Non ha paura di me. Non si è scomposta minimamente da quando mi ha visto.
Strano, di solito le persone mi additano e mi guardano con odio, ma lei no. Lei mi guarda con ingenua e sincera gratitudine.

Sakura ha sedici anni. La sua vita appare tranquilla all'esterno, ma in realtà per lei è un vero e proprio incubo: i suoi genitori sono separati, suo padre è un bevitore incallito e sua madre sembra aver perso tutta la sua vitalità e sembra che l'unica cosa che riesca a far bene, sia trovarsi in situazioni più grosse di lei. E' da sola e l'unica persona che sarebbe stata in grado di capirla se n'era andata. Ma un giorno, quella persona ricomparve nella sua vita...

Questo è un mio piccolo pensiero, l'ho scritto spontaneamente, senza pensarci troppo. Di solito non pubblico i miei pensieri ma per questa volta farò un'eccezione.

-"Sono le cose che amiamo di più, a distruggerci"- disse improvvisamente Sakura [...]
-"E tu ne sei un esempio"-concluse. Sasuke le si avvicinò lentamente, facendo incontrare i suoi occhi neri con quelli di lei verde smeraldo...

"Non ho scuse per quello che ho fatto."

Intravide, dall'unico pezzo di finestra che non era stato coperto dalla tenda, dei piccoli timidi raggi di sole che attraversavano la stanza fino a colpire la foto del team 7; ne seguì il percorso con lo sguardo e continuò a guardare l'unico volto colpito dal raggio di luce: il volto di Sakura.