< Non voglio assaggiarlo, Sui' >, gli ripeté di nuovo Sasuke; < [..] e secondo, perché non ho mai avuto così tanta sete, o almeno mai che ne abbia memoria... >
< Il suo sangue ti attrae più degli altri? >
< Si. Non so perché, ma si. Mi fa perdere la ragione, e non mi è mai successo >
Suijetsu mostrò sul volto un ghigno terribilmente malizioso, quindi, con l'unghia dell'indice, tracciò sul bancone consumato dagli alcolici versati il disegno di un cuore, e prese a ridere del suo sguardo scettico.
< Ma smettila! [...] Stai viaggiando troppo con la fantasia >, lo fermò subito
< Come vuoi. Ne riparleremo tra un po'! >
- - - - - - - - - - - -
Non è solo innamorarsi “della persona sbagliata”, ma della razza sbagliata. Quanto si è disposti a mettersi in gioco, quando la propria cena diventa l'oggetto dei propri sentimenti? [ Vampire!Sasuke x Naruto ]

Au Sterek omegaverse ispirata a Mulan
< Melissa! E' andato! > esclamò appena vide la donna e lei lo guardò stupita.
< Chi? > soffiò non volendo nemmeno immaginare la realtà.
< Stiles...ha preso il mio posto...è andato in guerra > disse cadendo in ginocchio.
< Lo uccideranno Melissa....lo uccideranno > disse terrorizzato e lei non potè fare altro che avvolgere le braccia attorno alle sue spalle. Entrambi erano consapevoli che se lo avessero smascherato lo avrebbero condannato a morte, potevano solo sperare che sarebbe tornato a casa illeso...

Improvvisamente mi tornano in mente le parole che mi disse mio padre quella volta, quando me ne andai.
"Sai Gaara, la vita per certi versi è molto simile ad una giostra. Non sai mai cosa aspettarti..! Può rivelarsi divertente o noiosa, ma abbiamo pur sempre la possibilità di scegliere. Nel tuo caso figliolo.. Questo diritto ti è stato negato. Ed adesso, stai salendo sulle montagne russe."
Il suo paragone quella volta, fu tanto azzeccato quanto assurdo. Ma aveva ragione, anche se adesso, finalmente sono sceso da quelle montagne russe.
La mia storia.. inizia nel lontano 2016, più di trentanni fa, quando avevo solo 18 anni.
Buona lettura a tutti coloro che si avventureranno.
coppia principale Itachi/Gaara, ma contiene anche Sasuke/Naruto e Hashirama/Madara.
Avviso. Verso metà capitoli, la trama assumerà un aspetto Angst. Buona lettura.

Fanficton partecipante al “#MasterDellaGilda (FairyPiece Forum)”
Destinatario: yaoifack
Gray tirò un sorriso perfido e provocatore, mentre i suoi occhi si tingevano di una maliziosa oscurità. Si chinò sul compagno, sfiorandogli l’orecchio con le labbra.
“Erza potrebbe essere nei paraggi e pestarci a sangue entrambi…” sussurrò reprimendo un brivido al pensiero della terribile Titania e delle sue punizioni spaventose. “Perciò è meglio continuare il discorso in un altro momento e in un altro luogo”
Natsu rispose con un ghigno divertito e in qualche modo diabolico.
“Hai qualcosa in mente?”
“Solo se avrai il coraggio di presentarti a casa mia”

One shot wincest. In alcuni momenti i fratelli Wincester non hanno bisogno di parlare per trovare un intesa.

Il ventisettenne Ian Gallagher è un agente immobiliare estremamente facoltoso che vive nel North Side di Chicago. Ha trascorso anni a cercare di allontanarsi il più possibile dalle proprie radici nel South Side. Che cosa succede quando un diciottenne impertinente e scurrile ha altre idee?

