KangTeuk
Il dolore non sarebbe mai passato, ma sarebbe diventato più sopportabile. La rabbia forse ci sarebbe sempre stata, ma non avrebbe prevaricato su tutto. Allacciarsi la cravatta era la prima cosa che faceva da giorni e che un po’ era servito a riprendere coscienza di se.

potrebbe essere letta come KyuMin, ma potrebbe anche essere letta senza ship. A voi la scelta
« LEE SUNGMIN! LEE SUNGMIN! LEE SUNGMIN! » Il boato della folla è incessante. Rimbomba nelle casse toraciche come un tamburo. Vibra nelle vene e circola nel sangue. Affluisce dalle dita al cervello, rendendo tutti consapevoli che quella, per i prossimi due anni, è l’ultima volta che vedranno Lee Sungmin sul palco.

Kim Jongwoon odia il servizio militare.
Lo odia perché in quel posto ci ha passato i due anni peggiori della sua vita.
Lo odia perché in quel posto non ha incontrato nessuno di gentile, nessuno che gli desse il buongiorno la mattina e la buonanotte di sera, nessuno che gli chiedesse come stava e che non credesse ai suoi “sto bene”, detti meccanicamente, come se fossero una cosa ovvia.
Kim Jongwoon odia il servizio militare per molte ragioni, anche piuttosto ovvie, ma quella peggiore è che il suo ragazzo ci andrà tra meno di venti giorni e lui non è pronto.
|Kyusung!| Military Service!|

WonKyu, KyuMin, Sungmin/Saeun
Ci furono lunghi momenti di silenzio, poi la voce di Kyuhyun si alzò piano: « Va bene… io… ti aspetto in camera, okay? »
Siwon chiuse gli occhi mentre le palpebre tremarono: « Okay… » Un peso si levò dal suo cuore mentre una lacrima e poi un’altra colarono giù.
« Won… »
« Mh…? »
« Mai e per sempre…? »
« Mai e per sempre. »

KyuMin, Sungmin/Saeun
« Min…? »
« Mh…? »
« A me comunque il rosa fa schifo. »
« Aish! Ti odio, Cho Kyuhyun! »
« Però a Saeun il rosa piacerà di sicuro. »
« … »
« … »
« Avrei preferito piacesse a te… »

dire addio alla persona che si ama, è la cosa più difficile al mondo. difronte ai suoi occhi tutto è accaduto...

EunHae
"Per me I e U hanno solo un significato: ed è io e te. I♥U".

Suo padre roteò gli occhi al cielo: « Non è un Rolex, Kyuhyun! E’ solo uno stupido computer! »
Il componente dei Super Junior assunse la sua miglior faccia indignata: « Non è solo uno stupido computer! Questo è il SIGNORE dei computer! », si affrettò a difenderlo lui, correndo ad abbracciarne la scatola e strusciandoci la guancia contro.

EunHae
C’era una droga ben più grande e potente, che lo incatenava a se e gli lasciava un sapore profondo sulla lingua, sulla bocca, sulle labbra. Ne sentiva il calore su per tutto il corpo, che si irradiava dai polpastrelli fino all’interno della carne.

"Donghae dovette far ricorso a tutto il suo autocontrollo per non urlare da dolore, e lui di solito non sopporta il dolore, e piagnucola per ogni cosa. Stavolta aveva deciso di fare il duro, chissà poi perché........"

SiChul
Leeteuk non voleva credere a quello che sentiva.
No, non poteva essere…
Assolutamente!
Eppure, dalle mura intonacate di bianco del loro dormitorio, quei rumori che provenivano dall’interno di quella stanza, erano assolutamente inconfondibili.

"Sono giorni che non dormo, il mio corpo è esausto, ma a quanto pare alla mente e al cuore non basta questo per farmi dormire. Anche se è per questo che il manager mi ha fatto tornare, devo riposarmi ma sembra che non ne sia capace."
[EunHae] all'inizio ci doveva essere solo Hae, ma come sapete se c'è Hae...io non sono in grado di tenerli lontani che cosa posso farci?

Hyukjae è pronto per dire la verità al suo miglior amico, ma Donghae come si sentirà dopo la rivelazione del ragazzo? due ragazzi con sentimenti, che provano l'uno verso l'altro, celati per anni nei loro cuori...

Saranno due ore di inferno, come sempre.
Ma è l'unica cosa che mi rimane per vivere.
E' assurdo come, da un momento all'altro ti renda conto che qualcosa nel tuo organismo non vada...
Che qualcosa non funzioni e ti ritrovi in codesta situazione.
Con una malattia da sconfiggere e solo, a lottare per la sopravvivenza.
{Pairing a sorpresa (o no?!). OOC. Slash/Yaoi. Triste. Sentimentale. Angst.}

Era un pacchetto azzurro, bianco e blu, a fantasia lucida. C’era una coccarda azzurra e dentro sembrava esserci qualcosa di morbido.
Come per l’altro pacco, lo capovolse e sul tavolo bianco cadde una maglia nera. Era a mezze maniche, semplicissima, con davanti una scritta bianca: “Nerd Is The New Sexy”, e dopo la parola Nerd un paio di occhiali modello Rayban.
« Quest’anno, doppio regalo simpatico! », sorrise sua madre.