensate (accetto qualunche critica) . un bacio e a presto

Siamo nell'antica Londra del 1887, durante una notte, che apparentemente sembrava come tutte le altre, un giovane borghese, dagli occhi rossi come rubini e dalla pelle cadaverica, incontrerà un piccolo fanciullo, dallo sguardo assente e apatico, che se ne starà rannicchiato da solo in un muro logoro. Enrambi ignoreranno cioè che realmente si cela dietro il vero motivo di quella notte. Può essere solo un caso, o è qualcosa di più. L'unica cosa che li legherà sarà, un contratto.

Ero in estasi.
“A-ah-ahh…ahhh!”
Gemetti sempre più forte e con piacere. Mi sentivo morire. Dopo qualche secondo gli venni in bocca.
“mmm…Ahhh!"
“Delizioso” Disse.
“Cosa hai fatto?! Non dovevi!”
“E perché mai ?” Sorrise.
Mi prese in braccio e mi portò in camera. Ero spaventato, ma anche molto eccitato. Mi appoggiò sul letto.

Caldo, tanto caldo, il mio corpo stava andando a fuoco, mi sentivo così strano, ogni suo movimento mi faceva stare male, la sua voce riecheggiava nella stanza pronunciando il mio nome, in modo quasi osceno: “Ayase… Ayase …”.
***
Piacere il mio nome è zelo95, questa è la mia prima FF. Spero che vi piaccia e scusate se ci saranno degli errori.