Katsuki cominciò a girellare per la stanza, le mani gli fremevano da quanto aveva voglia di spaccare qualcosa. «Perché sei venuto da me? La prima volta. Perché sei venuto?», sputò fuori con astio. «Cos’è? Avevi solo voglia di farti una scopata, e adesso ti è passata? Ti mancava un eroe nella lista di quelli che ti sei fatto e hai pensato che io andassi bene? Ah!, nonostante sia uno stronzo, giusto?»
«Guarda che non sono io ad aver iniziato, sei stato tu. Volevi prendermi in giro ancora un po’? Volevi vedere se quell’imbecille di Deku aveva fatto qualcosa di utile della sua vita?!»
«Non sono io, quello che prende in giro la gente!»
«No, tu mi hai detto di ammazzarmi, Kacchan!»
[quirkless!Deku][prohero!Kacchan]

La professoressa R. Mills era una stragnocca da urlo: mora, capelli corti che si arricciavano leggermente verso l'alto sulle punte, labbra perfette e gambe... neanche a dirlo. Indossava un tailleur che sembrava fatto su misura per lei. Forse lo era. In ogni caso, Analisi Matematica 1 era appena diventata la materia preferita di Emma.
La professoressa entrò nell'aula senza guardare nessuno in viso. Posò la sua borsa sulla cattedra e poi si voltò verso i suoi studenti.
«Io sono la professoressa Mills e questa è la lezione di Analisi Matematica 1. Quindi se qualcuno ha sbagliato aula questo sarebbe il momento di uscire, altrimenti passeremo insieme le prossime due ore. » disse osservando ogni singolo studente. Lasciò che passasse qualche secondo di assoluto silenzio, poi dischiuse di nuovo le labbra rosse.
«Iniziamo...»

|NaruSasu| AU | Light-Horror
“Stanno cominciando a credere che io mi sia innamorato di un fantasma, non ci facciamo mai vedere insieme e…”
“Se volevi un ragazzo trofeo da sbandierare in giro credo che tu abbia sbagliato persona” lo interruppe secco.
Naruto si ammutolì, rendendosi conto di aver parlato troppo e, soprattutto, di essere stato frainteso. Sasuke aveva serrato la mascella e tutto il suo corpo si era irrigidito, poteva avvertire la tensione dei muscoli contratti sotto la pelle.
Si alzò dal materasso e salì su di lui a cavalcioni, stendendosi un poco in avanti. Appoggiò una mano sulla sua fronte e gli tirò dietro la frangia sudata e cercò il suo sguardo, ma Sasuke lo stava evitando accuratamente.
“Io non voglio un ragazzo trofeo” disse seriamente “Io voglio te” e gli baciò la fronte “Voglio te anche con le tue fisime mentali sulle persone e i luoghi affollati”.
Naruto non ha nessun ricordo. Sasuke cerca di nascondere qualcosa.
[La storia partecipa alla Challenge estiva del gruppo facebook SASUNARU FanFiction Italia.]

"– Non lo approvi come persona, ti lamenti sempre di lui e non è nemmeno carino, perché lo frequenti?
Peter alzò una mano. – Non capisco cosa dovrebbe c’entrare “l’essere carino”, ma in ogni caso è complicato. E poi mi ha chiesto aiuto per cambiare.
– Se venisse Scorpion domani a chiederti aiuto, diventeresti il suo migliore amico?
– Wade è un pazzo imprevedibile, ma non è quel tipo di spazzatura. È più la spazzatura che puoi ancora recuperare e trasformare in un bel tavolino da salotto da tenere in casa… o regalare alle persone che non sopporti".
Spideypool per il Writober!

Finita la Guerra Ninja. I nostri due eroi sono ancora all'ospedale, che si riprendono dopo il loro scontro che li ha quasi portati alla morte. Tra le rivelazioni, i problemi di cuore e gli ostacoli che busseranno alla porta dei nostri due begnamini, sboccerà un amore forte e passionale che nessuno potrà mai distruggere.

