In un pomeriggio assolato, Giasone, responsabile della servitù della Dodicesima casa, scopre un torbido segreto nell'ultimo ripiano della credenza di Pisces. [Questa fanfiction contiene un personaggio originale, Giasone, che compare in "Heramachia - Prologo". Se volete leggervelo, sarò solo felice, MA! Non è necessario farlo per comprendere questa one-shot] [Chiedo scusa a tutti, davvero. Ma andava scritta. Scusate. Scusate. Scusate.]

La vita non è facile. La mia è una di quelle, ma con le giuste persone tutto può risolversi. Io e miei due papà non pensiamo alle opinioni altrui ma solamente alla nostra felicità.
Attraverso varie storie vi racconterò le nostre avventure, belle e brutte, facendovi così capire che la nostra è una esistenza normale.
Vi racconterò de "Ma belle vie"

Non era un Santo, non poteva esserlo con quel suo carattere scostante, forgiato dal gelo delle terre in cui era cresciuto.
Era un uomo, e come tale anche lui aveva le sue debolezze.
Anche lui cadeva in tentazione.
La carne era debole, e le ancelle in estate avevano il vizio di vestire tuniche corte e svolazzanti. Praticamente trasparenti, quando erano in controluce.

C’erano delle notti in cui la sua permanenza sulla Terra non appariva più così terribilmente umiliante e priva di significato.
Dedicata a Solarial.

[ The Lost Canvas ]
Cardia pareva essersi ripreso, e Dégel giudicò concluso il proprio compito. Gli sarebbe risultato imbarazzante restare più a lungo, dopo aver vegliato già due notti sul compagno d'armi, negando ogni mattina di essersi privato del sonno per lui. Gli occhioni luminosi di Cardia erano stati un ringraziamento sufficiente.
[ Personaggi: (ho messo Sorpresa perché non avevo altra scelta) Scorpio no Cardia, Aquarius no Dégel, Unity di Blue Grad ]

“Te ne offrirei, Aquarius, ma credo che ai Santi di Athena non sia permesso di indugiare nei piaceri terreni.” e rise tra i denti, ingollando una buona dose di whisky.
Camus/Rhadamantis

Nel giardino della Sesta Casa, Shaka e Mu si rilassano.

Due popoli e un pianeta, tutto nelle mani di un solo ragazzo.

- Tanti auguri a te, tanti auguri a te!
- Taci, Mask, sei stonato come una campana.
- Perché, tu invece? – ribatté lanciando ad Aphrodite uno sguardo assassino.
- Io infatti taccio.
- Smettila di rompere e spegni queste stramaledette candele! – li interruppe Shura – Io non vedo l’ora di mangiare la torta.
Aphrodite soffiò con forza, spegnendole tutte in un colpo. – E adesso si mangia! – esclamò soddisfatto.
- Perché, fino ad ora cosa abbiamo fatto? – ironizzò Death Mask.

Buon compleanno, Aphrodite dei Pesci!

Milo e Camus, un risveglio inaspettato e rossori improvvisi. Shakerate bene, aggiungete dello zucchero e un pizzico di peperoncino ed eccovi serviti!

"Ormai è quasi 1 mese che il cavaliere di Virgo non calpesta più il suolo del Santuario, non conto più i giorni da un bel po', anche se sono passati 23 giorni, 8 ore e 20 minuti..." ecco il seguito de La Profezia in cui June inseguirà nuovamente il cavaliere di Virgo, ma sulla sua strada incontrà un altro cavaliere che mischierà le carte in tavola.

È una cavolata, ma ci tengo moltissimo.
Su Vegeta-sei, i matrimoni combinati non sono una novità. A undici anni, Reghina non si stupisce, quindi, di scoprire che dovrà sposare una persona che non conosce. Viene a sapere, però, che dovrà diventare moglie del Principe Vegeta che la ragazza sopporta poco. Reghina si ritrova comunque costretta a partire con il promesso sposo e i padrini del giovane. Ma che senso ha sposarsi, dopo la sparizione della razza Sayan?E soprattutto, farlo nell'inferno che è la base di Freezer, ha senso?Beh, ne ha molto, se si è innamorati...
Nuovi personaggi abbondanti, tanta azione, un pizzico di dolcezza ed erotismo quanto basta. Dedicata alla mia fantastica 'tellina (Raffa_94) a cui voglio un bene dell'anima. Fatemi sapere, ciau ciao^^

Il biondo sollevò un sopracciglio, ma non disse nulla; in una nota a se stesso, anzi, si premurò di aggiungere film sui vampiri alla lista to do. Shun gli era praticamente appiccicato addosso.
In casa da soli, davanti a un film, Hyoga e Shun scoprono nuovi giochi. Coatto fu il divano. Complice, la torta.

C'era una caratteristica dei giapponesi che Hyoga non aveva mai capito, sebbene metà del suo sangue fosse di quelle parti, ed era la loro passione smodata per le festività occidentali, soprattutto quelle assurde. E Shun, che era il cosino più assurdamente giapponese che conoscesse, non faceva eccezione.
San Valentino! (attenti al fluff. Già mi si stanno cariando i denti)