[La talpa (Tinker Tailor Soldier Spy)]
[Bill Haydon/Peter Guillam, con riferimenti Bill/Jim]
Sente una punta di gelosia, Peter, al pensiero. Pensa al caffè bruciato che bevono assieme, nell'ufficio di Bill, pensa ai consigli che il suo superiore – il suo confidente, il suo modello di vita – gli dà, pensa al suo sorriso che, per quanto caldo e accogliente, non è mai stato così pieno d'amore nei suoi confronti. Pensa anche ai "chiudi la porta" e ai baci in ascensore e alla prima volta che ha visto la casa di Bill e poi la sua camera da letto. Pensa all'imbarazzo di quando si è lasciato sfuggire davanti all'altro che "sei il mio eroe, davvero" e Bill gli ha dato un buffetto sulla guancia e gli ha detto di crescere, ché "sono tutt'altro che un eroe" e c'era una nota un po' amara nella sua voce.

«Va benissimo il maschile,» le risponde Loki. «Sono sempre un uomo, anche se ho la vagina.» [Loki/Freyja, con genderfluid!Loki]

«Frank ha vinto! Lo capisci, amico? Frank. Ha. Vinto. È un vincente, è l’orgoglio di papà!» continua a blaterare Shane, fumando una sigaretta, tenendo il pennuto fra le braccia e baciandolo sulla testolina. Tutto contemporaneamente. [Lem/Shane, con riferimenti alla Vic/Shane]

«Qui?» «No, un po' più in alto.» «Qui?» «Mmmmmh.» «È un sì?» «Che dici?» domanda Badd, sorridendo e accomodandosi meglio fra le gambe di Garou. Sono a mollo nella vasca da bagno e l'altro ragazzo gli sta lavando i capelli e massaggiando la testa. Le sue dita lunghe gli frizionano lo scalpo, di tanto in tanto gli passano fra le ciocche – tirando abbastanza da farlo gemere ma non così tanto da fargli male – e sciolgono gli ultimi residui di gel.

Genos. Che starà facendo? È stranamente silenzioso. Saitama apre gli occhi e cerca il ragazzo con lo sguardo: non si è mosso dalla posizione in cui lo ha lasciato: inginocchiato davanti al loro piccolo tavolo, completamente assorto, due dei suoi taccuini neri – dall'aspetto costoso – aperti davanti. Ogni tanto trascrive qualche frase da quello vecchio a quello nuovo. Sta sistemando i suoi appunti, si dice Saitama, e si ritrova a osservarlo. Il volto dell'adolescente è rilassato, lo sguardo concentrato, in mano un'elegante penna a gel blu. È davvero ricco sfondato, che invidia. Genos continua il proprio lavoro ignaro dello sguardo del suo maestro, ogni tanto si morde il labbro inferiore, pensieroso, si gratta il naso. Sembra uno studente delle superiori. A proposito... in un secondo la mente di Saitama si riempie di domande.
[Saitama/Genos]

Solo dopo che le loro labbra si sono toccate, Elliot si rende conto di quanto tempo hanno perso lei e JD durante tutti questi anni.
[Ambientata alla fine della sesta stagione]

[http://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_norrena]
«Non male? Hai perso. Per l'ennesima volta,» lo pungola Loki, per poi buttare giù un lungo sorso di birra. La calma dell'altro lo snerva, gli fa venire voglia di trattarlo male fino a quando non si rigira. Perché un qualche tipo di reazione ce lo dovrà avere prima o poi, nessuno può essere così pacato. Nemmeno Baldur, il più buono e saggio e bla bla bla fra tutti gli dèi.

Amleto si alza di scatto, nel pieno della notte. Un senso di angoscia gli spezza il respiro e la luce lunare che entra dalla finestra conferisce a tutto ciò che lo circonda un'aria spettrale. Volta lo sguardo di scatto e trova il letto vuoto: Ofelia è scomparsa.

[http://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_norrena]
Freyja sospira e si stende a terra sulla pelle d'alce, accanto a Loki, già addormentato da almeno dieci minuti.
È stata una giornata lunga e pesante per entrambi, e il pensiero che hanno ancora una settimana di viaggio prima di giungere a destinazione non aiuta per niente. Odino li ha mandati a recuperare l'ennesimo manufatto a Svartálfaheimr, ridendo della faccia scocciata di entrambi. Perché andare a Svartálfaheimr è un'enorme scocciatura e il padre di tutti gli dèi lo sa bene.

Entrambi gli hanno smosso dentro cose profonde, che non sapeva nemmeno di poter provare. Entrambi – ognuno a proprio modo e con motivazioni completamente differenti – lo hanno eccitato all'inverosimile, facendo pressione sulla sua zona erogena più sensibile: il cervello.

[http://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_norrena]
[Heimdall, Hnossa] [GEN]
«Insegnami a fare quello che fai tu.»

«Ti è mai passato per quella tua graziosa testa colorata che ho ragioni diverse dalle tue per bere?»

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[Mitologia Norrena] [Baldur/Nanna, Frigg]
Nanna lo vede morire da lontano.