Kiko ha 18 anni e fin da quando era piccola ha sempre avuto il dono di vedere il suo angelo e il suo demone. incontrerà JongHyun, un giovane ragazzo che proviene dalla Corea del Sud . Tra loro nascerà l'amore , ma qualcuno cercherà in tutti i modi di mettersi in mezzo.
dal capitolo 9:
Si aprì la porta e...MI CADESSE ADDOSSO UN SANTO!
< Piacere mi chiamò JiYong Kwon e spero che diventeremmo ottimi compagni!>
chissà che cosa succederà ...scopritelo ;)

Tutte le storie d'amore hanno bisogno di prendersi il loro tempo, eppure, a volte nascono sentimenti anche lì dove di tempo non ce n'è.
Un viaggio di cinque giorni in una città straniera farà incontrare Jonghyun, membro di una rock band sul lastrico, e Kibum, un aspirante stilista trasferitosi in occidente per tentare la fortuna.
Basteranno cinque giorni per innamorarsi di qualcuno? E una volta giunti al termine, si sarà davvero pronti a dire addio alla persona che si è scoperto di amare?
JongKey | 2min (accenni).

Kibum si stava facendo del male da solo ad ascoltare quella canzone, decisamente, ma nonostante tutto non poteva farne a meno di ascoltarla a basso volume, nelle sue orecchie, come se fosse una dolce ninna nanna e potesse aiutarlo a trasportarlo nel mondo dei sogni. Quei sogni che oramai, da un anno a questa parte, erano diventati degli incubi mostruosi, facendolo svegliare nel bel mezzo della notte con le lacrime agli occhi, oppure, svegliarlo di mattina con delle occhiaie profonde.
E tutto per cosa?
Perché da un anno a questa parte il suo migliore amico, nonché ex ragazzo, se n'era andato da Seoul senza dire niente a nessuno.

Guardare attraverso una finestra tutta la nostra vita passata e pensare a cosa ci riserverà il futuro. Un trasferimento con uno scopo ben preciso, ma che non è stato ancora portato a termine. La speranza sempre al centro della nostra mente, con la convinzione che solo il destino possa cambiare il nostro presente.

Da qualche settimana, però, nel suo appartamento stavano accadendo cose davvero strane.

Jongkey
Kibum sentì il suo nome e si risvegliò sull’ asfalto caldo. Non si ricordava bene cosa era successo.
Sentiva solo tanto dolore, tanto bruciore all’ altezza della coscia. Fece per alzarsi ma il male glielo impedì.
Si guardò i pantaloni ora tutti sgualciti e impregnati di sangue.

Ha un bel sorriso, ma.. non mi convince. Questa frase mi suona più come un’imposizione, che come una proposta. Come se volesse dire: “Ti ho salvato, adesso sei il mio schiavo”.

" Hai mai baciato qualcuno? "
" No. "
" Allora ti va di , uhm , di baciarmi? "
{ JONGKEY.

Tutte sappiamo che Jonghyun è stato lontano dagli SHINee per un pò perchè si è rotto il naso in un incidente ma è tornato dopo un paio di mesi col naso quasi uguale a prima allora ho pensato :" e se l'incidente fosse stato una scusa per allontanarlo da chi ama perchè quella relazione non è ben accetta?"
Non sono ben sicura se può piacere come fan fiction perciò vi chiedo che se avete qualche critica da farmi fatela
Grazie e buona lettura

Stai scappando? Pensi che fuggire possa salvarti? “Traditore”, “codardo” delle voci ti urlano nella mente, ma non vuoi partecipare ad uno scontro sanguinario. Ma all’improvviso una bomba è esplosa e tu rimani a fissare i tuoi colleghi, amici, saltare in aria. Ora, sei solo, sei sicuro di voler continuare a correre? Sei solo un soldato che ha abbandonato la propria patria. Non cercare scuse, “non avrei potuto far niente, non avrei potuto salvarli”. Dentro di te, sai che saresti dovuto morire insieme agli altri. Ti rifugi in un casolare lì vicino, sei agitato ed il tuo cuore batte così forte da non farti notare che non sei solo.

[Dalla prima OS:
"La situazione rimase instabile sino al 24 giugno del 1950. Il giorno successivo, con il consenso del leader dell’Unione Sovietica, Stalin, le truppe nordcoreane invasero la Corea del Sud e diedero inizio alla Guerra di Corea."
-
"«Key», lo appellò con il soprannome che gli aveva conferito pochi anni prima, «devo partire».
Se il mondo fosse cascato e la forza di gravità non l’avesse tenuto ancorato ad esso, Kibum era totalmente sicuro che la sua caduta nel vuoto non sarebbe mai terminata. Ed in effetti era ciò che stava facendo in un universo in cui non esisteva altro se non lui. Lo avrebbe preferito di gran lunga.
«Ma…»"]
-
[Jongkey; ambientazione storica: Guerra di Corea; deathfic.
Questa raccolta di one shot partecipa al contest indetto dalla pagina facebook "Jongkey Italia 종키".]

«Ti piace?» Sentì dire a pochi metri da lui. Con uno scatto veloce del collo, girò la testa verso la voce e si ritrovò una delle più belle creature che avesse mai visto in vita sua. Dei capelli biondo chiaro contornavano il suo viso pallido e senza imperfezioni. Due occhi felini che lo stavano scrutando, lo fecero sobbalzare quasi. E vogliamo parlare di quel sorriso? Bianco come la luna quella notte. Perfetto come le stelle.

"Il mio migliore amico Onew mi trascinò a quel noiosissimo matrimonio, anche se lo avevo pregato in ginocchio di non farlo, ma era stato tutto inutile. ..."

Salve salve! Nuova Jongkey! Spero possa piacere! ^^
[...] < Hey Kibum, non ti allontanare troppo! > Lo richiamò la voce dolce della donna, il bambino mosse la testolina in segno d’assenso continuando la sua corsa verso il centro del parco. [...]

Da un lato sono triste perchè non sei potuto semplicemente essere mio, dall'altro lato sono felice, perchè avrei commesso l'errore più grande di tutta la mia vita e mi sarei perso qualcosa di molto più importante che non riuscivo a notare ogni volta che c'eri.