Il giorno successivo andai a casa loro e venni accolto dal padre e dalla madre.
“Prego, venga con me,” disse la madre, dirigendosi verso la porta della camera da letto del figlio. Di fronte alla porta, la madre gridò: “Sto per aprire!”
Entrò e cominciò a urlare “Perché stai ancora dormendo? Tirati su!” Tirò via di scatto le coperte dal letto e, sotto di esse, vidi qualcosa che mi lasciò incredulo e sconvolto.

Se continua così, non dormirò per tutta la notte, ne sono sicuro.
Non ci penso e dopo pochi minuti il mio gatto si sdraia a fianco a me, tranquillizzandomi.
Do un'ultima occhiata alla finestra.
Mi sale un brivido lungo la schiena.

Mi sedetti e guardai fuori dal piccolo oblò. Mi accorsi che mio padre era ancora lì, con lo sguardo velato di tristezza e di speranza. Forse sperava che cambiassi idea, ma doveva rassegnarsi. Non potevo permettere che soffrisse ancora per colpa mia. Non potevo tirarmi indietro. Dovevo mantenere la promessa che avevo fatto a me stessa.
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Twilight, dal punto di vista di un nuovo personaggio.
Come influirà sulla storia?

Ora sono seduto in casa con i corpi mutilati dei miei genitori adottivi, tremando e piangendo.
Lui è ancora fuori con lei, facendole chissà cosa, e io non posso farci nulla. Vorrei tanto poter fare qualcosa, ma non posso. Li seguirei in un lampo, ma non posso.
Posso solo rimanere seduto qui a osservare la porta d'ingresso.

"Papà," sussurrò, tirandomi il colletto della camicia. "Indovina quanti anni farò il prossimo mese."
"Non lo so, tesoro" dissi mentre inforcavo gli occhiali. “Quanti?"
Sorrise ed alzò quattro dita.

Non c'erano cose che hai provato a spiegare ai tuoi genitori, paure che loro non potevano comprendere? Col tempo, hai imparato che i tuoi genitori erano più grandi, e pensavano semplicemente che le tue paure fossero irrazionali.
E se non lo fossero? E se tu avessi davvero visto qualcosa che loro non potevano vedere?

Vi siete mai chiesti perché abbiamo paura di lasciare le porte aperte?
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Chi di voi non ha mai sentito parlare di angelo – spirito – custode? Credo quasi tutti, chi per fede chi per sentito dire. Ma quanti di voi sanno cosa sia veramente? Ve lo spiego io.
Secondo la tradizione cristiana, l'angelo custode è una sorta di protettore che accompagna ognuno di noi nel cammino della propria vita, fino alla fine dei nostri giorni, aiutandoci nelle difficoltà.
Ora, in quanti credono in questa cosa? Siate sinceri, però. Persino il cristiano con più fede al mondo ha avuto dei dubbi su questa storia.
Però... però ci sono cose che inquietano.
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Secondo me, ad un certo punto, anche i nostri protettori raggiungono un limite, ma come?

Alla fine mi auto convinsi che fossero semplicemente malati, che forse avevano contratto un virus su quella strana isola e che ben presto sarebbero guariti.
Lentamente, però, la gente che era sparita aveva iniziato a riapparire, ma qualcosa non andava, e non seppi dire cosa.
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Partecipante al contest: La notte di Samahain 453 parole

La signora McPaulie inizialmente la adorava [...] Di giorno, ad esempio, la
metteva sul tavolo in modo da poterla vedere anche mentre rassettava casa [..]
mentre di notte la poggiava sul comò affianco a loro.
Ma l'amore che [...] provava andò via via scemando e il signor McPaulie si
rese conto che qualcosa la rendeva nervosa. Ovviamente non esitò a chiederle
che cosa avesse [...] E finalmente, scoppiando in lacrime, gli disse cosa
aveva.
Partecipante al contest "creature della notte" di passiflora91

E fu proprio in un giorno di questi che mi ritrovai a parlare di lei con la signora.
“Sapete Julie, lei ha davvero una nipotina fantastica” non esitai a farle i complimenti per la sua educazione, ma diversamente da come mi aspettavo la signora mi guardò negli occhi e con un velo di agitazione replicò[..]
Partecipante al contest "Una nuova creepypasta" di Lilith9312

I miei genitori cercano continuamente di spiegarmi quanto sia malato. Che sono fortunato ad avere un cervello dove tutte le sostanze chimiche scorrono nel posto giusto come fiumi tranquilli. Quando mi lamento perché sono annoiato senza un fratellino con cui giocare loro provano a farmi sentire in colpa.
Gli imploro sempre di dargli un’ultima possibilità. Ovviamente, all'inizio lo facevano. Larry è tornato a casa diverse volte, ed ogni volta restava di meno. Ogni volta ricominciava, a colpo sicuro.