Alzò gli occhi al cielo e subito fu irradiato da un’intensa luce [...]
Era lì, di nuovo.
Era tornato in Giappone.
E stava per fare ritorno a Tokyo dopo quattro anni.
[...] «Nervoso?»
[...] «Naaa...» avvalorò con le parole «Solo emozionato» aggiunse, accennando un sorriso sincero - o, almeno, in parte.
Sapeva bene che quel rientro gli avrebbe causato irrimediabilmente un tuffo nel passato, un passato che l’aveva profondamente ferito, ma col quale avrebbe certamente dovuto confrontarsi prima o poi.
Quattro anni lontano da Tokyo. Quattro anni a New York. Quattro anni per strapparsi un amore dal petto.
{NaruGaa - SasuNaru - ItaGaa - Sorpresa}

"Naruto si leccò le labbra sudice e fissò il corpo della sua preda con interesse; l’avrebbe divorato del tutto finché era ancora caldo. Sasuke gli diede una piccola spinta sulle spalle, in un chiaro invito a continuare il suo pasto.
‹‹Nessuna ragione in particolare. Eri lì e a Naruto è venuta fame.››
Sasori non gli diede più retta, incollò lo sguardo al corpo della creatura e attese."
[Questa storia si è classificata quinta al contest "San Valentino di Sangue" indetto dal gruppo Fb Sasunaru Fanfiction Italia.]
[SasuNaruSasu] [NaruHina!Oneside accennato]

Il Canisius College di Buffalo era già esausto di vederli assalirsi in ogni occasione che gli si presentasse, guardandosi torvi, rigettandosi tutto il disprezzo, l’odio apparente che emergeva in superficie e che non erano riusciti a trattenere fin dal loro primo scontro corporeo, accendendo la miccia e facendo scoppiare una bomba senza fine.
Erano passati solo quattro mesi del primo anno di Stiles, ma già si urlava a squarciagola e si pregava che quella convivenza forzata tra il figlio dello sceriffo e il playmaker volgesse al termine. Purtroppo, la fine di quella comunione di spazio vitale era ben lontana dal vedere una conclusione; l’unica speranza era radicata nel fatto che prima o poi Derek Hale e Stiles Stilinski firmassero un armistizio.
[…]
«Non toccarmi!» esclamò Stiles con un’ottava in aggiunta, con gli occhi a palla e sgomenti, le guance imporporate che spiccavano sull’incarnato niveo e il fiato che si rarefaceva ad ogni nuova emissione. «Non azzardarti a toccarmi. Vattene via di qui!».
[…]
«Voglio di più per te» dichiarò Derek univoco e tassativo, qualcosa che non sarebbe mai potuta essere messa in discussione. Stiles doveva arrendersi ancora prima di iniziare a combattere. «Vorrò sempre di più per te».

{ Viktuuri | Androids!AU }
2098, New Petersburg.
La tecnologia ha fatto passi da gigante grazie alla famiglia Nikiforov, che da decadi ha introdotto nella vita delle persone gli androidi, creature artificiali pressoché indistinguibili dall'essere umano.
Viktor, rampollo della famiglia, non ne ha mai subito il fascino almeno fino a quando non ha conosciuto Yuri, divenuto poi il suo androide personale.
Eppure Viktor si sorprende ancora di quanto questi artifici dell'uomo possano essere simili a lui.
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[Dal testo.]
« So che ora ti sembrerà impossibile, ma andrà meglio, Viktor », tentò di rassicurarlo Yuri. « Troverai un altro scopo. Lo troveremo insieme. »
Ogni tanto Viktor si scordava di parlare con una macchina. Anzi, se lo scordava sempre e non dava nemmeno più peso alla natura di Yuri.
« Il tuo qual è, Yuri? »
« Beh… occuparmi di te, principalmente. »
« Nient’altro? Un sogno nel cassetto? »
Yuri schiuse le labbra. Sembrava che quella domanda, per qualche motivo, lo avesse messo in difficoltà.
« Io… non saprei », sussurrò.
A quel punto Viktor non resistette e scoppiò in una risata, intenerito.
« Viktor…? »
« Oh, scusami Yuri », si riscosse dopo essersi calmato. « Stavo solo pensando che mi sorprendo sempre per quanto siete in grado di assomigliarci. »