Una lunga nottata per Eric Young.
Eric riteneva che London avrebbe anche potuto accertarsi dello spessore della parete fra le due stanze prima di intraprendere una tanto infuocata performance, soprattutto se era convinto di portare avanti quella farsa della sua presunta eterosessualità.
Martin/Peter/Simon e un lievissimo accenno di Martin/Eric.

Martin si morse il labbro inferiore ed alzò gli occhi al soffitto, incapace di mettere a fuoco una soluzione differente da riprendere da dove avevano interrotto. Pensò ad Ika, alle promesse che aveva fatto a lei e a sé stesso, ma non riuscì a trovare in lei un motivo valido per smettere di pensare a London, al suo dannatissimo profumo e alla sua dannatissima gonna.
“Martin?” Peter gli sventolò una mano davanti agli occhi.
“Mh?”
“Baciami” sussurrò, avvicinandosi a lui.
(...)
Si fermò davanti a lui e gli sollevò il viso con una mano, mentre con l’altra avvicinava il collo della bottiglia alle sue labbra. Inerme, Sweet ne ingurgitò lunghe sorsate, mentre Peter lo osservava dall’alto con un ghigno malizioso. “Bravo…” sussurrò, poi posò la bottiglia sul davanzale della finestra. Prese il viso di Martin fra le dita con le unghie smaltate di nero e si abbassò per baciarlo. Il chitarrista lo osservò con un’espressione confusa mentre si lasciava stendere sul letto e permetteva a Peter di sistemarsi a cavalcioni sopra di lui.

[CROSSOVER - Crashdiet/Sister]
Simon Cruz era un ribelle costretto a vivere nella gabbia della società ordinaria, in costante ricerca di un luogo in cui potesse sentirsi se stesso.
Come il suo accento inglese poteva testimoniare per un periodo aveva vissuto a Londra, ma la verità era che aveva cambiato casa diverse altre volte, e nessun posto gli era andato a genio per più di qualche mese.
Jamie sapeva che sarebbe stato così anche per il piccolo appartamento che avevano deciso di dividere, ma in cuor suo sperava che stavolta durasse un po’ di più.

I live per Rikki Riot erano destabilizzanti, e non solo per le ingenti quantità di alcol che ingurgitava senza nemmeno accorgersene. Doveva essere una maledizione, la sua: a differenza degli altri, raramente si sentiva stanco una volta sceso dal palco. Anzi, suonare gli procurava delle forti scariche di adrenalina che lo tenevano in piedi tutta la notte senza alcuna fatica. Peggio ancora, si portava dietro una carica erotica indicibile. Ma in questo caso, la colpa era tutta di Jamie.
Prompt: Doccia

[Slashfic - Nikki/Tommy]
Una volta Nikki si sarebbe vendicato legandolo al letto e seviziandolo fino a fargli giurare di averne abbastanza del sesso, mentre ora stava cercando di farlo ingelosire. Cos’era cambiato?
Dr. Feelgood era.

[Vic/Jocke]
La vendetta non tardò ad arrivare. Vic non se l’aspettava nemmeno, quando vide Jocke avvicinarsi durante uno degli assoli. Lo faceva sempre.
A lasciarlo sbalordito fu la naturalezza con la quale afferrò il manico della chitarra per evitare che gli arrivasse in faccia mentre si abbassava per leccarlo. Per tutta la dannatissima lunghezza.

Peter London/Nuovo Personaggio
- Hai freddo? – Le chiese Peter, posando la mano su una delle sue gambe magre, fasciate da un paio di calze nere.
Helene si sentì immediatamente avvampare di calore, ma mentì. Peter lasciò la mano dove l’aveva posata, accarezzando distrattamente il risvolto dei suoi shorts. – Si sta alzando il vento, congelerai… - constatò.
Lei si strinse nelle spalle e sorrise. – Per voi questo ed altro. -
- Parlo sul serio, il backstage è riscaldato. – Si alzò e si voltò in direzione del palco. Fece qualche passo, mentre Helene rimaneva attonita a guardarlo, poi si rivolse nuovamente a lei. – Allora? Non vieni? –

[Sister]
SISTER [Jamie/Cari]
Cari sorrise all’idea che si fosse messo a cucinare per lui invece di ordinare una pizza. Avrebbe voluto attraversare la cucina, prenderlo in braccio, baciarlo e poi portarlo a letto. Si costrinse ad aspettare perché non voleva che le cose fossero frettolose come la prima volta. Era successo esattamente una settimana prima.

Ad entrambi piaceva fare l’amore.
E lo facevano così a lungo da vedere l’alba, a volte. Senza pretese, lasciavano che le cose seguissero il loro percorso, in balia del vento che li faceva stringere l’uno all’altro per non sentire freddo. (...) Erano passati dieci lunghi giorni dalla loro ultima conversazione telefonica e Peter cominciava ad avere un cattivo presentimento, che però non riusciva ad identificare.

[CROSSOVER! Hardcore Superstar/Sister]
Vic vede crollare le proprie convinzioni riguardo al suo rapporto con Jocke dopo uno dei concerti del tour che li ha visti protagonisti insieme ai Sister. A consolarlo, trova l'alto e giovane Rikki Riot, che approfitta della sua situazione per raggiungere un obiettivo che si era prefissato da tempo.
Vic rimase in silenzio per un po’, squadrando Rikki. Sapeva che la proposta sarebbe arrivata, prima o poi, e sapeva anche che avrebbe accettato. Dopotutto aveva detto lui stesso di avere bisogno di una distrazione, e in più la sete di vendetta nei confronti di Jocke si faceva sempre più presente.

Peter ha divorziato, ed ora che Isabel se n'è andata ha un disperato bisogno di un coinquilino che divida le spese accettando il suo modo di vivere. E chi meglio di Martin?
Tuttavia, visti i loro trascorsi da ex amanti, Sweet è decisamente riluttante ad accettare la proposta.
- Io amo Ika – Martin pronunciò le tre parole lentamente, scandendole una per una.
Peter sgranò gli occhi e non trattenne una risata isterica. – Non ti ho mica chiesto di sposarmi! -